F.L.A.T. Bologna - Proseguono gli incontri di “Femministe e Lesbiche Ai Tavoli”, provenienti da tutta Italia, per dare seguito al percorso nazionale iniziato con la manifestazione del 24 novembre contro la violenza maschile sulle donne
Ribet Elena Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Giugno 2008
Il 14 e 15 giugno a Bologna numerose donne si sono riunite in assemblea nazionale.
Sono stati formati tre gruppi di lavoro, uno sulla violenza, uno sulla comunicazione e uno su antirazzismo, antifascismo e antisessismo.
“La violenza maschile è un fatto culturale trasversale, rappresenta uno strumento di controllo e disciplina finalizzato a impedire alle donne e lesbiche di liberarsi dai ruoli imposti di mogli, madri e oggetti del desiderio.” Queste parole sono tratte dal documento di sintesi del gruppo, che ha avanzato anche delle proposte concrete: “Riteniamo necessario individuare pratiche comuni di lotta e di contrasto al sistema patriarcale su molteplici piani” […] “Le violenza degli uomini su donne e lesbiche è pervasiva, e in quanto tale deve essere assunta a parametro di analisi e interpretazione delle relazioni di potere che attraversano la società in tutti gli ambiti, cioè al fine di poterle decostruire con i nostri linguaggi e le nostre azioni.”
Ecco quali azioni necessarie:
- promuovere una formazione sessuata
- promuovere inchieste di genere
- eliminare le condizioni di precarietà e povertà delle donne
- acquisire autonomia economica
- riappropriazione di spazi e socialità sessuata
- supportare le donne che decidono di denunciare le violenza subite, sostenendole e garantendo loro la presenza del movimento per tutta la durata del processo
Per le donne e le lesbiche per sicurezza si intende “potere di autodeterminarsi senza vincoli eterodeterminati”.
Tra le proposte, anche quella di indire una manifestazione nazionale per sabato 22 novembre 2008 e di partecipare alle udienze del processo per il femminicidio di Barbara Cicioni (I presidio davanti al Tribunale di Perugia di giovedì 19 giugno ore 9.00, dove si svolgerà la prima udienza del dibattimento).
. Si tratta di un gesto politico che sottolinea che la violenza maschile su donne e lesbiche non è ascrivibile alla sfera privata.
Il gruppo comunicazione ha indicato diverse priorità: quella di diventare media e di gestire rapporti con i media mainstream, la scelta di metodi e strumenti di partecipazione, la produzione di linguaggi.
- utilizzo di strumenti di comunicazione accessibili e gratuiti
- diventare soggetti protagonisti
- costruire piattaforme
- indicizzazione dei motori di ricerca di blog femministi
- moltiplicare i linguaggi, produrre e autoprodurre iniziative
- monitoraggio dei linguaggio che usano i media mainstream e costruzione di relazioni con giornaliste per “sensibilizzarle” su questioni di genere
- mantenere relazioni con donne della carta stampata
- creare media indipendenti
I documenti di sintesi finale possono essere consultati su http://flat.noblogs.org
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