Martedi, 20/07/2010 - È stata recentemente approvata in Francia una proposta di legge bipartisan in materia di violenza domestica; tra i suoi punti chiave si annoverano i seguenti aspetti:
1. La possibilità per la donna che subisce violenze all’interno del nucleo familiare di richiedere l’allontanamento dell’autore delle violenze, oppure, qualora la donna lo domandi, di favorire lo spostamento della stessa in altro domicilio.
2. L’istituzione del reato di molestia psicologica lesiva tanto quanto quella fisica.
3. La presa di posizione nella questione dei matrimoni forzati che riguardano circa 70000 adolescenti in Francia attraverso l’istituzione della circostanza aggravante per morti, o violenze, commesse contro persone al fine di obbligarle a contrarre un matrimonio o un’unione.
4. La sperimentazione del braccialetto elettronico sino alla fine del 2010.
La legge è stata promossa in modo concorde dai socialisti all’opposizione e dal partito di maggioranza attualmente al governo e si riferisce a tutti i tipi di unione ammessi sul suolo francese.
La Francia procede dunque in modo deciso contro la violenza domestica, promulgando una legge che rende ancora più incisiva la legge già esistente del 2006 per la prevenzione e il contrasto delle violenze tra coniugi o partner.
Sembra quindi che diventi possibile riuscire a chiudere la porta in faccia al violento piuttosto che rimanere chiuse con lui, ma dal lato sbagliato della soglia.
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