Ostetriche - Il decreto sul ruolo delle ostetriche stravolge la raccomadazione UE. La senatrice Tiziana Valpiana prsenta un’interrogazione alla Ministra della Salute
Providenti Giovanna Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Febbraio 2008
Sono bastate sei parole a smarrire in Italia il senso sul ruolo che una indicazione europea affidava ai/alle ostetrici/che. Il problema nasce con il Decreto n. 206 del 6 novembre 2007 in cui, capovolgendo la direttiva dell’UE, è previsto che sia il medico a stabilire se la gravidanza è o no a rischio. Le contestazioni al Decreto riguardano da un parte l’aver tolto alla donna la possibilità di assumere competenze, consapevolezze e capacità di scelta e dall’altra aver decretato “l'inizio di una nuova malattia che si chiama gestazione”. La senatrice Tiziana Valpiana ha presentato sull’argomento un’interrogazione in cui definisce “stravolta la direttiva UE sul ruolo dell’ostetrica”. Infatti, citando la direttiva 2005/36/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 7 settembre 2005 relativa al riconoscimento delle qualifiche professionali in cui sono ribaditi i compiti dell'ostetrica nei 25 Paesi membri, la Valpiana sottolinea che le ostetriche, tra l’altro, possono “accertare la gravidanza e in seguito sorvegliare la gravidanza normale, effettuare gli esami necessari al controllo dell'evoluzione della gravidanza normale”. Però, nel testo emanato per il recepimento di tale direttive “sono comparse alcune parole che cambiano di molto il senso della frase e di molto cambieranno le sorti lavorative delle ostetriche, laddove medici, assessori, direttori generali hanno ‘finalmente’ in mano uno strumento giuridico per limitare l'autonomia professionale delle stesse ed è noto come basti poco per fare diventare una gravidanza normale una gravidanza a basso rischio o con qualche elemento patologizzante”. Infatti il testo pubblicato nel Decreto recita “accertare la gravidanza e in seguito sorvegliare la gravidanza DIAGNOSTICATA COME normale DA UN SOGGETTO ABILITATO ALLA PROFESSIONE MEDICA, effettuare gli esami necessari al controllo dell'evoluzione della gravidanza normale”.
Il punto molto negativo che la senatrice Valpiana sottolinea è che “il sorvegliare la gravidanza diagnosticata come ‘normale’ da parte di un medico riporta la figura delle ostetriche indietro di molto tempo” e annulla il percorso di progresso professionale che è anche latore di un messaggio culturale a sostegno dell’autodeterminazione delle donne e della loro di libertà di “scegliere l'ostetrica come operatrice per la propria gravidanza fisiologica”.
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