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Promesse mantenute. Al voto con la doppia preferenza e parità di genere in lista

Promesse mantenute. Al voto con la doppia preferenza e parità di genere in lista

Emilia Romagna - Con l'approvazione della nuova legge elettorale ci sarà la possibilità di esprimere la doppia preferenza di genere

Pariani Anna Domenica, 31/08/2014 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Settembre 2014

La scelta dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna di procedere, dopo la presentazione da parte dei Gruppi di maggioranza, alla approvazione di una nuova legge elettorale contiene, in sé, alcuni importanti principi che rispondono a quanto già legiferato in ambito nazionale, ma che vanno anche oltre. In questo senso, come Presidente del Gruppo PD, sono particolarmente orgogliosa delle norme sulla parità di genere che abbiamo approntato in quello che è un vero e proprio sistema elettorale ex novo; esse, oltre a rispondere a ciò che è stato deciso a Roma, tengono fede agli impegni che l’aula di viale Aldo Moro ha partorito con la Legge quadro per la parità e contro le discriminazioni di genere, varata a fine giugno.

Nelle liste circoscrizionali fra le quali gli elettori compiranno la loro scelta, infatti, tutte le liste dovranno candidare un numero pari di candidati e candidate. Viene inoltre introdotta come opportunità per l’elettore la doppia preferenza di genere. Così come già alle scorse amministrative, se le preferenze di genere espresse saranno due occorre che siano diverse, altrimenti la seconda sarà annullata.

Le novità che abbiamo elaborato assieme ai colleghi presidenti di Gruppo Naldi (Sel-Verdi) e Sconciaforni (Federazione della sinistra) non finiscono peraltro qui. Nella nuova legge c’è il recepimento di un obbligo già previsto dallo Statuto: l’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna è fatta di 50 consiglieri e il sistema elettorale non può prevedere modalità compensative che ne aumentino il numero. Tutte e tutti i consiglieri regionali eccetto il Presidente saranno eletti nelle circoscrizioni elettorali provinciali. Viene, dunque, abolito il listino del Presidente, così come da proposta che stavamo elaborando già da mesi. Occorrerà di conseguenza determinare il premio di maggioranza, ridefinito nelle sue modalità attraverso un numero di consiglieri assegnati alla coalizione vincente, che però rispetto al passato d’ora in poi risulteranno eletti nelle circoscrizioni provinciali. Infine, fra le novità contenute nella legge si inserisce il limite dei due mandati consecutivi del Presidente eletto.

L’Emilia-Romagna ha dunque sancito l’accesso paritario di donne e uomini al proprio organo elettivo legislativo e di rappresentanza politica, quando purtroppo altre Regioni lo hanno bocciato. La democrazia non è tale se non sa rappresentare appieno la sua comunità, se ne esclude di fatto una parte. Lo ribadiamo alla luce di esiti recenti, qual è il consiglio regionale eletto in Abruzzo lo scorso 25 maggio, dove siede una sola donna.

Contiamo che il vento cambi anche per noi donne (videointervista sul welfare), chiamate a contribuire allo sviluppo del Paese, all’uscita dalla crisi, non solo sobbarcandoci il peso del lavoro sociale e di cura, ma finalmente dicendo la nostra, alla pari, sulle politiche che servono alla ripresa.





(Redazionale)



 

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