Intervista a Monica Pasquino candidata per il Consiglio Comunale di Roma Capitale con la Repubblica Romana
Martedi, 21/05/2013 - Roma è in campagna elettorale da mesi, ma ormai mancano solo pochi giorni all’appuntamento più importante per i suoi cittadini: l’elezione del nuovo sindaco. In una capitale tappezzata di cartelloni, ricolma di volantini, da sempre enclave di partiti e movimenti, sede del governo e del parlamento, e dunque per ovvie ragioni, città più politica di Italia, questi ultimi giorni vedono i candidati impegnatissimi in un tour de force di comizi, incontri, presenze sui media. Tutto pronto o quasi per la chiusura della campagna elettorale, che ognuno di loro sfrutterà per confermare i suoi voti certi e per tentare di rosicchiare qualche elettore indeciso all’avversario. In questo fiorire di promesse e slogan, c’è un candidato che con una campagna elettorale low cost, basata sulle donazioni private, su tam tam in rete, sull’impegno quotidiano di un gruppo forte che in lui crede, propone scelte scomode e radicali come la rottura del Patto di Stabilità interno e il congelamento del debito capitolino a beneficio dei servizi per cittadini e cittadine. Per queste ragioni Sandro Medici, candidato sindaco della Repubblica Romana, Presidente uscente del X Municipio, ha deciso di chiamarsi fuori dalla coalizione di centro-sinistra, coerentemente con il rinnovamento politico e culturale forte e senza compromessi elaborato in diversi punti del suo programma.
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