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Quando il papà si mette a fare Batman

Quando il papà si mette a fare Batman

Politica/ La manifestazione del 19 marzo a Roma - Padri separati in marcia per l’approvazione della legge sull’affido condiviso

Giulia Salvagni Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Marzo 2005

Batman non vola più si arrampica. Aristocratici palazzi, paludati tribunali, sonnolenti parlamenti sono diventate le sue mete preferite. Sono in particolare gli obiettivi di attacco dei “Fathers 4 Justice” per rendere nota la loro protesta, aggiungendo un pizzico di ironia; forse per il divertimento dei propri bambini.
Lo scorso settembre, a Londra, un papà in calzamaglia da pipistrello ha mirato molto in alto: il balcone di Buckingham palace, da cui la regina saluta il popolo in occasione delle feste nazionali. Giunto alla meta ha srotolato, davanti alla folla incuriosita, agli agenti in allarme ed agli operatori televisivi, lo striscione della sua Associazione. Risate, commenti, applausi per una pubblicità che ha girato i network di tutto il mondo. Lo scorso mese, il tetto del tribunale di Utrecht è stato l’obiettivo di un altro padre-Batman, un militante olandese della stessa organizzazione.
Il movimento dei “Fathers 4 Justice” vuole attirare l'attenzione sui problemi che i genitori di sesso maschile incontrano dopo la separazione. È composto da una squadra agguerrita e globalizzata che comunica ovunque tramite internet. Dall’Australia all’Italia, dagli Stati Uniti alla Germania, dall’America Latina al Canada, tutti lottano, senza distinzioni politiche, ideologiche o sociali, contro una giustizia che viene accusata di parzialità a favore delle madri separate e contro un sistema che li costringe, così dicono, a diventare padri assenti. Il problema non è solo nelle leggi ingiuste, è una questione culturale. La legge è l’espressione della cultura di chi la crea, della sua capacità di comprensione, della sua visione del mondo.
Secondo i padri separati, chi fa le leggi e gestisce la giustizia, nel 90% dei casi ha una visione del rapporto uomo-donna che risale allo scorso secolo, che non riesce a comprendere l’evoluzione sociale avvenuta negli ultimi cinquant’anni all’interno delle coppie, con tutte le contraddizioni che vi si muovono anche per il grado di emancipazione conquistato dalle donne. E’ un problema culturale che, tuttavia, si salda con la drammaticità della crisi familiare e con la difficoltà a gestire il conflitto che spesso si scatena fra uomo e donna. Una drammaticità che diventa problema psichico per le difficoltà personali e la carenza di adeguati supporti nella elaborazione e costruzione di una identità genitoriale “separata”.
Non è un caso che le associazioni dei padri siano presiedute soprattutto da psicologi, se non da avvocati.
In Italia i separati si stanno organizzando per la prossima marcia del 19 marzo (in occasione della Festa del papà) dove si prevede una massiccia partecipazione con manifestanti provenienti da tutta l’Italia. Si lanceranno slogan per chiedere l’inasprimento della pena per il genitore che rapisce il figlio. Difatti le attuali leggi italiane, a condanna definitiva in Cassazione, non prevedono neppure il fermo di polizia. Nel resto d’Europa, invece, il sequestro di minore viene considerato come reato grave e sanzionato. Si chiederà a gran voce di accelerare l’iter della proposta di legge per l’affido condiviso (pdl 66 - testo unificato Paniz 3) che deve essere approvato Parlamento.
“Il testo giunto in aula non è soddisfacente – commentano dall’Associazione papà separati di Milano, dà troppa discrezionalità ai giudici nel decidere sulla possibilità di dare l’affido condiviso”.
È di certo un momento importante anche perché è la prima volta che il pdl sulla riforma della legge sulla separazione arriverebbe alla discussione delle Camere. La battaglia per arrivare all’approvazione di un testo ottimale sarà senz’altro impegnativa.
