Quando gli uomini prendono le scale mobili (sul serio!) - di Federica Gentile
I meccanismi (consci o inconsci) del glass escalator e gli effetti positivi e negativi (Ladynomics)
Mercoledi, 15/01/2020 - Quando si parla di mercato del lavoro, di uomini e di donne, i sociologhi e le sociologhe usano termini interessanti. Tempo fa, grazie al mitico gomitolo di lana Purl, avevamo parlato dell’esperienza delle donne che lavorano in settori dominati da uomini (token– gettone), mentre invece quando gli uomini lavorano in settori dominati da donne, si può verificare un fenomeno denominato glass escalator, vale a dire “scale mobili di cristallo”: in pratica, gli uomini che lavorano in settori considerati tradizionalmente più femminili, con più donne, tendono a fare carriera più facilmente – in particolare se sono bianchi ed eterosessuali – e le cause di questa maggiore facilità nel fare carriera sono invisibili.
Per chiarezza, i lavori dominati dalle donne tendono a godere di meno prestigio e ad essere meno remunerati, al contrario di quelli dominati dagli uomini. Dati ISTAT (relativi alle remunerazioni nel settore privato) per esempio evidenziano come “tra i settori di attività economica, la retribuzione oraria media più elevata si rileva nel settore delle Attività finanziarie ed assicurative (25,4 euro) […] e la retribuzione oraria più bassa, pari a 9,8 euro, si registra invece nel settore Altre attività dei servizi”. Si tratta di due settori dominati dagli uomini nel primo caso, e dalle donne nel secondo.
Ma vediamo come funziona il glass escalator: da un lato le colleghe donne possono avere pregiudizi di genere (consci o inconsci) che le portano ad associare qualità di leadership e maggiore competenza ai colleghi piuttosto che alle colleghe, favorendone così la carriera; dall’altro, come ha dimostrato uno studio fatto sugli infermieri e le infermiere, spesso i superiori, anche in settori lavorativi dominati dalle donne, sono uomini, che tendono a socializzare con i colleghi e possibilmente a favorirli nella carriera. Infine, almeno per quanto rilevato nello studio citato, gli uomini stessi tendono a dissociarsi dagli aspetti più collegati alla cura e al rapporto con i/le pazienti, per dedicarsi magari a ruoli amministrativi meglio remunerati.
Quindi parecchi uomini, volenti o nolenti, prendono il glass escalator, e si trovano meglio piazzati anche in settori dominati da donne. Attenzione però, questo vale per gli uomini bianchi: gli uomini di colore incontrano tutta una serie di difficoltà legate al razzismo, per cui hanno meno chances di prendere il glass escalator. Lo stesso vale per gli uomini non etero.
Il glass escalator è un fenomeno da tenere d’occhio, perchè uno studio ha dimostrato che quando gli uomini sono disoccupati, tendono a prendere in considerazioni lavori cosiddetti “femminili” con risultati positivi: in media vengono pagati il 4% in più rispetto all’occupazione precedente.
Questa può essere una conseguenza del glass escalator, o anche del fatto che gli uomini se già devono orientarsi verso lavori femminili, prendono in considerazione posizioni più prestigiose e meglio pagate. Inoltre, essendo stati facilmente impiegati nel passato in lavori maschili o almeno “misti” per quanto riguarda la composizione di genere, il loro background viene automaticamente considerato come migliore, e quindi chi cerca lavoro in un settore femminile viene premiato in termini monetari da chi li assume.
Interessante anche il fatto che spesso i lavori femminili sono considerati da molti uomini come transitori, giusto un passaggio per accedere poi di nuovo a lavori maschili, o perlomeno a occupazioni dove uomini e donne sono ugualmente rappresentati.
Quindi, rimaniamo al palo mentre gli uomini ci fanno ciao ciao con la manina dal glass escalator? Non proprio.
Come affermano gli autori dell’articolo Unemployment pushes more men to take on female-dominated jobs , fermo restando che i lavori dominati dalle donne dovrebbero essere ben remunerati e considerati prestigiosi come quelli dominati dagli uomini, avere più uomini in settori dominati dalle donne può avere come effetto positivo un aumento generale dei salari e del prestigio associato a queste occupazioni, rimuovendo nel lungo periodo lo stigma associato a i lavori femminili e contribuendo ad aumentare lo status economico delle donne nella società.
Articolo di Federica Gentile pubblicato il 9 gennaio 2020 in Ladynomics
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