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Profilo basso? No grazie !

Profilo basso? No grazie !

Strategie private - Torna la rubrica di consigli pratici per superare gli ostacoli nel lavoro

Melchiorri Cristina Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Marzo 2006

"Sono Anna, ho trentadue anni e lavoro come grafica in una grande copisteria del centro di Milano. Al momento dell’assunzione, tre anni fa, il titolare mi promise col tempo più denaro e la responsabilità del settore grafico. Non è successo.

Invece, sono stati assunti due colleghi più giovani, con uno stipendio più alto. Uno dei due, Guido, è diventato il mio “capo”, almeno provvisoriamente. Quello che mi manda in bestia è che è un idiota, o almeno così mi sembra, ha preso decisioni sbagliate, di cui i clienti si sono lamentati e io l’ho sempre coperto con il titolare..L’altra settimana ho preso coraggio e ho ricordato al proprietario della copisteria i suoi impegni economici e di carriera nei miei confronti. Lui mi ha risposto che non c’erano le condizioni, di tenere un “profilo basso” per i ripetuti errori del nostro reparto e mi ha fatto intendere che li attribuiva a me……non ho detto nulla, nonostante la grande rabbia, e mi sono trovata anzi a scusarmi".

Anna Molini- Cusago-Milano





Cara Anna,

conosciamo bene le disparità di trattamento fra uomini e donne, che riguardano il denaro e le opportunità di carriera, nelle aziende, nella politica e nella società. Il punto è: cosa pensiamo di fare? Intendo collettivamente, a partire dalle “quote rosa”, non una scelta ma un’imprescindibile necessità se non vogliamo attendere il prossimo millennio per avere eque rappresentanze nel potere istituzionale. Ma anche individualmente, per cambiare qualcosa nei rapporti di forza nella vita di tutti i giorni…

Il denaro è potere e spesso le donne sono a disagio nel trattare denaro e potere per sé. Alcune pensano di meritare davvero meno di quanto è loro dovuto, che sia meglio restare con un “profilo basso” e questo ha a che fare con l’autostima e non con le effettive capacità sul lavoro. Per te, Anna, è venuto il momento di concentrare le tue forze sul denaro e sul riconoscimento che meriti, altro che “profilo basso”.

Quanto ai rapporti col tuo capo diretto, ti darei qualche spunto di riflessione. Il primo: fìdati del tuo istinto, se pensi che sia un idiota, probabilmente lo é. Il secondo: prendi le distanze dall’idiota e cerca di non essere accusata per colpa sua. Il terzo: quando impone una soluzione che pensi sia sbagliata, anziché coprirlo, prova a dire al titolare ”potrebbe parlarne con Guido, per capire perché vuole fare così?”. Il quarto: se l’idiota diventasse stabilmente il tuo capo, non pensare di poterlo cambiare, dai la precedenza alle tue giuste ambizioni e muoviti, è ora di cercare un altro lavoro!



(31 marzo 2006)

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