Donne in Campo / CIA - Donne in Campo ha portato a Venezia l'Atelier del Made in Italy, le eccellenze dell’imprenditoria agricola femminile
Domenica, 14/04/2013 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Aprile 2013
Alle radici del sindacato agricolo italiano c’è una donna. Il suo nome è Argentina Altobelli e agli inizi del ‘900 fu tra i fondatori e poi segretaria della Federterra, il primo sindacato dei lavoratori agricoli del mondo. ‘Donne e agricoltura: da Argentina Altobelli alle imprenditrici di oggi’ è il titolo che l’Associazione Donne in Campo e la Fondazione Humus della Cia insieme alla Fondazione Di Vittorio hanno voluto dare all’incontro che si è tenuto a Venezia (Campo San Leonardo) il 7 marzo scorso. Alla presenza degli Assessori alla cittadinanza delle donne del Comune di Venezia - Tiziana Agostini - e del commercio - Carla Rey - (che hanno promosso la manifestazione "Donne a Venezia" che per quattro giorni ha ospitato svariate iniziative sulla donna), la Presidente Donne in Campo Mara Longhin è intervenuta tracciando la linea che porta dalle importanti lotte sindacali al ruolo dell’impresa femminile in agricoltura dei nostri giorni. Dopo l’interessante intervento di Maria Paola Del Rossi, storica della Fondazione Di Vittorio, e di Nicoletta Biancardi, Segretaria regionale della Flai Cgil del Veneto, ha portato una testimonianza di grande valore Maria Santiloni Cavatassi, protagonista delle lotte contadine e dell’organizzazione del sindacato nelle campagne marchigiane. È stata la volta poi della testimonianza delle imprenditrici di oggi: Sofia Trentini, Donatella Manetti e Beatrice Tortora, rispettivamente Presidenti Donne in Campo di Emilia Romagna, Marche e Abruzzo. Con i loro interventi hanno dato un quadro della creatività delle imprese femminili odierne e dei problemi che l’agricoltura di oggi si trova ad affrontare. Le conclusioni di Adolfo Pepe hanno dipinto un quadro d’insieme dello sviluppo del nostro paese attraverso uno sguardo femminile. “Il ruolo femminile va riconosciuto ed affermato nel mondo agricolo come nella rappresentanza - ha affermato Rossana Zambelli, Direttore Nazionale Cia-Confederazione Italiana Agricoltori -. Solo il 10% delle donne riveste ruoli dirigenziali. Bisogna fare di più anche per poter cogliere al meglio le sfide future del settore”.
Ma è proprio il giorno della Festa della Donna che le imprenditrici Donne in Campo hanno scelto di presentare l'Atelier del Made in Italy. Questo il nome dell'evento organizzato l'8 marzo nel cuore di Venezia a Rio Terà dei Pensieri, un vero e proprio spaccato della produzione agroalimentare nazionale realizzato dalle mani delle donne arrivate nella città lagunare dalle campagne della Lombardia, Emilia Romagna, Toscana, Marche, Umbria, Lazio, Abruzzo, Trentino e ovviamente Veneto. "I prodotti italiani sono creazioni culturali - ha affermato Mara Longhin - e l’Italia ha una delle più progredite conoscenze agroalimentari del mondo. È necessario che le istituzioni difendano l’agricoltura italiana e i suoi prodotti di eccellenza con un modello produttivo rinnovato che ricostruisca la sostenibilità economica e sociale delle aziende agricole. Vogliamo festeggiare questa data raccontando il nostro mondo fatto di tradizione, cultura e abilità creativa. Siamo un esercito silenzioso poiché un'impresa agricola su tre è rosa. Siamo un esercito composto da donne che trasmettono con loro storie di solidarietà, capacità pratica, valori etici, benessere e salute”.
Tra i banchetti si pregustavano le bellezze e la bontà della tipicità italiana: dall'aceto balsamico allo zafferano, dal miele ai formaggi di malga, dal vino ai salumi regionali, dalle erbe officinali alla frutta e verdura e ancora miele, confetture e succhi. Ospite d’onore dell’evento è stato il Presidente nazionale della Cia, Giuseppe Politi.
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