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Prima Pagina Donne /  6 (2-8 febbraio 2015)

Prima Pagina Donne / 6 (2-8 febbraio 2015)

La Merkel tratta con Putin per evitare l'aggravarsi della guerra in Ucraina, Samantha Cristoforetti e la condivisione dell'esperienza,la giornata contro la tratta,l'EXPO e l'invisibilità femminile nelle fasi iniziali in una tematica assai femminile

Domenica, 08/02/2015 - Prima Pagina Donne 6 (2-8 febbraio 2015) 

Tante le donne, anche questa settimana, da ricordare come protagoniste; ma di una scrivo subito per la speranza a cui è legata la sua “missione “. Il riferimento è alla Cancelliera Angela Merkel che con il peso del suo ruolo, di “capo” della Germania ma anche ,nell’occasione, con qualcosa di umano in più, mi viene da scrivere: si sta spendendo al massimo per trattare con Putin insieme ad Hollande per cercare di fermare la guerra in Ucraina. L’impegno della Merkel, direi a nome dell’Europa, rappresentata per il merito dalla Mogherini, merita tutto il sostegno possibile. Fermare oggi la voglia degli USA di sostenere gli armamenti dell’Ucraina e puntare ad un accordo con Putin è un interesse che ci coinvolge tutte/i. Le foto che ogni giorno vediamo di case distrutte, di rovine fumanti, di profughi annichiliti alla ricerca di un luogo sicuro sono solo il drammatico corposo anticipo di quanto di peggio può essere.

Cambiando totalmente argomento e clima mi piace citare la disponibilità e direi la scelta di Samantha Cristoforetti di condividere al massimo la sua esperienza di astronauta che gira attorno alla Terra. I suoi frequenti collegamenti, i suoi racconti e spiegazioni e anche la sua semplicità nello spiegare l’incredibile esperienza, d’eccellenza, danno un'idea di civiltà che sembra un regalo insolito e con un potere trainante magari per più giovani nel puntare a percorsi di alta professionalità come il suo.

Posizioni di punta, funzioni uniche che non oscurano il pensiero a migliaia di donne di cui non conosciamo il nome né il volto che oggi domenica 8 - nella giornata contro la tratta deli esseri umani - dobbiamo sentire come nostre sorelle: comperate e vendute sul mercato più doloroso. Un pensiero da rivolgere anche a tanti bambini che,  insieme con le donne, rappresentano quegli esseri più deboli e indifesi a cui la tratta, per finalità innominabili è “dedicata”, in nome del Dio denaro. E al denaro sicuramente erano piegate anche le donne che secondo l’accusa (il processo è in corso da questa settimana) popolavano il mondo di Strauss Khan. Il potente dirigente del Fondo Monetario Internazionale “candidato in pectore” alla presidenza francese che ha perso il suo futuro per correre dietro a gonne a pagamento ...per dirla con leggerezza.

A proposito di vite valutate nulla, ricordiamo la giovane cooperante americana tenuta prigioniera dall’Isis, presumibilmente dal 2012, in quanto sulla sua vicenda vi è stato un gran silenzio, dopo la sua sparizione. La giovane Koyla Mueller secondo l’Isis sarebbe stata uccisa dal bombardamento di un aereo giordano. La Giordania, che come è noto ha intensificato gli attacchi dopo l’omicidio orrendo del suo pilota, smentisce. E a proposito della Giordania, sottolineiamo la presenza della Regina Rania nelle manifestazioni ad Amman contro l’lsis, organizzate per vendicare il pilota ucciso. Per Koyla ci uniamo ai suoi genitori che sperano sia ancora viva.

Venendo in Italia, ma per un argomento sicuramente internazionale, abbiamo assistito nei giorni scorsi a Milano ad un anteprima di dibattito importante all’EXPO. Un incontro di idee per iniziare a costruire ”La carta di Milano“ sull’alimentazione,  che rappresenterà il lascito della Manifestazione. L’incontro, concluso da Renzi, rappresentato da tutti i media e a cui ha portato un interessantissimo videomessaggio anche Papa Francesco, ha mostrato che nel numerosissimo gruppo dirigente anche culturale coinvolto nell’EXPO le donne sono davvero poche e quasi invisibili. Il tema potrebbe essere considerato nella norma, se non fosse che le donne, nel mondo, non solo sono le protagoniste maggioritarie della gestione dell’alimentazione ma che se consideriamo le produttrici, le agricoltrici, sono la spina dorsale della produzione; ancor di più nei paesi poveri, ma non solo. E nel contrappasso tra ciò che è e ciò che appare, si inserisce quasi come una simpatica provocazione la scelta di alcuni stilisti che alle sfilate in corso hanno vestito le modelle, in onore dell’EXPO, con incredibili abiti che ricordano prodotti agricolo-alimentari. Uno per tutti: l’abito di Gattinoni fatto di spighe e pane e mostrato su di una passerella che evoca una tovaglia.

Ed è in questa rappresentazione surreale che si può inserire la definizione che il Cardinale Ravasi, in apertura a Roma di un'assemblea sulle culture femminili, ha pronunciato avanti a Nancy Brilli testimonial dell’evento: “La chirurgia estetica è come un burqa di carne “. Al di là di ogni commento immediato, a cui non ha rinunciato la Brilli, forse colpita anche direttamente, di certo la frase piuttosto forte può aprire una riflessione su cui soffermarsi.

Rimanendo nel mondo delle donne dello spettacolo, un saluto ad un'attrice che se ne è andata troppo presto : Monica Scattini,  interprete di tanti film con ruoli soprattutto comici e divertenti.

A proposito di film è di questi giorni la presentazione della pellicola che ripercorre la vita di Oriana Fallaci, interpretata da Vittoria Puccini. Alla Fallaci oltre al film in questi ultimi mesi sono stati dedicati molti articoli per richiamare le sue posizioni critiche nei confronti dell’Islam,  o meglio di un certo Islam in tempi non sospetti.

Parlando di donne alternative e fuori dalle convenzioni, come lo fu sicuramente la Fallaci (giornalista, scrittrice, donna di grande professionalità e dalle grandi passioni condividendola o no nelle sue idee) mi viene da citare una notizia che riguarda Marina Picasso, nipote del grandissimo artista. Lei, che ha ereditato casa e opere del pittore, ha deciso di venderne diverse, da sola senza alcun consulente o casa d’arte. La sua decisione, che sa tanto di protesta contro le regole consolidate, ha messo in ansia i mercanti d’arte che vedono a rischio il proprio ordine economico.

Ed è parlando di ordine che una volta in più,  leggendo di donne, l’impressione che appare evidente è di come sia disordinata la loro, la nostra presenza nella vita sociale. Avanguardie e retroguardie, eccellenze e anonimati;  e un marcato permanente squilibrio tra realtà e rappresentanza .

ortensipaola@tiscali.it

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