Dalle liste dei radicali ,non ammesse per presentare troppe donne ,alle candidate ,alle donne in difesa di Giovanni Falcone fino a Giovanna Melandri passando per HillaryClinton
Domenica, 03/02/2013 - Prima Pagina Donne/17 (28 gennaio - 3 febbraio 2013)
Siamo alle solite! Le notizie dei primi giorni della settimana appaiono svanite. Ma è impossibile cancellare l’assurdità della sentenza della Corte d’Appello che nel Lazio non ha ammessa la lista dei radicali perché con troppe donne e nonostante una di queste pur di arrivare a buon fine si sia tolta. C’è da domandarsi dove fossero negli anni passati quando le donne spesso in lista praticamente non c’erano. Immaginiamo le risposte ma nessuna ci convincerà e vorremmo sapere come finirà.
Solo per citazione perché i commenti li lasciamo alle lettrici e ai lettori: Gina Lollobrigida si accorge di essere stata sposata con l’inganno da un bell’imbusto di decenni più giovane di lei e che naturalmente punta alla sua eredità. Speriamo che Gina vinca la causa che ha iniziato ma l’invito è.... a stare più attenta. La regina d’Olanda nel frattempo abdica a favore di suo figlio e non possiamo che augurarle una pensione serena da sovrana a riposo.
Venendo a questioni molto serie... da qualunque angolatura sia stata pronunciata la citazione di Ingroia su Giovanni Falcone di certo le prime ad alzare la voce, contro la stessa, sono state due donne entrambe importanti nella vita di Falcone e che - seppur in modo ovviamente diverso ma per questo ancor più convincente - non perdono mai occasione per difenderne la memoria autentica. Il riferimento è a Maria Falcone (sua sorella) e a Ilda Boccassini (sua amica, alleata e collega per sempre). Seppur nella furia elettorale sembra che tutto, purtroppo, sia lecito usare, persino Falcone .... ma dobbiamo pensare sia davvero troppo.
Le notizie si srotolano nella loro varietà. Il racconto delle candidate nelle varie liste viene presentato spesso come la notiziola d’attualità o d’evasione come per esempio la diversa collocazione politica delle figlie della moglie di Almirante alla regione Lazio o la decisione della sorella di Stefano Cucchi, Ilaria, di presentarsi, scegliendo la politica, con la lista Ingroia come speranza di giustizia e per questo fortemente contestata da Giovanardi. Questo mentre uno spazio che non si fatica a definire drammatico e simbolico davvero viene riservato alla giovane americana quindicenne Hadya che dopo avere ballato per Obama come majorette all’Inauguration Day davanti al Campidoglio, chissà con quanto orgoglio e felicità, ed avere presumibilmente ascoltato il discorso del Presidente anche contro l’uso delle armi, è stata uccisa nella sua città Chicago, dove un killer ha sparato all’impazzata contro un gruppo di studenti. Per rimanere negli USA, Newsweek mette davvero in prima pagina, anzi in copertina, Hillary Clinton definendola The MOST POWERFULL WOMAN in AMERICAN HISTORY. All’interno la storia della sua vita e della carriera e oggi, aggiungiamo noi, la speranza che la sua salute di cui molto si è parlato nelle passate settimane si rinsaldi e perché no le permetta, come auspicato e preannunciato da più parti, la futura candidata democratica alla presidenza degli Stati Uniti.
La congiunzione è data da Newsweek da cui Il Fatto nella giornata di sabato ha tratto e tradotto una notizia non solo annunciata in prima pagina ma alla quale sono dedicate ben due pagine intere .Si tratta di un'inchiesta su: LE MADRINE ovvero le ndranghetiste calabresi, un'inchiesta che racconta con storie tutt’altro che belle, per usare un termine comprensibile a tutti, si conclude con “informazione “ non edificante riportata dalle considerazioni del pm Nicola Gratteri che parlando di una delle donne in questione, Teresa, afferma: “le donne sono diventate sempre più importanti all’interno delle cosche. Sono molto attive soprattutto nelle faide, spronano i mariti alla vendetta”. Il Fatto non è un giornale di molte pagine. E’ “interessante“ che ben due le dedichi a questo tema ! La settimana oramai volge al termine e una donna di cui già avemmo occasione di parlare torna alla ribalta; si tratta di Giovanna Melandri di cui se a suo tempo ebbi occasione di notare che non mi sembrava opportuno il modo e i tempi in cui diveniva direttore del MAXXI , oggi devo dichiarare di essere con lei nel non volere presentare il filmato anti Berlusconi negli spazi del Museo dichiarando che anche quello entra nella campagna elettorale e come mi sembra di avere letto lei dichiara come nonostante un attacco a Berlusconi le possa anche far piacere non le sembra corretto presentarlo in questa fase.
Come non essere d’accordo con lei in una fase elettorale in cui sembra essere tutto legittimo pur di accreditarsi e prendere voti. In verità questo non serve a nessuno e caso mai lo pagheremo tutti dopo...
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