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Prove di dialogo interno

Prove di dialogo interno

Mediterraneo - Tra consuetudine, vincoli culturali e diritto si può discutere di uguaglianza di genere per le donne arabe

Emanuela Irace Martedi, 21/07/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Luglio 2009

Se parlare di uguaglianza di genere per le donne arabe nei loro paesi è impresa ardua quanto affascinante, discuterne a un convegno - sponsorizzato dalla Lega degli Stati Arabi – può apparire illogico o rivoluzionario. Senza cadere nel trabocchetto che etichetta mondo arabo con Islam, è pur vero che tra i 22 Stati membri che compongono l’organizzazione internazionale, fondata nel 1945 per coordinare attività economiche di difesa e cultura tra stati arabi, almeno tre del gruppo: Arabia Saudita, Yemen e Sudan non vanno per il sottile quanto a Statuto Femminile e applicazione della Sharia’, la legge islamica che regola vita pubblica e privata delle donne. Ma come sempre accade nel mondo della politica e degli affari “la diplomazia della cultura” e i diritti delle donne da scudo difensivo possono tramutarsi in lancia d’attacco, diventando testa di ponte per le innovazioni. Ecco allora che il Seminario organizzato dall’Istituto per l’Africa e l’Oriente, Lega Araba e Ministero degli Esteri dal titolo: “Arab Women in the 21 century: perspectives of gender equality”, che si è tenuto a Roma lo scorso giugno, assume un significato tutto particolare. Sia in un’ottica di sviluppo e conoscenza di culture difficilmente comprensibili con le nostre categorie, sia in termini di modelli - autonomi e autoctoni - ancora da costruire. Abituati al Pensiero della differenza e agli altri punti fermi dell’emancipazione femminile in Occidente, il Seminario di Roma ha avuto il pregio di riuscire a dar voce al dialogo interno, sollevando problemi e contraddizioni in paesi come l’Egitto dove anche le associazioni femminili sono gestite da uomini di Governo, o tutt’al più, dalle loro donne, mogli e figlie. Codice di Famiglia e Statuto femminile non sono gli unici strumenti di emancipazione specie se il diritto è meno forte della consuetudine o dei vincoli culturali. Altrettanto che da noi dove il rispetto tra i sessi non sempre fa il paio con l’uguaglianza formale davanti alla legge. Scavalcando stereotipi e atteggiamenti monistici eventi di questo genere hanno il pregio di costruire, avvicinandoci a fantasmi apparentemente lontani in un gioco di specchi tra le due sponde del Mediterraneo.



(21 luglio 2009)

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