Prossimi sbarchi a Lampedusa: questa volta si tratta di libri!
Libri - “Un grande romanzo acuisce le vostre percezioni, vi fa sentire la complessità della vita e degli individui”
Silvia Vaccaro Domenica, 20/10/2013 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Ottobre 2013
“Un grande romanzo acuisce le vostre percezioni, vi fa sentire la complessità della vita e degli individui”, così scrive Azar Nafisi nel suo celebre “Leggere Lolita a Teheran”. Lo sa bene quanto sia importante la letteratura Giusi Nicolini, sindaca di Linosa e Lampedusa, che lo scorso luglio ha lanciato un appello sui social network per la raccolta di volumi finalizzata all’apertura di una biblioteca. Nel suo messaggio su Facebook scriveva: “Lampedusa non ha una biblioteca e neppure un negozio dove potere acquistare libri. Voi ci vivreste mai in una città dove non è possibile comprare libri? Io non ci credo!”. La valenza simbolica, oltre che materiale del progetto, denominato “Libri senza parole. Dal mondo a Lampedusa” ha avuto riscontro immediato, diffondendosi in rete attraverso l’hashtag #Lampedusalegge. In poche ore sono state centinaia le adesioni e tantissime le mail di persone che chiedevano come potere inviare i libri. Oltre 400 le scatole già arrivate sull’isola, tra libri nuovi e usati, e numerose le donazioni dei turisti giunti sull’isola durante la stagione estiva. Obiettivo della Sindaca è la creazione di due biblioteche, una per tutti e una specifica per ragazzi: un progetto che coinvolge sia i residenti lampedusani che i numerosi migranti, che ogni anno giungono a migliaia sull’isola. Oltre alla prima accoglienza e alle cure mediche, questo progetto intende garantire a questi nuovi residenti la possibilità di iniziare ad imparare l’italiano e a conoscere la cultura del paese che li ospita, considerando i lunghi periodi di permanenza che molti di loro si trovano a dover trascorrere nel Centro di primo soccorso. La Biblioteca per ragazzi, che dovrebbe essere inaugurata a novembre, ha già trovato la sua collocazione: sorgerà all’interno del Municipio, in due sale che la Sindaca e i suoi collaboratori stanno attrezzando con alcuni fondi arrivati sull’isola da parte dell’”Autorità dell’infanzia e adolescenza”. All’arredo sta pensando un falegname isolano, che sta costruendo gli scaffali utilizzando i legni delle barche dei migranti, abbandonate dopo gli sbarchi. Per la creazione della seconda Biblioteca la Sindaca Nicolini confida nell’arrivo di altri fondi, regionali e statali, ma anche nel contributo di Banche e Aziende per l’acquisto delle stanze che dovranno ospitare i libri. Un’iniziativa, quella di Giusi Nicolini, destinata a lasciare un segno nella memoria di chi parla di integrazione dei migranti, perché è proprio nei luoghi di frontiera, in cui uomini e donne provenienti da contesti geo-socio-economici differenti si incontrano, che la letteratura può fare da ponte tra le culture, creando uno spazio immaginario nel quale scoprirsi tutti quanti accomunati dalle passioni umane più profonde.
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