Lettera al governo per colmare le inadempienze della Regione Puglia
Lunedì 17/02/2025
Alla Sig.ra Giorgia Meloni Presidente del Consiglio
Al Sig. Roberto Calderoli Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie
Alla Sig.ra Eugenia Rossella Ministra per la famiglia, la natalità e le pari opportunità
e p.c. Al Sig. Michele Emiliano Presidente della Regione Puglia
Gentilissima Presidente e Gentilissimi Ministri,
in più occasioni e anche lo scorso gennaio , abbiamo sollecitato i Presidenti della Giunta e del Consiglio della Regione Puglia, ancora inadempienti, ad adeguare la normativa elettorale pugliese alle disposizioni della legge nazionale n.20/2016, con la conseguente introduzione della doppia preferenza di genere, sottolineando l’importanza di garantire l’equilibrio nella rappresentanza tra donne e uomini all’interno dei Consiglio Regionale.
Rammentiamo che, proprio nei confronti della Regione Puglia, nell’agosto 2020, il Governo ha già esercitato, dopo aver inviato una diffida, il “potere sostitutivo” previsto dall’art. 120 comma 2 della Costituzione, in considerazione della tutela dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali, circostanza integrata dal mancato recepimento nella legislazione elettorale regionale dei principi fondamentali fissati dall’art. 4 della legge n.165/2004, così come modificato dalla legge n. 20/2016.
'Noi Rete donne', che da decenni lavora sul tema della democrazia paritaria, e che ha sempre sottolineato la relazione tra qualità del governo e della democrazia e maggiore presenza delle donne nei luoghi istituzionali, ha, a suo tempo, espresso soddisfazione per questa decisione del Governo poiché l'obiettivo della piena integrazione delle donne nei processi decisionali e nella rappresentanza politica e istituzionale è funzionale alla reale attuazione del modello democratico, che fonda la sua legittimazione sulla piena e libera partecipazione di tutti i cittadini e le cittadine alla vita pubblica.
L'uguaglianza fra uomini e donne è un principio fondante di tutte le democrazie moderne e, in Europa, uno degli obiettivi principali che sia gli Stati membri che le istituzioni dell'Unione si sono impegnati a perseguire con specifiche azioni politiche e misure legislative.
Ricordiamo altresì che oggi la Puglia resta nel ns Paese l’unica regione a statuto ordinario che non ha ancora adottato una propria legge elettorale con la doppia preferenza di genere. Ha palesemente eluso ancora una volta il dovere di adeguarsi al disposto normativo della legge quadro nazionale n. 20 del 2016, che non lascia alle Regioni discrezionalità nella scelta applicativa del disposto nazionale ove la legge elettorale regionale preveda le preferenze. Tale inadempimento si protrae da cinque anni e la Regione rimane silente ai molteplici appelli che la nostra Associazione le ha inviato.
Va, peraltro, evidenziato che il quadro costituzionale, come più volte chiarito dalla giurisprudenza amministrativa e costituzionale, garantisce i principi di “democrazia paritaria” che trovano direttamente la loro configurazione nelle norme di cui agli artt. 2, 3, 37, 51 della stessa Costituzione, nonché nelle norme internazionali ratificate e dell’Unione europea.
Vi chiediamo Presidente e Ministri di volere intervenire affinché con rapidità venga sanato localmente questo inaccettabile vulnus di democrazia in ossequio alla normativa costituzionale, europea e nazionale.
Per ogni chiarimento a riguardo,oltre a restare a Vs disposizione, chiediamo un breve incontro sul caso posto alla Vs attenzione.
Con i migliori saluti.
Per NOI RETE DONNE
Daniela Carlà, Laura Onofri, Antonella Ida Roselli e Tea Dubois
Riferimenti per Noi Rete Donne
Daniela CARLÀ Antonella Ida ROSELLI
Lascia un Commento