Lunedi, 18/03/2013 - Prima Pagina Donne 22 (11-17 marzo 2013)
Molte sembrano essere le settimane speciali da quando è iniziato quest’anno 2013, ma certo questa sembra “più speciale davvero!". L’elezione di Papa Francesco, mercoledì 13, con il suo stile, le sue parole, la sua “semplicità” e quel modo diretto comunicativo nuovo e forse insperato, sembra stia contaminando (e mi piace pensare quasi suggerendo) idee, comportamenti tanto innovativi quanto apparentemente semplici anche alla politica, la cui difficoltà non sfugge a nessuno.
Il riferimento in termini di sintonia non solo della sorpresa e contemporaneità ma anche di spirito dell’avvenimento è all’elezione del nuovo Presidente della Camera dei Deputati, Laura Boldrini e di Pietro Grasso come Presidente del Senato. Elezioni che hanno portato un vento di speranza e di positività, data la scelta dei profili umani e professionali dei due eletti, che incarnano quella richiesta di rinnovamento,di novità, di cui si sentiva un desiderio, un bisogno grande.
Tornando allora a quello sguardo al femminile che vuol essere la bussola, la discriminante delle nostre riflessioni, l’occhio speciale è ovviamente per la Presidente della Camera di questa legislatura, che tra le altre cose vede in aula tante deputate come mai prima. Vogliamo sottolineare che il discorso di insediamento di Laura Boldrini ci è piaciuto e ci ha toccato perché autenticamente credibile considerando anche il suo percorso di vita e professionale come rappresentante delle Nazioni Unite per i rifugiati.
Ci sembra allora incredibile che in nome della politica “l’opposizione” impersonata dal PDL - in particolare ma non solo - pur di attaccare e svilire non abbia avuto pudore e ritegno nel definire il discorso della neo Presidente della Camera retorico o marcato da una vecchia modalità di sinistra. A noi è molto piaciuto e ci è sembrato il segno di una novità che parla non solo di avvenimenti e vita reale, ma sembra tornare a contaminare in modo credibile la politica al massimo livello. In più ci piace sottolineare che a farlo è stata una donna portatrice di una sensibilità e di una visione femminile che non vogliamo sottovalutare e che lei stessa ha ricordato nel modo con cui ha posto temi quali la violenza sulle donne in primis .
E’ di queste ore la notizia che proprio questa testata ('noidonne') sia prima firmataria insieme ad altre associazioni femminili della proposta di uno straordinario, prioritario impegno femminile nel governo del Paese in nome di quella speciale capacità di cura che le donne hanno e che può risultare incredibilmente utile applicata al paese e alla soluzione dei suoi problemi. Chissà che la nomina di Laura Boldrini e le parole e i concetti da lei sottolineati in termini programmatici non siano un segno di quanto tale proposta potrebbe avere gambe e consistenza davvero e in tempi brevi.
Tornando ad altre notizie della nostra Prima Pagina, sempre legate agli avvenimenti politici di questi giorni, riportiamo le dimissioni (si direbbe ancor prima di varcare l’Aula) della Senatrice Giovanna Mangili del M5S. La sua decisione costituisce la risposta alle accuse di inciuci, cordate comportamenti scorretti per ottenere l’elezione. Accuse venute dai vertici a cui la Senatrice in accordo con il marito, ugualmente impegnato nel movimento, ha deciso di rispondere in modo forte e senza equivoci, ossia con le dimissioni.
La politica Italiana nel suo complesso pare preoccupare non poco l’Europa, e così alla vigilia del tentativo di formazione di un Governo la Cancelliera Angela Merkel, a Bruxelles, congedandosi dalla riunione del Partito Popolare Europeo non si fa scrupoli nel “suggerire” per l’Italia un governo di grande coalizione. Non è difficile interpretare quali dovrebbero essere le forze impegnate ad allearsi a tal fine...! Volando oltre l'Europa, a Rangoon in Birmania, per ”inseguire” le vicende di una donna simbolo della forza, del coraggio, Premio Nobel per la Pace e icona femminile universalmente riconosciuta, troviamo Aung San Suu Kyi che al termine del Congresso del suo Partito( Lega Nazionale per la Democrazia) e rieletta Presidente, dichiara che correrà alle prossime elezioni come candidata Presidente del suo paese, a tutt’oggi retto da quei generali che per più di 20 anni l’hanno tenuta segregata.
L’importanza e anche l’imponenza degli avvenimenti di queste giornate ci ha fatto per una volta lasciare di sottolineare tante altre notizie certamente meno eclatanti ma importanti per comprendere i tempi in cui viviamo e il come li vivono le donne dalle loro postazioni famigliari, lavorative o sociali. Ci torneremo con puntualità e puntiglio dalla prossima settimana.
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