#Primadellaviolenza: gli uomini contro la violenza maschile
- Dal 15 al 23 ottobre la campagna ideata e promossa da reti e associazioni di uomini che in varie città prendono la parola pubblicamente su questo tema
Giaguido Palumbo Pagi Lunedi, 10/10/2016 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Ottobre 2016
Dopo anni di parziale silenzio maschile ( tranne poche voci isolate e incerte ) di fronte a centinaia di donne maltrattate e uccise, alcuni di noi a giugno hanno deciso di reagire pubblicamente e collettivamente per provare a coinvolgere altri uomini di qualsiasi età e realizzare iniziative in Italia dove possibile, prima della Giornata Mondiale del 25 novembre contro la violenza sulle donne. Ricordando che proprio 10 anni fa il 19 settembre 2006 alcuni uomini avevano scritto e pubblicato sul ‘Manifesto’ una Lettera importante contro la violenza maschile sulle donne, che aveva provocato molta attenzione e reazioni positive di impegno, abbiamo deciso che in questo 2016 era il momento di rilanciare quella attenzione e quell’impegno con una nuova Lettera e soprattutto con iniziative concrete. A giugno abbiamo creato un gruppo informale chiamandolo PrimadellaViolenza, che mette assieme uomini di reti e associazioni diverse in Italia, ed è nata l’idea di promuovere una Giornata nazionale di impegno maschile contro la violenza sulle donne prima del 25 novembre. La giornata è diventata Le Giornate di ottobre e il comunicato che vi proponiamo di seguito è una sintesi delle motivazioni e delle iniziative previste in alcune città fra il 15 e il 23 ottobre prossimi.
Gianguido Palumbo
La violenza contro le donne chiama in causa gli uomini, e come uomini vogliamo rifiutare e superare la cultura della violenza. Lo scorso giugno abbiamo diffuso un testo rivolto al mondo maschile per un impegno non episodico, #Primadellaviolenza ha raccolto centinaia di adesioni. “La violenza verso le donne non si può liquidare come patologia di pochi marginali, né come il segno di culture lontane da noi: nasce nella nostra normalità. Anche quando è estrema, parla una lingua che conosciamo e che mescola amore, controllo, dipendenza, onore, gelosia, frustrazione, potere… prima di divenire violenza”.
Mentre la cronaca non cessa di svelare delitti orribili compiuti da maschi, come il caso dello stupro di gruppo continuato per anni a Melito Porto Salvo sono cresciute in questo periodo le prese di posizioni individuali e collettive di uomini: dal testo “Cari uomini tocca a noi” promosso da esponenti del mondo accademico, agli interventi di Nicola La Gioia, Michele Serra, Edoardo Albinati, Christian Raimo ed altri, a numerose iniziative pubbliche come quelle assunte a Foggia e a Taormina. Contributi anche molto diversi, ma che mettono al centro una consapevolezza nuova:vogliamo scommettere sulla consistenza e sulla concretezza di questa nuova sensibilità maschile. Nel mese di ottobre si svolgeranno iniziative in alcune città italiane per avanzare proposte, aprire scambi di esperienze, consolidare una rete permanente. Appuntamenti sono previsti sabato 15 ottobre a Livorno, venerdì 21 a Roma, sabato 22 a Genova, domenica 23 Milano. Altri incontri si prevedono a Venezia, Pescara, Palermo e altri ancora se ne potranno aggiungere.
Queste giornate di ottobre sono anche in relazione con l’impegno degli uomini spagnoli che da alcuni anni, il 21 ottobre, manifestano contro la violenza sulle donne. Inoltre martedì 18 ottobre è la giornata europea contro la tratta degli esseri umani: in Italia è previsto un incontro alla Camera del Deputati promosso dalla Rete degli uomini contro la tratta, la prostituzione, le violenze sulle donne che da molti anni è impegnata anche per la memoria delle vittime.
Primadellaviolenza intende anticipare la partecipazione maschile alla giornata internazionale del 25 novembre, anche per evitare il rischio di facili adesioni rituali: vogliamo cercare insieme i modi di agire un vero cambiamento, per prevenire e riconoscere in tempo la violenza. Sabato 26 novembre diverse associazioni di donne hanno indetto una manifestazione nazionale contro la violenza: sarà un nuovo appuntamento che dovrebbe chiamare in causa, con noi, tutti gli uomini.
Non si tratta di ergersi a “difensori delle donne”, o di attivarsi solo per sensi di colpa o senso del dovere, ma di interrogarci sui nostri desideri, sulla capacità di riconoscere la nuova autonomia e la nuova libertà delle donne, che può essere un’occasione di cambiamento positivo anche delle nostre vite.
L’obiettivo di Primadellaviolenza è coinvolgere il mondo della scuola, dell’informazione, della cultura, della politica e dell’associazionismo, e tanti singoli uomini. Che cosa facciamo, ognuno nel proprio contesto relazionale e lavorativo, nell’ impegno politico e culturale, per contribuire ad una maggiore consapevolezza, nostra e di tanti ragazzi e adulti ancora troppo silenziosi, isolati, confusi? Per reagire agli stereotipi “machisti” che sono alla base della misoginia, così come anche dell’omofobia e del rifiuto di ogni diversità etnica e culturale.
Queste iniziative sono promosse da gruppi, reti e associazioni di uomini, o di uomini e donne, diverse tra loro ma impegnate insieme contro la violenza: da “Maschile Plurale” a “Mondita associazione interetnica italiana”, dal “Progetto Ragazze di Benin City” a “Livorno Uomini Insieme - LUI”, a tante altre realtà locali.
L’immagine delle maschere che sta accompagnando Primadellaviolenza allude al desiderio di liberarci dai ruoli precostituiti che tanto spesso ingabbiano e travisano la nostra affettività e identità. Inventare e raccogliere in rete, da qui agli appuntamenti di ottobre, altre immagini (foto, disegni, riproduzioni) capaci di approfondire e sviluppare questo tema può essere un modo di animare lo scambio e la discussione, che sui social sta già crescendo.
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