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Prima Pagina Donne 3 (13-19 gennaio 2014)

Prima Pagina Donne 3 (13-19 gennaio 2014)

Dagli insulti alla Ministra Kyenge alle volgarità della Ministra De Girolamo fino alle troppe donne del Presidente Hollande...

Domenica, 19/01/2014 - Prima Pagina Donne 3 (13-19 gennaio 2014)

Gli insulti alla Ministra Cecile Kyenge stanno superando ogni segno ed è sempre più difficile accettare che degli Italiani, sempre troppi, siano d’accordo nell’offendere una donna, una Ministra che rappresenta i diritti dei migranti e più in generale le problematiche di chi arriva nel nostro paese nella speranza di una nuova vita. Attaccare lei equivale ad attaccare la democrazia di questo Paese. Riguardo poi l’iniziativa del giornale leghista La Padania, peraltro diretta da una donna, di pubblicare gli impegni della Kyenge in un clima di tanta violenza è difficile convincersi che sia per dare un servizio d’informazione, cosa che si può ottenere in tanti altri modi, se si vuole. E comunque non sfuggirà a nessuno che “questa informazione” faciliterà il sapere dove trovarla, per offenderla pesantemente, che pare lo sport preferito da troppi aderenti alla Lega Nord. In questa domenica 19 gennaio, Giornata del migrante e del rifugiato, tutto questo assume una gravità ancora di maggior spessore. Per ragioni e motivazioni assai diverse un'altra Ministra di questo Governo si è imposta sulle prime pagine e sempre per ragioni diverse non avremmo voluto doverlo sottolineare. Il riferimento è per Nunzia De Girolamo Ministra dell’Agricoltura, intercettata su questioni legate a ruoli precedenti all’attuale, in Campania, su materie riguardanti ruoli nelle Asl ed un suo presunto indebito esercizio di potere; intercettazioni rispetto alle quali De Girolamo si è difesa di fronte a una Aula della Camera semivuota dichiarandosi innocente su tutto l’accaduto e pentendosi solo del gergo da lei usato che ognuno che abbia letto le intercettazioni ha potuto constatare più simile a quello di uno scaricatore di porto che di una gentil signora per di più impegnata in politica. Dalla Francia le storie del Presidente Hollande con le sue donne arrivano e riescono a monopolizzare immensi spazi sia dei giornali che degli altri mezzi mediatici anche in Italia. Il dibattito e l’interrogarsi su chi sia oggi la Prima autentica Dama di Francia sembra doverci vedere tutti coinvolti, con il vero risultato di vedere umiliata, a me sembra, in particolare Valèrie Trierweiller, finita in ospedale in seguito alla vicenda, ma più in generale tutte e due le donne, a vantaggio del Presidente che sembra essere il più considerato e “assolto”. Sarebbe interessante che fossero proprio le donne a riuscire a “condannarlo” per questo suo giocare fra loro con tanta leggerezza. Rimanendo fuori dai confini nazionali ci uniamo agli auguri per i 50 anni della bella Michelle Obama, che prima di essere celebrata per il suo compleanno è stata messa sotto osservazione per un possibile momento di crisi con il Presidente degli USA, ovvero con suo marito. Per fortuna pare che i comportamenti dei coniugi Obama in occasione del compleanno abbiano annullato il gossip. Come se non bastasse dover leggere di tutte queste vicende di donne esaltate, giudicate, esaminate come mogli o compagne o amanti, dall’India alle troppo frequenti notizie di stupri di giovani, si aggiunge la notizia della morte della moglie del Ministro per le Risorse umane Shashi Tharoor. La morte sospetta perché definita “per cause innaturali” si inserisce ancora una volta in una storia di presunti tradimenti; ma la ragione per cui è rimbalzata nel mondo dipende dalle imminenti elezioni in India e del rischio che il ministro che fa parte del partito del Congresso non possa essere ricandidato, per i sospetti nei suoi confronti, procurando un danno al partito stesso. Tornando a casa non si può sottacere delle ragazze di Bologna impaurite dal giovane biondo che va aggredendo e palpeggiando le giovani a cui riesce ad avvicinarsi. Tanta pubblicità sulle sue bravate ci fa sperare che altri giovani non abbiano pensato di imitarlo coprendosi col suo protagonismo. In una settimana così, che non ci ha offerto davvero troppe notizie riguardo al femminile da raccontare con piacere, è difficile far finta di non aver letto della suora di Rieti che è andata a partorire, dicendo di non sapere di essere in cinta ma pensando di avere un mal di pancia. Si tratta di una notizia talmente surreale da provocarmi una reale simpatia per questa oggi ex suora e mamma di Francesco Sandrino che o è davvero scesa dalle nuvole ho ha un tale senso dell’ironia da lasciarci tutte/i a bocca aperta!

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