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Prima Pagina Donne (4-10 febbraio 2013)

Prima Pagina Donne (4-10 febbraio 2013)

Dalle coraggiose volontarie uccise in Nigeria alle dimissioni della Ministra tedesca dell'istruzione per un errore di 33 anni fa... a voci femminili nella nostra campagna elettorale passando per i commenti sulla fidanzata di Berlusconi

Domenica, 10/02/2013 -  Prima Pagina Donne / 18 (4-10 febbraio 2013)

Nove o forse 12 donne volontarie che somministravano il vaccino contro la poliomelite a dei bambini in Nigeria sono state barbaramente uccise da gruppi armati di estremisti islamici che, giocando sull’ignoranza,seminano odio dicendo che i vaccini rendono sterili i bambini a cui viene praticato. La strategia secondo “i vendicatori” sarebbe quella di attaccare così, da parte dell’occidente, le popolazioni musulmane sterilizzandole, appunto. L’assassinio di queste volontarie è stato riportato nella prima pagina di molti giornali in Italia e nel mondo. Ciò che scegliamo di sottolineare e di mettere come prima fra le varie notizie della settimana è il coraggio e il sacrificio di queste donne che sanno esattamente a cosa vanno incontro e non si sottraggono ad un compito tanto arduo e pericoloso. Un lavoro di cura così rischioso che non ci sono parole per onorare se non, forse, sottolineando la forza della responsabilità, del rispetto e dell’amore per i bambini e per l’umanità che richiama. Per parlare ancora di donne capaci di atti memorabili che si oppongono alla violenza e richiamano il diritto di vivere importante è la notizia che Malala, la quindicenne Pakistana sopravvissuta all’agguato dei Taliban di cui abbiamo seguito la vicenda, dimessa dall’ospedale di Birmingham dopo la seconda operazione al cranio è stata inserita, da un gruppo di parlamentari laburisti norvegesi, nella lista dei candidati al Nobel per la pace con la motivazione ”per la sua coraggiosa battaglia per i diritti delle giovani all’istruzione”.

Ed è sicuramente l’istruzione o meglio la mancanza di rispetto per questa, che dopo ben 33 anni in un paese come la Germania dove, se sgarri paghi, che ha portato alle dimissioni di Annete Schavan, oggi ex Ministra dell’istruzione del Governo della Merkel. La Schavan 33 anni fa copiò la tesi di laurea. Il comportamento contro l’etica, applicato per ironia ad una tesi dal titolo ”Persona e Coscienza”, non le ha lasciato scampo e le dimissioni sono state date e accolte.

Etica, moralità e ancor più linearità nel rispetto della buona politica di cui qui in Italia sentiamo un enorme bisogno come non mai in queste settimane, quando la bagarre elettorale mette a nudo una concorrenzialità fra le forze politiche, tra i partiti che in più casi sembra sfuggire all’interesse dei cittadini. Parlando di politica, di elezioni, di candidate oltre il giudizio che come sempre trova diverse voci ; dal mio punto di vista fa piacere citare la signora Ilaria Borletti Buitoni o ggi capolista alla Camera della lista Scelta Civica per Monti che ha dichiarato di considerare il voto disgiunto (regionale e nazionale) per poter contrastare la vittoria di Marroni-Berlusconi alla regione Lombardia. Voto disgiunto significa votare per il candidato del PD Ambrosoli e non per Albertini con motivazioni davvero tutte politiche che richiamano nelle diverse interviste rilasciate dalla già presidente del F.A.I di avere chiaro quale sia l’ostacolo da superare e l’esigenza di scegliere per questo la strategia vincente. Un richiamo che su altro fronte continua a fare anche Maria Falcone, nelle sue interviste, deprecando la divisione che mostra il fronte di sinistra, che rischia in questo modo di perdere per la sua incapacità di unirsi su di un obiettivo comune, come è già successo in passato. Con tante notizie che possono prestarsi a ironia e umorismo non stupisce che in prima pagina del Corriere della Sera di domenica il pezzo di costume sia dedicato alla fidanzata dichiarata di Berlusconi, ovvero a una donna oggetto. E’ così irridente ed amaro da far quasi provare una sorta di solidarietà momentanea . Purtroppo non è mai giusto sorvolare sulle peggiori notizie anche quando ci costringono come in questo caso a sottolineare l’orrore di cui un essere umano femminile sia capace. Il riferimento riguarda la donna che ha uccisa, soffocandola, la madre novantenne, strappandole poi la catenina d’oro e ricavandone i 280 euro per poter giocare e continuare a perdere… Un degrado, un orrore senza limiti che è difficile persino da commentare.

ortensipaola@tiscali.it

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