Domenica, 11/11/2012 - Prima Pagina Donne / 7 (4-11novembre 2012)
Se il tempo fosse un gambero ci piacerebbe tornare e rimanere a quelle belle parole e considerazioni rivolte da tanti giornalisti e notisti alle donne americane, che per il 55% hanno votato OBAMA e che hanno contribuito in modo decisivo alla sua elezione. Donne, una maggioranza decisiva delle società in tutto il mondo, che secondo gli analisti in America, affiancandosi e più esattamente intrecciandosi con le minoranze e con i gruppi umani più deboli hanno determinato il “nuovo”, o meglio hanno rinnovato il mandato al Presidente degli USA.
A fianco delle donne in senso ampio, le donne di Obama - sua moglie Michelle e le due figlie Sasha e Malia - a cui Obama ha tributato un ringraziamento eccezionale nel suo discorso d’investitura, per quello che sono e rappresentano per lui e anche per tutti gli americani.
Non che la positività del ruolo femminile sia svanita, ma certo questo fine settimana ci vede costrette a registrare un'altra storia sempre di “marca” Americana dove il ruolo femminile non ci piace altrettanto, a fianco di uno maschile che non ci piace per niente.
Il potentissimo capo della CIA Davide Petraeus si è dimesso dal suo incarico accreditando come ragione “le corna" messe alla moglie con la scrittrice Paula Broadwell, autrice della sua biografia. Quasi nessuno crede che le ragioni delle dimissioni siano quelle accreditate, ma che ben altre siano le storie politiche alla base dell’abbandono ma tant’è che quelle sono le motivazioni ufficiali. E così ancora una volta le donne vengono usate, si fanno usare e forse talvolta anche usano, determinando troppo spesso un decadimento della valutazione delle storie e dei rapporti tra uomini e donne. Il che è assai sgradevole.
Se l’America con le sue donne ha focalizzato il nostro interesse per gran parte della settimana, altre storie chiamano la nostra attenzione, fra queste la coraggiosa impresa di un gruppo: “Le ribelli di Calabria” (come le ha definite un bell’articolo della Stampa) che hanno aperto e gestiscono Fimmina Tv (canali 384 -684 del digitale terrestre); una televisione coraggiosa di donne, che parla di donne e si rivolge soprattutto alle donne e che da Roccella Ionica trasmette in tutta la Locride e che aumenta continuamente i suoi ascolti.
Mentre scriviamo purtroppo le cause della morte solitaria di Federica,16 anni, sul lago di Bracciano, avvenuta la settimana scorsa e su cui ci soffermammo, non sono state chiarite.
Chiarissime invece - e testimonial di un inesauribile squallore - le voci delle ragazze di Berlusconi, le olgettine (come vengono chiamate) che testimoni al processo di Milano, candidamente e non nascondendo la gratitudine per il loro benefattore, dichiarano di ricevere ancora per lo più 2500 euro al mese da Berlusconi, senza il quale - ha chiosato qualcuna - non saprebbe come vivere. Che dire! Ognuna/o dirà la sua...
Continuano le discussioni per le Primarie e in casa PD compare finalmente qualche intervista a Laura Puppato, la donna che si è coraggiosamente autocandidata inserendosi tra Bersani, Renzi e Vendola. Chissa! Alcuni giornali e telegiornali ci hanno informato che Malala (ricordate?) la giovane Pakistana ferita gravemente qualche settimana fa dai talebani per aver rivendicato il diritto allo studio suo e delle giovani come lei, non solo sta meglio ma ringrazia dal suo letto d’ospedale, in Inghilterra, tutte/i e - consapevole di essere divenuta un simbolo di milioni di giovani - invita a continuare a lottare.
Questa settimana fa notizia il dato dell’ISTAT che informa come in Italia le casalinghe tra il 2007 e il 2012 siano calate del 9’2%. In un solo anno 330mila in meno. Contemporaneamente aumentano i casalinghi! Le donne cercano lavoro fuori casa per aiutare il bilancio.
La curiosità a cui non c’è una risposta è dove le donne trovino questo lavoro, dato che l’occupazione è bloccata. Una ricerca in tal senso sarebbe più che interessante.
Terminiamo dichiarando la nostra solidarietà alla figlia della Ministra Fornero, Silvia, fatta obiettivo di anonime vergognose e vigliacche minacce, ovviamente anonime.
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