La nomina di Fabiola Giannotti , direttore del CERN di Ginevra,la presidente delle nonne di Plaza deMayo,Estela da Papa Francesco col nipote ritrovato, l' iraniana con un anno di carcere per aver chiesto di assistere ad una partita di volley .....
Lunedi, 10/11/2014 - Prima Pagina Donne 43 (3-9 novembre 2014)
La settimana era appena all’inizio e, finalmente, una notizia davvero bella ha invaso le prime pagine dei giornali: Fabiola Giannotti - la scienziata, la fisica, la donna che insieme ad altri ha contribuito a scoprire il Bosone di Higgs ovvero la particella che dà massa ha tutte le cose - è stata nominata direttore generale del CERN di Ginevra. Fabiola Giannotti è una donna gentile, colta e modesta come si è potuto rilevare dalle tante interviste che ha rilasciato in questa settimana e che porta la sua eccellenza di scienziata in un corpo sottile ed elegante che emana però forza, determinazione ed anche un sorriso pieno di ottimismo. Leggendo le tante notizie che ci sono state fornite dall’informazione una mi è apparsa fortemente simbolica o tale la voglio interpretare. Fabiola Giannotti è nata a Roma da padre piemontese e madre siciliana, quasi il segno di un'Italia che quando è unita produce professionalità intelligente. Prima di lasciare la Giannotti al suo lavoro e chi vorrà conoscere di più nel merito, mi piace riportare il commento di un'amica che parlando di lei ha detto: “mi ricorda Rita Levi Montalcini”. Riporto questo grande augurio alla/al direttore generale di uno dei centri di ricerca più importanti del mondo e che grazie ai ricercatori di ogni Paese è un'invidiabile scampolo del mondo che vorremmo.
Ed è in questa ottica di voglia di andare oltre il negativo, oltre talvolta il male, che leggiamo quella storia che non è un miracolo ma il frutto di un coraggio e di una determinazione che lascia senza parole. La presidente delle Nonne di Plaza de Mayo, Estela Carlotto (le donne che da decenni non smettono di cercare le/i loro nipoti nati da figlie trucidate dalla dittatura dei Generali in Argentina), grazie al dna ha riabbracciato il nipote figlio di Laura che al nome di Ignacio Montoya, datogli dai genitori adottivi ha aggiunto quello di Guido Carlotto. La notizia che ha tre mesi di vita è tornata a prendersi grande spazio e a regalare i particolari di un evento straordinario dato l’incontro, davvero emozionante che nonna e nipote hanno avuto nei giorni scorsi, con Francesco, il Papa venuto, come ha detto lui stesso, dalla fine del mondo. L’Argentina, appunto.
Ma le dittature, le violenze in particolare che sappiamo contro le donne, riemergono costantemente. Appena passata la notizia dell’impiccagione in Iran di Reyaneb prendiamo atto che, sempre in Iran, una giovane di 25 anni Ghoncheh Ghavami ha “guadagnato” un anno di carcere per aver reclamato il diritto per lei ma per le donne in generale di assistere alle partite maschili di volley. A pensarci sembra incredibile, eppure non solo non lo è ma vale la pena di riflettere che tanto oscurantismo che colpisce le donne ci riguarda da vicino! Le notizie orrende che oramai quotidianamente arrivano dai territori del cosiddetto stato islamico, sul mercato delle schiave, le violenze, i matrimoni coatti, le morti, dobbiamo fare in modo di non percepirle come un dato di fatto che leggiamo commentiamo, e mettiamo da parte. Come occuparcene allora? Questa è una domanda che pretenderebbe anche una risposta femminile. Sui grandi eventi che scuotono abitudini, valori e coscienze è necessario reagire. Non casualmente lo fa la Chiesa, a fronte della morte assistita - o suicidio come viene definito dalla chiesa, appunto - di Brittany, la giovane americana che affetta da tumore al cervello, con un vero lavoro che ha preteso cambio di Stato, costruzione della solidarietà del marito della famiglia, ha scelto l’eutanasia. La chiesa, inseritasi nel dibattito, nega che quella motivata dalla giovane donna sia una scelta di dignità. Il dibattito su questa vicenda non certo lieta è aperto, ma quello che bisogna condividere è l’utilità di avere su di questo un confronto civile in cui le ragioni di tutti possano esprimersi e trovare confronto.
E alle proprie ragioni, al vedere trovare una risposta convincente non rinuncia, il che va apprezzato al massimo, Ilaria Cucchi che non smette di impegnarsi perché per suo fratello Stefano sia fatta giustizia considerando inaccettabile la sentenza che, come è noto, non ha identificato nessun responsabile della morte per percosse di Stefano. Tale l’energia e l’amore di Ilaria anche a nome dei suoi genitori, per il fratello, dall’esser riuscita ad aprire un varco nell’attenzione dei responsabili dello Stato e nel loro senso di responsabilità. Un impegno testimoniato in primis dal presidente del Senato Grasso e dallo stesso Presidente del Consiglio, oltre ad avere ottenuto la solidarietà di centinaia di cittadini nella fiaccolata svoltasi a Roma. Essendo io ”tornata in Italia” va rilevato come siano giorni che in politica si conferma il protagonismo forte di Susanna Camusso che in qualità di Segretaria della CGIL guida le manifestazioni di protesta dei lavoratori, ultima quella degli statali a Roma Sabato scorso, e minaccia lo sciopero Generale.
Sul fronte opposto del Governo Maria Elena Boschi, ministra delle Riforme Istituzionali è in prima fila per stringere sulla riforma elettorale, che come è proprio lei a dirci andrà avanti e sarà approvata anche se Forza Italia non ci stesse. E a proposito di approvazioni, finalmente il Parlamento in un'alleanza inedita tra PD e Movimento Cinque sSelle sul nome di Silvana Sciarra ha eletto una delle componenti di sua competenza alla corte Costituzionale. Dalle pagine della politica a quelle della cronaca leggiamo che a Roma la bimba sopravissuta ai fratellini uccisi dalla furia della madre uccisasi a sua volta è fuori pericolo e che suo padre anche lui salvo dalle ferite riportate non vede l’ora di riabbracciarla sperando di lenire reciprocamente la tragedia che li ha colpiti. Le terribili giornate di pioggia che si sono abbattute anche su Roma e Lazio, ci hanno regalato una piccola fiaba di solidarietà. Una mamma ha partorito, felicemente, la sua bimba in macchina nella piazzola di una pompa di benzina a pochi chilometri da Tivoli, grazie alla capacità del personale di un'ambulanza del 118 e di una pattuglia della polizia presente casualmente sul posto. Quella che per la mamma sarà stato un attimo di incubo ci ritorna come una piccola favola che sottolinea il valore e il coraggio della solidarietà.
Una solidarietà che non ha funzionato per un'altra coppia di madre e figlia che a Napoli sono state trovate nel loro appartamento, circondate dal più totale degrado in cui vivevano da molto tempo, essendo state cercate solo perché il debito dell’affitto e delle bollette, oltre i 60.000 euro, ha portato gli esattori a bussare alla loro porta. Mentre scrivo ascoltando il telegiornale imparo che una giovane Italiana, Sara Cardin, è divenuta campionessa mondiale di Karate, per la sua categoria di peso. Finire con questa bella notizia ci sembra un buon augurio a cui, per questa settimana, non aggiungere altro che pure non mancherebbe! Perdono! Troppo importante da dimenticare: auguri ad Angela Merkel che ha festeggiato oggi insieme a tutti i tedeschi i l'anniversario della caduta del muro di Berlino.
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