Prima Pagina Donne 5 (27 gennaio - 2 febbraio 2014)
Le offese alla Presidente Boldrini e lo schiaffo alla deputata M5S, la condanna ad Amanda Knox e Raffaele Sollecito e gli arresti domiciliari alla mamma del povero Cocò
Domenica, 02/02/2014 - Prima Pagina Donne 5 (27 gennaio - 2 febbraio 2014)
Una notizia sicuramente domina sulle altre per il valore simbolico oltre che per il fatto oggettivo deprecabile e segno di decadenza della civiltà e democrazia del Paese Italia. Il riferimento è agli insulti che la Presidente della Camera Laura Boldrini, alla quale ovviamente va tutta la nostra vicinanza solidale, sta ricevendo sul blog di Grillo e che seguono altri episodi gravissimi in Aula e ancora alle offese a Deputate in alcune Commissioni da parte di “onorevoli” del Movimento 5Stelle. E, per non farci mancare nulla , lo schiaffo a Loredana Lupo, Deputata grillina da parte di collega di Scelta Civica, fatto accaduto in Aula nel corso degli scontri vergognosi della settimana scorsa. Schiaffo per il quale la Lupo non ha ricevuto alcuna solidarietà, lamenta, neanche dalla stessa Presidente della Camera. Neanche a dirlo , ma neanche a darlo per scontato, parliamo di insulti sessisti. Se Grillo scrive, dopo aver fatto fare anche un profilo raffigurante la Presidente Boldrini: “che cosa le fareste se fosse in macchina con voi?”Qualcuno può essere così ipocrita da pensare che non sapesse cosa avrebbe scatenato? In una logica ‘pan per focaccia’ vorrei domandarmi “cosa direi a Grillo se mi stesse ad ascoltare e potessi dirgli cosa penso rispetto ai danni che sta causando alla democrazia di questo Paese e alla promozione di una nuova classe politica più arrogante che mai”. A molte delle “onorevoli” pentastellate auguro di prendere presto coscienza di essere al servizio dei maschi, come avvenne nel 1968 per le donne che vennero definite gli ‘angeli del ciclostile’. Se non prenderanno le distanze da quanto avviene, per l’evoluzione della tecnica potrebbero diventare le ‘vestali del computer’. La volgarità , il ritorno indietro, nonostante le grandi contraddizioni da cui è segnato in termini di attacco di genere, ci preoccupa davvero. È importante che le donne “guadagnino” nella nuova legge elettorale la conferma di una democrazia paritaria e che riescano a dare il segno di una diversità a fronte dell’attuale degrado. Bisogna continuare a sostenere la certezza di una positiva diversità femminile in politica e nella società, il che è uno sforzo sempre più difficile e comunque non vogliamo rinunciarci. Passando ad altro, questa settimana è stata contraddistinta dalla sentenza del processo per la morte di Meredith Kercher, che vede in modi diversi l’intrecciarsi di molte voci femminili: quella di Amanda Knox che dagli Stati Uniti ‘urla’ la sua innocenza e dichiara la sua paura per la giustizia italiana appena appreso della condanna a 28 anni; quella dell’avvocata di Raffaele Sollecito, Giulia Bongiorno, che dopo “lo stupore” per la sentenza che infligge 25 anni al suo assistito, si dice indignata per le anticipazioni sulle motivazioni della sentenza del Giudice Alessandro Nencini; e ancora le parole della sorella di Meredith, a nome di tutta la famiglia, in una conferenza stampa tenuta dopo la sentenza in cui dopo aver esternato la fatica e il dolore per un processo così lungo e non ancora finito considerato l’ulteriore grado di giudizio che si avrà, ha dichiarato come non intendano per ora leggere la lettera inviata loro da Amanda. Una settimana corre così veloce e con tale intensità che talvolta le notizie del lunedì appena passato, la domenica sembrano vecchissime. Il riferimento specifico è per esempio alle dimissioni di Nunzia De Girolamo, già Ministra dell’Agricoltura della quale si dice che potrebbe tornare nel partito di Berlusconi. Ciò che non diventa vecchio in nessun modo è quanto sta accadendo a causa del maltempo in tante parti d’Italia e in questi giorni in un modo che non si può far finta di non vedere: a Roma e hinterland decine di famiglie sono fuori di casa per gli allagamenti e grazie ai vigili del fuoco e ai loro gommoni una mamma ha potuto partorire arrivando in tempo all’Ospedale. Le immagini che la Tv trasmette mostrano famiglie disperate che non riescono a immaginare come faranno domani e quando potranno rientrare nelle loro case, dove molto è andato distrutto. Un film già visto troppo spesso, come ad esempio in Sardegna non molte settimane fa. Una notizia ci fa piacere sottolinearla: alla mamma di Cocò, il bimbo ucciso insieme al nonno di cui parlammo la settimana passata, sono stati nuovamente concessi i domiciliari perché possa occuparsi delle altre sue due bambine. Pur nella tristezza della tragedia avvenuta, almeno le sue bimbe avranno il conforto della loro mamma e viceversa. Solo in poche parole anche se gli argomenti meritano ben altro,uno sguardo alla Spagna ci dice che molte donne manifestano contro l’attuale governo che va annullando una serie di leggi come quella sull’interruzione di gravidanza votata dal Governo precedente, uno sguardo alla Francia mostra come proprio di domenica una massiccia manifestazione con il protagonismo di intere famiglie e la presenza di centinaia di bambini ha dichiarata l’opposizione alle politiche di Hollande per le famiglie, considerate troppo permissive. Come si può immaginare molti degli striscioni e dei cartelli attaccavano il Presidente francese usando le sue personali vicende famigliari che per l’occasione si sono presentate occasione d’oro per i detrattori delle politiche del suo governo in materia famigliare.
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