PRIMA PAGINA DONNE (29 dicembre 2014 - 4 gennaio 2015)
I" magnifici esempi" di personalità femminile nel saluto del Presidente Napolitano, il no alla scarcerazione della mamma di Loris, la riapparizione di Greta e Vanessa: le ragazze rapite in Siria e la loro richiesta di aiuto
Lunedi, 05/01/2015 - PRIMA PAGINA DONNE 1 (29 dicembre 2014 - 4 gennaio 2015)
Eccola la settimana ponte, quella che ci accompagna da un anno all’altro, dove si coniugano e si rincorrono notizie casuali o quelle attese e di rigore come il discorso di fine d’anno del Presidente della Repubblica, che quest’anno assume davvero valore particolare. Il Presidente Napolitano infatti ha annunciateo formalmente le sue dimissioni, tanto inedite quanto scontate, di metà mandato, come inedita e senza precedenti fu la sua rielezione, per “salvarci” come Paese dall’incapacità della politica di accordarsi su di un nuovo candidato. E mentre anche io nel mio piccolo ringrazio Napolitano del suo impegno e di quanto ha fatto fino ad oggi per tutte/i noi italian*, non posso non sottolineare una particolarità gratificante del suo discorso.
Nella scelta del Presidente di citare una serie di personalità che nell 2014 hanno dato valore al paese (“magnifici esempi”) il femminile ha avuto uno spazio interessante con la citazione di Fabiola Giannotti (direttrice del CERN), Samantha Cristoforetti (astronauta attualmente nello spazio), il medico Ufficiale di Marina Serena Petricciuolo capo dell’équipe che ha seguito sulla nave Etna, il giorno di Natale, la nascita di Salvatore il bimbo della mamma nigeriana raccolta in mare insieme a tanti altri disperati.
E nel proseguire, collegando come sempre le notizie, permane, fra quelle più citate, la vicenda della mamma di Loris - Veronica Panarello - che rimane in carcere a conclusione del dibattimento al Tribunale del riesame di Catania, perché i giudici non hanno creduto alla sua professione di innocenza che lei urla disperatamente da dietro le sbarre e che il suo avvocato ha cercato di sostanziare senza successo.
Ed in un carcere davvero terribile devono trovarsi Greta e Vanessa, le due cooperanti rapite in Siria a fine luglio e di cui è arrivata via Youtube la tremenda richiesta d’aiuto al Governo Italiano. Pochi secondi di parole lette, un oppressivo velo nero per entrambe che ne annulla le personalità. Si fa fatica a riconoscerle mentre “si riconosce” l’angoscia, la paura, il timore in cui appaiono immerse, nonostante, come è stato scritto e detto, l’angosciosa immagine è comunque la prova che sono vive fatto di cui, fino ad ora, non vi era alcuna certezza. Rimanendo con notazioni ad ampio raggio in medio oriente, e per precisione in EGITTO, da lì rimbalza la notizia che la bella moglie di Clooney - Amal Alamuddin - nella sua funzione di avvocata affermatissima dei diritti umani rischia l’arresto per gli stessi motivi per cui è stato arrestato il giornalista di Al Jazeera che difende: diffusione di notizie per aiutare i terroristi. Avendola ancora negli occhi nella magnifica cornice di Venezia si fa fatica a immaginarla in questo diverso ruolo ma sicuramente più interessante e decisamente apprezzabile.
Rimanendo a riflettere, si fa per dire, su quanto accade a delle donne, per quanto la notizia sia difficile da sottolineare a fronte del dramma gigante dell’incendio della Norman Atlantic, pure non si può non raccogliere l’informazione raccontata dalla soprano Dimitra Theodossiou (in viaggio verso l’Italia per un concerto poi tenuto) riguardante la ressa di uomini che picchiavano le donne per potersi salvare prima di loro.
Precisando il diritto, ovviamente, di tutti di salvarsi, ma l’immagine e il fatto della caduta oramai pezzo per pezzo di alcuni postulati come il fatto che i più deboli in particolare fisicamente come bambini anziani.. e donne di fatto si da per scontato che “godano” di una precedenza, lascia smarriti quando poi si pensa che la regola seppur non scritta sia infranta a calci e pugni. lasciando il traghetto col suo carico di dolore innanzitutto per chi non c’è più, e ringraziando chi ha salvato centinaia di vite, prima di passare alle ineludibili vicende che incrociano la politica c’è un ulteriore fatto di inaccettabile crudeltà che coinvolge una giovane donna che non possiamo cassare.
Martina, una 23enne studentessa della Bocconi, con l’aiuto del suo amante getta acido sul volto del suo ex ragazzo sfregiandolo e mettendolo a rischio anche della perdita di un occhio. E nonostante l’uomo che l’ha aiutata sia una figura tutt’altro che raccomandabile, lei che già nel passato aveva cercato di evirare lo stesso giovane ci pone terribili domande di come siano in crescita personalità femminili così devianti e divise in due. Studentessa modello e un mostro indecifrabile di cattiveria e violenza.
Venendo ora alle vicende intrecciate con la politica; più che mai in questa settimana lo scandalo dei vigili urbani di Roma, a casa come è noto per malattia, ben nella misura dell’80% e sospettati di un'azione camuffata di protesta, portano in primo piano l’azione sulla riforma della Pubblica Amministrazione della ministra Marianna Madia che, impegnata anche sul caso specifico dei vigili, dichiara: ”ci vuole un’analisi in tempi rapidissimi sulle responsabilità ma..che se non finirà con qualche sanzione vuol dire che va cambiata la legge”. L’episodio gravissimo ha di fatto riportato la Capitale in prima pagina per le difficoltà che l’attraversano e che sembrano davvero non finire mai quasi vi fosse a monte una strategia distruttiva. Governare avendo contro chi, incurante del bene collettivo, a lungo termine pensa solo ad interessi economici propri e delle proprie relazioni, ammantati di motivazioni di varia immediata utilità, è l’esperienza della coraggiosa sindaca di San lazzaro in provincia di Bologna, Isabella Conti, che ha ricevuto e riceve pressioni di vario tipo e minacce per aver bocciato un enorme progetto edilizio nel suo comune.
Dal piccolo comune di San lazzaro, ma colpito da un tema così significativo e simbolico per il paese Italia, lo sfregio del territorio, della terra, dell’ambiente. Lasciamo la politica citando le indiscrezioni che vengono dalla Germania e che racconterebbero come anche secondo la Cancelliera Angela Merkel oltre a membri del suo governo non sarebbe impossibile, a seconda dei risultati delle elezioni in corso in Grecia, immaginare la possibilità dell’uscita dalla Grecia dall’euro senza dover immaginare ripercussioni gravi per la tenuta della moneta unica in Europa. A me in verità sembrerebbe che un tale possibile avvenimento darebbe una forza dissestante alle forze, per esempio in Italia, ma non solo, convinte assertrici dell’uscita dall’euro, mettendo in moto una spinta deleteria. Mi auguro davvero non avvenga.
Infine un saluto riconoscente a Laura Lilli, che ci ha lasciate/i. Giornalista, scrittrice, donna impegnata per le donne ma per la società tutta, già da quando scelse di essere comunista come impegno morale prima ancora che politico come diceva lei, in giovane età. Un impegno che con le sue parole scritte e pronunciate ha sempre onorato.
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