Dalle studentesse rapite in Nigeria ,alla disperazione delle loro madri,alla prostituta crocifissa da un sadico al Congresso della CGIL e le difficoltà di Susanna Camusso e altro ancora
Domenica, 11/05/2014 - Prima Pagina donne 19 (5-11 maggio 2014)
Credo che nessuno non parlerebbe di Dea madre o Madre terra, come nessuno sostituirebbe la parola mamma per il giorno della “sua “festa. La parola madre evoca la sacralità della maternità, nel senso più ampio, come nella parola mamma vi è tutta la tenerezza del ruolo. Solo un mia/o vicino a madre, non a caso rende facilmente usabile il termine per ognuno quasi a relativizzarlo. Piccole e limitate considerazioni per sottolineare come sia proprio la parola madre che è giusto usare per parlare della “festa“ 2014. La vorrei dedicare in primis alle donne, alle madri che, da giorni, in Nigeria vestite in rosso “urlano“ la loro disperazione per il rapimento da parte del gruppo Boko Haram delle loro figlie studentesse (circa 276) e alzano cartelli con scritto: ” Bring Back our girls”. Per loro si sta mobilitando una parte significativa del potere del mondo con Michelle Obama in prima fila, alla quale il Presidente degli Stati Uniti, con un gesto senza precedenti, ha ceduto la parola per l’usuale discorso del sabato affinché potesse raccontare il dolore e l’indignazione sua e del Presidente, e subito dopo lo sforzo e la collaborazione anche degli USA per riportare a casa le giovani. Ci uniamo a tutto questo volendo sottolineare, per chi fosse distratto, che la ragione per cui le giovani sono state rapite è perché sono studentesse e gli estremisti islamici che dichiarano che le venderanno come schiave , vogliono punire il loro “peccaminoso” desiderio di studiare. Così come fu l’esperienza di Malala Yousufzai la giovane Pakistana che mai ha rinunciato allo studio, miracolosamente salvatisi dall’agguato dei Taliban. Malala non a caso è stata una delle prime voci a levarsi in difesa e sostegno delle giovani nigeriane. Se “la colpa” delle giovani nigeriane è quella di essere liceali quella idi Andreea Cristina Zamfir, in Italia nella periferia di Firenze,morta perché seviziata e poi lasciata in una postura che ricorda la crocefissione è stata quella di essere una prostituta. La giovane Cristina morta per 30 euro per mano di un uomo che ha confessato, come ci informano i giornali, senza nessuna emozione né pena né tanto meno rimorso. Lui che avrebbe “giocato” nel tempo con altre prostitute che fortunatamente non ci hanno lasciata la vita..Cristina è morta perché si è ribellata alla troppa violenza di Riccardo Viti che quasi ignaro del suo sadismo e della perversione ha confessato dichiarando si di avere fatta una bischerata! Dalle molte interviste e servizi d’informazione è stato possibile imparare che Cristina i soldi del mestiere li mandava in Romania per i suoi due bambini. Madre dunque oltre che prostituta .
Ancora altre madri hanno popolato questa nostra settimana: la mamma di Ciro , Antonella Leardi, il tifoso del Napoli ancora al Gemelli dopo la partita Napoli Fiorentina, in gravi condizioni e persino quella di Gennaro, l’ultras con indosso la maglietta con la scritta :”Speziale libero” che si discute se sia colui che ha dato il via alla partita umiliando lo Stato .La madre lo difende e non ammette neanche come sia deprecabile avere inneggiato in una maglietta la liberazione di chi nel 2007 a Catania uccise l’agente di polizia Raciti. E ricordando Raciti, di oltraggio alla sua memoria hanno parlato con dolore e senso di solitudine, ma enorme dignità ,la moglie e la figlia .Vicende di indiscutibile impatto mediatico quelle citate che non hanno però ovviamente anniento per esempio il tormentone della futura possibile discesa in campo di Marina Berlusconi al posto del padre Silvio.
Di certo più Interessante seguire il congresso della CGIL e le parole e le vicende di relazioni politiche faticose, difficili, conflittuali sia col Presidente del Consiglio Matteo Renzi, sia con alcuni esponenti politici come D’alema , sia anche all’interno dello stesso sindacato con Landini, della già riconfermata segretaria nazionale Susanna Camusso e presumibilmente della maggioranza che l’ha sostenuta .Lei che per altro proprio al momento della rielezione ha dichiarato: “Non possiamo stare bene (come CGIL) se il nostro obiettivo resta la piena occupazione mentre aumentano i disoccupati”. Si avvicinano le elezioni Europee e l’Italia viene sommersa da nuovi scandali inaccettabili che riguardano appalti dell’EXPO ma anche le vicende davvero ” troppe“ di Scajola accusato di collusione con la ndrangheta e in particolare di coprire la latitanza di Amedeo Matacena a Dubai e sospetto di una relazione con la moglie di questo Chiara Rizzo .
Purtroppo ancora legata a ipotesi di mafie da quella russa, alla ndrangheta la vicenda del ferimenti di Helene Pastor erede di una delle famiglie più ricche di Monaco. Un ferimento in un agguato avvenuto mentre si recava in visita in ospedale dal figlio in Costa Azzurra , che lascia il Principato senza fiato e che , per quelle strane coincidenze che si presentano, avviene mentre al Festival di Cannes sta per essere presentato il Film sulla storia da favola di Grace di Monaco. Una favola che oggi può apparire davvero un sogno lontano.
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