Dal sogno del piccolo rom RInaldo di fare il maestro alla morte della piccola di Calcutta stuprata dal branco e poi data alle fiamme al coraggio della giornalista ucraina Tetyana Chornovil ...
Lunedi, 06/01/2014 - Prima Pagina Donne 1 (30-12-2013/ 5-1-2014)
Tante voci di donne ed eventi che le hanno visto protagoniste o comunque coinvolte segnano una settimana simbolicamente importante perchè a cavallo tra l'anno che se ne va e quello nuovo; passaggio obbligato tra fatti passati, anche tanti, che vorremmo dimenticare e speranze, attese, di nuovi avvenimenti positivi. La realtà eccola comunque imporsi con le sue luci e ombre. Ed è da una speranza che vale la pena di iniziare. Il Presidente della Repubblica Napolitano in questa settimana a latere del suo discorso di fine anno ha inviato una lettera a Don Maurizio Patricielo, prete impegnatissimo a sostenere le proteste della gente della terra dei fuochi, dichiarando la sua attiva vicinanza e sottolineando in particolare quanto sia stato colpito dal grido accorato delle madri dei bambini morti o malati di cancro che lottano non solo per i loro figli ma per il futuro degli altri. Una presenza, quella delle madri della terra dei fuochi, che sembra sottolineare il senso più ampio e profondo dell'idea di maternità estesa alla cura di tutti e per tutti e che per tutti uomini e donne nelle loro funzioni di vita e di governo dovrebbe rappresentare un orizzonte. Ed è rimanendo come in tante altre occasioni collegata alle madri che fanno notizia e certamente impossibile non citare la storia della mamma Alexia che si è sperduta nella neve sul Monte Livata con due bambini: Manuel figlio del suo compagno e la sua Nicole, e che riparandoli come ha potuto in un anfratto del terreno è andata a cercare aiuto. Oggi che quasi per miracolo tutto è finito bene una volta tanto come in una favola bella, si è aperto il solito partito di chi la loda e chi l'accusa di abbandono. Lei si difende e dice che mai avrebbe lasciato i bambini se non avesse pensato che quanto faceva rappresentasse l'unica speranza di salvarli. Io le credo e gioisco del magnifico finale. Persino per Aung San Suu Kyi oggi si parla di come il suo essere madre di due figli nati dal matrimonio con un Inglese sia stato fino ad ora impedimento ad essere candidata alla presidenza del suo paese. Anche per lei una buona notizia perchè la pressione popolare che la vuole candidata sembra abbia piegato i generali dell'attuale governo a cambiare la Costituzione per permettere di candidarsi. Di certo di sapore ben diversoè l'avere appreso come sia morta Carolina, la giovane donna e mamma che quattro mesi fa fu ferita in una terribile sparatoria. Carolina, di solo 25 anni era incinta allora di dieci settimane, ed i medici poche settimane prima della sua morte sono riusciti a far nascere Maria Liliana una piccola ancora del peso di poco più di un chilo ma che come dicono i medici sicuramente ce la farà quasi dovesse testimoniare il valore della resistenza della sua mamma. Una resistenza e una forza che ci racconta la giornalista ucraina Tetyana Chornovil che ricordammo la settimana scorsa, raccontando come fosse stata pestata brutalmente. Ancora in ospedale, incontrata dall'euro deputato Italiano Pittella ha dichiarato di come pur sapendo i pericoli che continuerà ad incontrare ed il rischio che corre per la sua stessa vita non ha nessuna intenzione di smettere di denunciare gli abusi e i furti del potere come giornalista e come cittadina per aiutare l'Ucraina ad uscire dall'attuale regime. Ed in materia di coraggio non si può davvero sottacere la storia della giovane indiana di Calcutta, studentessa di 13 anni morta il 31 dicembre per le ferite riportate avendole dato fuoco. La ragazza stuprata già ad ottobre e altre volte dal branco aveva denunciato il fatto alla polizia ed era stata persino costretta con la famiglia a cambiare casa per le minacce, ma non aveva mai ritirato la denuncia. Il fatto che ricorda un avvenimento analogo di un anno fa ha riportato migliaia di indiani in piazza a protestare, come allora ma non possiamo non pensare che la giustizia e il cambiamento procedano troppo lentamente. Ed è parlando di giustizia che torniamo in Italia dove Berlusconi, consapevole che nonostante i suoi desideri la sua situazione giuridica non gli permetterà di ricandidarsi annuncia che se si voterà a maggio sarà sua figlia Marina a prendere il suo posto in quanto con una frase che fa immaginare una voce scorata più che orgogliosa dice: "se si vota a maggio c'è solo lei!". Se non prevalesse il fastidio per come le donne sono state protagoniste delle vicende giudiziarie di Berlusconi, sarebbe comunque da riflettere come siano comunque importanti le figure femminili nella vita di quest'uomo in primis la figlia e oggi le figlie. E parlando di un femminile che seppur non direttamente protagonista ha una funzione molto importante in una bella storia che vogliamo raccontare. Sicuramente il piccolo rom che vive a Torino e che in un compito a scuola ha scritto che vuol diventare maestro per non rubare, non avrebbe visto la sua storia sui giornali se non fosse stata la sua cugina Sara a convincerlo a farsi intervistare, la maestra a raccontare del suo tema e la mamma a raccontare come il suo desiderio non sia un fatto estemporaneo ma un'idea, un progetto di cui ha più volte parlato. L'augurio che vorremmo fare che il desiderio di Rinaldo non sia solo uno scoop giornalistico ma trovi qualcuno che possa accompagnarlo e sostenerlo nella realizzazione di un progetto così importante . Chissà che la Befana che questa notte inizierà il suo volo di cammino in cammino non possa aiutare il sogno di questo bambino.
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