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Prima Pagina Donne (24-30 giugno 2013)

Prima Pagina Donne (24-30 giugno 2013)

Margherita Hack, le donne del processo Berlusconi,le ministre e ancora la morte violenta di una donna ed altro

Domenica, 30/06/2013 - Prima Pagina Donne / 34 (24-30 giugno 2013)

Come le stelle che ha studiato, e ci ha “raccontato”, Margherita Hack splenderà nei nostri ricordi come una magica figura che ci ha regalato con la semplicità dei grandi: conoscenza, laicità, ottimismo e la fiducia nell’importanza della scienza e anche dell’amore, vista la sua vita passata, convintamente, per 70 anni con lo stesso compagno. Ogni volta che una persona come Margherita Hack ci lascia ci sentiamo più povere/i ma vogliamo credere, proprio pensando al suo ottimismo, che altre grandi personalità riusciranno ad arricchire questa nostra società così in difficoltà in particolare per il mondo femminile e la sua aspirazione ad affermarsi. Continuano le uccisioni violente di donne; l’ultima, a Bologna, nascondendone il corpo, con indescrivibile sadismo, in un surgelatore di casa. Sembra per fortuna sia stato fermato il compagno presunto assassino. Continua, intanto, l’elenco di donne che non sono e non testimoniano quell’immaginario femminile che molte di noi vorrebbero fosse una realtà che sempre si potesse dimostrare una potenzialità per migliorare la nostra società. Certo non va in questo senso quella che è la figura di Ruby, protagonista delle notti brave di Berlusconi, emersa tra tante altre figure di giovani donne come lei, al libro paga del leader che nonostante neghi e rinneghi per questo è stato condannato, in primo grado, a 7 anni con abbondanza di testimonianze. Un processo, quello a Berlusconi, che ha visto da una parte e dall’altra tante donne protagoniste. Le donne coinvolte nella notte famosa in cui Ruby fu fermata, a fianco a figure a cui va tutto il nostro rispetto come Ilda Boccassini che del processo è stata una delle protagoniste e che nel giorno del verdetto ha preferito non cancellare le ferie, fino al Presidente del tribunale Giulia Turri la cui voce vibrava di emozione alla lettura della sentenza, presumibilmente consapevole della portata dell’evento che annunciava. Un evento che ha scatenato altre donne, in verità trainate e sospinte da Giuliano Ferrarache insieme alla Pascale, fidanzata di Berlusconi, e mettendosi il rossetto per il massimo dell’apparente ironico insulto, hanno invaso Piazza Farnese a Roma per urlare l’innocenza del capo e comunque come ha detto Ferrara la non gravità dei fatti presunti. Ma un'altra Berlusconi, e proprio una donna, Marina figlia di Silvio, è assurta alla ribalta dell’informazione. Di lei si è molto parlato come erede politica del padre. Entrambi smentiscono, anzi il padre dichiara che sarà di nuovo e sempre il leader del rinascente partito di Forza Italia. Mentre le pagine dei giornali trasbordano delle notizie non semplicemente del processo ma di tutto il folclore che lo circonda la ministra Idem dopo, un colloquio con Letta su quella maledetta imposta sulla casa non pagata, confronto che immaginiamo difficile e carico di tensione, si è dimessa con il dispiacere di tante donne a cui il suo modo di interpretare il dicastero piaceva molto. Purtroppo la legge non ammette deroghe e la quantità seppur minima non cambia la qualità del reato. Letta non ha sostituito la ministra e tante donne hanno protestato. E’ stata nominata una delegata alle Pari Opportunità: Cecilia Guerra, competente ma non molto conosciuta e che speriamo sia capace e abbia voglia di fare. Rimanendo a parlare di ministre, Anna Maria Cancellieri Ministra della Giustizia, è impegnata a trovare, attraverso diverse misure, come nuovi posti o l’amnistia ad alleviare le sofferenze dei carcerati stipati spesso come bestie nelle patrie galere, mentre la Ministra all’integrazione, continua ad essere riempita d’insulti dalla Lega e da alcuni organismi di stampa.

Roma ha finalmente la sua giunta al Comune e il 50% degli assessori, come promesso dal sindaco Marino, sono donne .Siamo contente e soprattutto speriamo che possano dimostrare il loro valore e impegno. La Santanchè per il PDL dovrà essere votata, la prossima settimana, come vicepresidente della Camera dei Deputati. Molti eletti del PD dichiarano che non la voteranno. Il PD dibatte aspramente del proprio congresso e fra il notevole numero di candidati alla segreteria compare anche quello di una donna: Debora Serracchiani, che si dice disponibile se dovesse servire. Sinceramente penso, proprio perché la stimo, che sia giusto rimanga al suo posto di Presidente della Regione Friuli per rispettare chi l’ha votata. Nelson Mandela lotta tra la vita e la morte. I giornali, ricamando fra le liti della sua grande famiglia, puntano il dito in modo privilegiato sulle intemperanze femminili delle mogli, delle figlie, nipoti; in lotta per l’eredità d’immagine, di testimonianza di tanto parente. Tante altre le storie di donne. Su alcune di queste torneremo le prossime settimane. Dimenticavo, in Brasile continuano le difficoltà della Presidente Dilma Rouseff. Eppure per finire tornando alla grande Margherita Hack e a quell’ ottimismo curioso che sprizzava dal suo sguardo intelligente, guardiamo in alto e cerchiamo nelle stelle l’energia e la forza dell’utopia di chi vuol credere in un buon futuro.

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