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Protagoniste di tante stori. Chiuse

Protagoniste di tante stori. Chiuse

L'ultimo libro di Clara Sereni - "Una storia chiusa" (ed Rizzoli), è un romanzo 'corale' l'ultimo libro di Clara Sereni

Tommasina Soraci Domenica, 30/09/2012 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Ottobre 2012

Anche storie di donne nell’ultimo romanzo di Clara Sereni “Una storia chiusa”, romanzo corale in cui il lettore può scegliere il percorso che sente più vicino alla sua sensibilità e alla sua esperienza di vita. In un affresco umanissimo di una casa di riposo per anziani, si intrecciano storie personali con la Storia che “marchia” vite già vissute, ma non per questo meno ricche e problematiche, e vite ancora in mezzo al guado della quotidianità. Come già ne “Le merendanze”, le protagoniste femminili sono quelle che di fronte alla vita che sta per chiuderti la porta in faccia e che te la chiude, comunque, tutti i giorni, riescono attraverso minuscoli spiragli, a ricostruire il senso di una semplice, ritrovata solidarietà di fronte alle disillusioni della Storia recente, che tenta di ridurci a monadi. Ancora una volta, le donne sono portatrici di progettualità, di cultura di vita, costruita senza clamori, nel quotidiano. Sereni, con la sua squisitezza stilistica, con il suo carico di esperienze e umanità, presenta, fra i tanti personaggi, una galleria di donne, ciascuna col suo fardello di vita passata e presente, che le rende diverse in un caleidoscopio di differenti età ed esperienze e pur sempre con un “quid” di genere che le accomuna. C’è Giovanna che può essere considerata la voce narrante, un ex magistrato, costretta a vivere come una clandestina nella casa di riposo, perché a rischio (…). Olga ha perduto il figlio in una delle tanta stragi che hanno costellato la nostra Storia, si è costruita un suo personale calendario in cui i giorni non sono scanditi dai santi ma dagli attentati e dalle stragi (…). È casuale che proprio a Olga e all’ex partigiano Carlo, nel giorno in cui si sposano, sia affidato il compito di contribuire ad abbattere le pareti delle monadi, a far rinascere un sia pur timido senso di speranza solidale? C’è poi la “vandaosiris” del gruppo, Virginia, che trascorre i suoi ultimi anni con la testa volta all’indietro, al tempo in cui è stata corteggiata e amata da uomini importanti. Ha creduto che per una donna contasse solo la bellezza, il successo nel mondo dei lustrini. Ora, perduta in questi suoi ricordi, non osa confessare neanche a se stessa, fra un bicchiere di champagne e un gioiello, di essere stata semplicemente usata. E Margherita, Eugenia, Quintilia: ciascuna a suo modo donna segnata dalla Storia, come la giovane Marta che si riscopre donna nel momento in cui riscopre la solidarietà. C’è Claudia, l’assistente sociale, che la sua vita la vive dentro e fuori, ma dove sta la differenza? (…). In questo mondo disincantato di donne giovani e di quelle che non lo sono più, suona emblematica la riflessione conclusiva di Giovanna, durante la festa per il matrimonio di Olga e Carlo: “Un’armonia che non reggerà, è fatta di niente. Ma intanto decido di starci dentro, di essere parte anch’io, per adesso, finché ce la faccio, con la disperata speranza che tempi migliori possano arrivare. Prima o poi”.

 


Clara Sereni

Una storia chiusa

Ed Rizzoli, pagg 360, euro 19,00


La versione integrale dell’articolo è su: http://www.noidonne.org/articolo.php?ID=04120




 


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