Samantha Cristoforetti ,racconta l'Italia dalla sua astronave, la mamma di Loris ,condannata anche dalla sua famiglia ,.Malala alla cerimonia del Nobel ritorna sull'importanza della scuola...fino alla Befana sfrattata da Piazza Navona
Domenica, 14/12/2014 - Prima Pagina Donne 48 (9-14 dicembre 2014)
“Da qui l’Italia è proprio bella, molto luminosa e facilmente riconoscibile a differenza di altri paesi…” E’ questa una citazione dal messaggio che Samantha Cristoforetti “la nostra” astronauta ha trasmesso nella prima videoconferenza con l’Agenzia Spaziale Italiana, questa settimana. La notizia comunque gradevole e che si presterebbe a infinite considerazioni e divagazioni ha trovato pochissimo spazio nell’informazione. Informazione sommersa da notizie di scandali e conflitti politici e per quel che riguarda quello specifico a cui prestiamo attenzione: il femminile, dalle notizie di terribili eventi che sembrano cancellare tutto anche il buono che si potrebbe identificare e valorizzare. La mamma di Loris non solo è in prigione accusata di avere ucciso il suo bambino ma di averlo fatto con malvagità e fra le accusatrici più violente e impietose si contano sua madre e la sorella. Noi non sappiamo certo quale sia la verità, nè conosciamo la vita di questa donna ma come ho già avuto modo di dire toni più pacati gioverebbero e dimostrerebbero anche il rispetto di chi è colpito più duramente come il papà di Loris e il fratellino che nonostante i suoi 4 anni percepisce il dolore e la violenza che lo circonda. Se la madre di Loris è carnefice due donne, su cui si è indagato a lungo, risultano vittime sacrificali della violenza maschile. Gilberta Palleschi sparita mentre vicino a Sora correva in tuta come sempre all’aria aperta e ritrovata - dopo ricerche di settimane - morta, uccisa da un uomo che ha dichiarato che quella mattina era uscito di casa con l’idea di trovare una donna “da violentare”. Anche qui il dolore della famiglia che ha sperato fino all’ultimo in un miracolo, offrendo anche una ricompensa a chi potesse fornire informazioni ci proibisce di infierire anche con le sole parole. Ed un'altra storia di morte, oggi definibile violenta, trova una risposta dopo due anni. A Bracciano Federica Mangiapelo di appena 16 anni, fu trovata senza vita sulle rive del lago nella notte di Halloween del 2012. Pochi giorni fa dopo mesi di esami e indagini, l’inchiesta ha avuta una svolta e il fidanzato con cui Federica aveva passata quella serata è stato accusato di omicidio. E’ faticoso persino scrivere i tanti orrori che genera la violenza senza fine contro le donne ed è infatti con pudore che ricordo anche l’uccisione di altre due donne e di una di loro Paula Corduneanu che viveva nelle Marche , mi sembra quasi obbligatorio citare il suo bimbo di 5 anni Christian che è stato ucciso dal padre mentre cercava di fare scudo e proteggere la mamma. Dovendo anche fra tante orribili notizie legate alle famiglie ,al quotidiano terribile di troppe donne e persone trovare una via, mi aggancio in modo convinto a quanto ha ripetuto a Malala, la ragazza Pakistana che ha vinto il Nobel che le è stato consegnato in questi giorni. La Giovane a cui come ricordiamo tutti fu sparato dai Talebani per eliminarla, senza riuscirci fortunatamente, perché “predicava” il diritto delle ragazze di studiare continua a divulgare un concetto che penso dobbiamo adottare in modo convinto anche noi con un approfondimento. Se Malala insiste a dire, partendo dalla sua difficile realtà, che solo la scuola può cambiare il mondo; noi che la scuola l’avremmo come diritto per tutte/i dobbiamo aggiungere la precisazione cultura e una scuola che non vada mai lasciata degradare ma debba sempre rimanere il punto di avvio di una civiltà e dei suoi valori, compreso il tema dei diritti delle donne e della battaglia contro l’idea di troppi uomini che le donne gli appartengano di diritto. Tornando a Malala, lei ha espresso a voce alta il suo sogno che è quello di divenire primo ministro del suo Paese .Che il suo sogno, per il quale si può star certe che si impegnerà ,c’è da augurarsi che si realizzi. Tornando in Italia ed ai grandi problemi di questo periodo, questi vedono incrociarsi protagonismi femminili di segno diverso. Iniziando da Susanna Camusso che come programmato da settimane è stata la signora dello sciopero generale che ha scelto di vivere nella manifestazione di Torino, dove oltre che per il suo comizio, fortemente incentrato su di un attacco al Governo è stata “chiosata“ dai giornali per il suo soprabito rosso, considerato un ulteriore “dialogo” con Renzi che ha ultimamente indossato un golf rosso .. segni, forse, entrambi della propria rivendicazione di essere la sinistra. Nel Governo incalza il dibattito sulle riforme Istituzionali il che evidenzia il permanente lavoro di Maria Luisa Boschi che della materia è “la” Ministro incaricato, ma è proprio forte del tema riforme che si alza la voce dell’on Bindi che esprime diversi elementi di dissenso di merito e metodo rispetto a Renzi e alle sue scelte non per questo disponibile a confermare le dicerie su di una ipotesi di uscita dal PD. Fra un evento e l’altro intanto fa notizia la proposta di Berlusconi a Mara Venier di candidarsi come sindaco alle future elezioni del comune di Venezia. La Venier esprime tutta la sorpresa e direi la gratitudine per aver pensato a lei. Non dice si ma neanche no. Purtroppo anche le terribili notizie riguardanti il sacco di Roma più noto come “mafia capitale “ mentre le indagini vengono rese pubbliche non mancano figure femminili coinvolte nell’indagine. Lasciando come sempre tante notizie che meriterebbero, la fine la dedico alla Befana che pare quest’anno vedrà la fine della tradizione del “mercato” di Piazza Navona. Il braccio di ferro tra il Comune che vuole meno bancarelle e tutte adeguate e i rappresentanti dei banchi che pretendono si torni al numero di sempre e per questo non hanno aderito neanche nel numero previsto hanno per ora lasciata la piazza con le sue poche presenze una triste ombra nel passato. Ai bambini è stato tolto, per ora, un luogo di giochi, di cose buone, desideri e allegra magia, ai grandi una tradizione piena per tanti romani di bei ricordi, per i turisti uno di quegli appuntamenti che non c’è guida che non raccomandi. Non ci rimane che sperare che la Befana fata buona e magica vecchietta già in viaggio sulla sua scopa faccia la magia che il problema trovi una sana e onesta soluzione .
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