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Prima pagina donne (4-10 aprile 2016)

Prima pagina donne (4-10 aprile 2016)

L'ex Ministra Guidi ,il conflitto pubblico privato... Mamma Paola e il suo insegnamento di cittadina capace di ringraziare nel dolore chi si occupa del suo Giulio ..la risposta di una madre Egiziana ,Hillary Clinton e.i femminicidi che continuano..

Lunedi, 11/04/2016 - Prima pagina donne 10 (4-10 aprile 2016)

Se ci penso non è un'impressione ma è davvero passato tanto tempo,qualcosa più di 40 anni se basta, quando alle riunioni a cui partecipavo come funzionaria niente “niente popò di meno” che del PCI e precisamente di responsabile femminile di Latina, venivo regolarmente redarguita, in particolare da un dirigente, nelle riunioni regionali, quando parlando, mescolavo considerazioni di attività pubblica e di vita privata. Mi veniva costantemente ricordato che si trattava di due dimensioni diverse da non “nominare” e valutare insieme. Non sono mai stata d’accordo nell’interpretazione che l’una dimensione non sia specchio dell’altra, e che il tenerle divise significhi che si possa essere diversi nelle due “vite”. Allora la stigmatizzavo come una visione maschile della gestione della politica. La considerazione mi è tornata in mente, non certo per la prima volta riflettendo alle intercettazioni che hanno coinvolta l’oramai ex ministra Federica Guidi. Le pressioni di Gemelli in nome di un rapporto e forse “usando“ l’emozione di paternità-maternità; un'ennesima interpretazione del possesso di una donna a cui l’uomo Gemelli chiede di essere riconosciuto come speciale nei suoi rapporti e ..la pazienza fino all’esplosione di Federica sull’oramai famosa “sguattera del Guatemala “ nei confronti del compagno “sultano” che, sospetto, manderà nel dimenticatoio la più nobile e famosa “casalinga di Voghera“ .A Federica Guidi, visto il finale che la vede addirittura “danneggiata”; al di là di un silenzio che possiamo rispettare anche e soprattutto nel nome di un bambino per ora di 4 anni ma che crescerà e non sappiamo come vivrà gli insulti che i suoi genitori si sono pubblicamente scambiati; invierei solo una sintetica considerazione, sociologica più che politica. Pubblico e privato è assai difficile governarli ritenendoli mondi diversi, di più per noi donne e proprio perchè si sa che si intrecciano e influiscono, ne va tenuto conto con attenzione e cura perché non siamo costrette/i a subirne il peso facendoli divenire elemento negativo se non pericoloso, come nel caso in questione, del nostro lavoro e ruolo, quanto mai significativo come nello specifico. Fatte tali riflessioni superficiali e da approfondire, di sicuro rimane tutto il peso della vicenda di Gemelli che appare uomo imprenditore senza scrupoli e che ai suoi interessi e alle pressioni sulla compagna-ministra ha aggiunto anche insulti per la figlia di Borsellino che sembra forse avere percepito come ostacolo alle sue mire su di un deposito di petrolio in Sicilia. Un privato allora così discutibile da segnare anche i suoi comportamenti di imprenditore.

A proposito di donne poi, sempre collegandoci a questa settimana,abbiamo imparato che nella perla delle Dolomiti - ovvero Cortina d’Ampezzo - un voto ha confermato che idee targate da pesanti residui del Medioevo hanno proibito di far prevalere il voto (416 su 650) perché ai regolieri si potessero aggiungere le regoliere, ovvero anche donne che avrebbero potuto entrare nelle decisioni delle Regole l’istituto che nato nel 1225 governa appunto l’uso delle proprietà collettive, di terra, di pascoli, di boschi di Cortina. Possiamo star certe che nella prossima stagione estiva il fatto sarà materia di discussione nei bar e fra gli ospiti altolocati e magari qualcuno scriverà anche un libro. Quel che è certo è che la notizia racconta quanta strada ancora tocca fare alle donne, e soprattutto a quelle giovani che ritengono che l’uguaglianza sia raggiunta e magari non hanno presente come 70 anni dal diritto del voto alle donne sia un tempo ancora breve da consolidare come diritto importante da non dare per scontato.

Parlare di donne, di femminile leggendo l’informazione, mi appare sempre più difficile. Le contraddizioni sono enormi e tanti avvenimenti mantengono una simbologia potente dove il femminile emerge intrecciato all’essere persone e ci parla di problemi ma anche di forza e consapevolezza dei propri diritti e della propria importanza di cittadina/o. Una considerazione che mi rimanda alla mamma di Giulio Regeni, che nella lettera scritta per ringraziare tutte e tutti quelli che hanno “adottato” il suo Giulio evidenzia la sua forza, quella che la ricorda come madre, e anche insegnante e come parte di una famiglia che per la sua dignità e lo spessore civile del suo dolore trascina tante e tanti di noi verso riflessioni e ricerca positiva di cittadinanza attiva e credibile. Ed è a questa mamma Paola forte che ha scritto una mamma egiziana, che da 1000 giorni non sa più nulla di suo figlio, raccontandole il suo dolore ma trovando finalmente qualcuno con cui condividerlo sapendo di essere ben compresa e sentendosi finalmente meno disperatamente sola.

Come sempre le notizie sarebbero ancora tantissime ma mi convinco sempre di più che sia utile forse concentrarsi di volta in volta su alcune per evidenziarne l’importanza che va ben oltre i giorni in cui se ne scrive.

E allora,  oltrepassando i confini Italian, m’interrogo sulle primarie americane che, pensando ai democratici e quindi a Hillary Clinton che qualunque sarà il finale, grazie alle vittorie forse da lei inaspettate di Sanders, si trova a dover consolidare le argomentazioni e i programmi futuri partecipando a una competizione di idee di sinistra che presumo non immaginasse e che forse rappresenta un bene per la democrazia americana. Anche a fronte di una nomination, se ci sarà, dovrà misurarsi stretta fra una forte spinta di rinnovamento e un'America “reazionaria “ che vota Trump e che non sparirà certo, comunque vada il risultato finale.

E’ un po’ che non mi soffermo sulle notizie di femminicidio, ma visto che continuano e si ripresentano con orrore, penso non sia possibile distrarsi da tornarci a registrarle ed evidenziarle come un cancro a cui continuare a cercare la giusta terapia.

ortensipaola@tiscali.it

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