Nel nostro Paese si contano un milione e 300mila separazioni. Le separazioni sono sempre momenti carichi di tensioni che coinvolgono, contando i due coniugi, i quattro nonni e una media di un figlio a coppia, circa nove milioni e 100mila cittadini. Sono conflitti che generano ferite psichiche che si portano dentro per un’intera vita. Le rivendicazioni si amplificano da entrambe le parti. Senza rendersene conto spesso ci si fa scudo dei figli, ostaggi indifesi di battaglie feroci. Battaglie nelle quali prendono parte anche i nonni, ciechi alleati, quasi mai saggi e obiettivi. Insomma, un quadro familiare drammatico di fronte al quale il sistema legislativo italiano è inadeguato. Ne è la prova l’aumento degli omicidi e dei suicidi in questo ambito. L’ultimo rapporto Eurispes registra 157 omicidi-suicidi avvenuti solo nel 2003 in Italia (mentre dal gennaio 1994 al mese di giugno 2002 si sono verificati 560 casi di omicidi-suicidi che hanno portato 761 vittime). L’elemento comune a questi eventi è sempre l’alta conflittualità della coppia che si riversa sul tema dell’affidamento dei minori. Il nodo infatti, dicono le associazioni, è tutto qui: riconoscere i figli come soggetti di diritto, aventi quindi il diritto di continuare ad avere due genitori, non uno di serie A e uno di serie B.
Sullo sfondo di questo amaro panorama si muovono i nostri Batman, eroi in carne ed ossa delle piccole-grandi azioni quotidiane. Le associazioni di italiani sorgono a decine, ed hanno iniziato a prendere esempio dai loro amici nord-europei. Il presidente dell’associazione “Figli negati” e fondatore dell’Armata dei padri (movimento per i diritti civili dei genitori separati, dei figli e dei nonni), con all’attivo 24 manifestazioni di piazza nell’ultimo anno, è Giorgio Ceccarelli che racconta: “Per solidarietà con il Batman inglese di Buckingham palace, 30 attivisti si sono vestiti da Batman sotto il Colosseo; per solidarietà con il padre inglese che si è ammanettato al polso del ministro inglese, in occasione della Festa nazionale dell’infanzia, altri militanti hanno manifestato in piazza Montecitorio con le manette ai polsi. Legheremmo volentieri al nostro dolore per i figli negati tutti i parlamentari che da 34 anni impediscono senza vergogna ogni tipo di riforma del diritto di famiglia, tenendo ibernato il nostro Paese rispetto al resto del mondo”. E informa che il tribunale che ha ricevuto l’alloro dei padri italiani è Alba, in provincia di Cuneo, dove il 90% delle sentenze prevede l’affido congiunto dando la patria potestà ad entrambe i genitori. Invece nella media nazionale i giudici assegnano l’affido congiunto solo nel 5% dei casi.
Alla domanda: “Molti padri tuttavia non hanno così tanto interesse a seguire i propri figli, né sono puntuali con gli assegni familiari. Che ne dice di questi casi?”. Ceccarelli risponde: “Vogliamo una legge che sia molto decisa nel punirli. Dobbiamo però valutare sempre se il mancato assegno di mantenimento corrisponde a malafede o a problemi di povertà. In questo secondo caso lo stato deve aiutare le famiglie separate bisognose e non accanirsi ingiustamente contro chi non può pagare. Ci stiamo impegnando per una legge giusta per tutti, per le donne e per gli uomini. Diverse donne si sono già rivolte a noi, anche a loro capita di trovarsi in situazioni analoghe a quelle dei padri separati. Tuttavia insisto nel dire che per noi sono prioritari i diritti dei figli. Devono poter avere sia padre che madre in ugual misura anche dopo la separazione. E sapesse invece quante storie di crudeltà raccolgo ogni giorno! Un punto che contestiamo al pdl 66 è la mancanza di sanzione. Una bella legge priva di sanzione efficace è come una legge morta. Inoltre, secondo me e secondo la Cassazione, il diritto di visita dovrebbe essere allargato anche ai nonni”.
Il raduno per la manifestazione del 19 marzo sarà a Roma, a piazzale Loreto alle ore 11 e giungerà fino al piazzale del Colosseo. Prima della marcia il papà Enrico Caroli partirà in bicicletta fino ad Assisi per portare al sindaco una maglietta con scritto lo slogan “Cuore di papà = cuore di mamma”. Sono previste diverse iniziative collaterali, tra le quali la premiazione del Batman inglese, Jason Hatch, che sarà nominato “Papà dell’anno”, verrà premiata la nonna dell’anno Tosca Taddei, e il nonno dell’anno Anselmo Capponi. Altre iniziative gratuite saranno: la proiezione dei film “Mrs Doubtfire” e “Kramer contro Kramer”; per finire, madri, padri e figli tutti al ristorante!
Info: www.figlinegati.it

(7 marzo 2005)

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