Dalla mamma di Ciro Esposito all'imprenditrice Mariastella Giorlandino e la sua fuga a Pompei . E poi la Cancelliera Merkel e la potente giornalista Rebekah Brooks
Anche questa settimana vede tante notizie che “parlano di donne “ nelle loro varie funzioni rispetto alla società. Ad alcune di loro vorrei dedicare la maggioranza delle mie riflessioni perché mi sembra che in qualche modo siano rappresentative anche di quelle di cui non riuscirò a scrivere nè oggi nè in altre occasioni. Il primo riferimento è per la mamma di Ciro Esposito, la signora Antonella che senza nulla nascondere del suo dolore e neanche di quanto ha sofferto nei lunghi giorni in cui per suo figlio si è sperato e temuto alternativamente, ha parlato, dalla morte di suo figlio, al funerale con un incredibile senso di responsabilità promuovendo sentimenti di pacificazione di cui ha spiegato la necessità, in maniera davvero convincente parlando del calcio ma anche del valore e della parte positiva di un quartiere tanto simbolico a Napoli come Scampia. Pacificazione suggerita affidandosi ai sentimenti, ai valori, alla fede, a tutti coloro che sono stati vicini a lei e alla sua famiglia ma, il che non può essere trascurato, con una forte critica silenziosa alle istituzioni che non a caso, a parte il Sindaco di Napoli e gli amici, è stato chiesto che non fossero presenti. L’augurio per tutti è che il dolore di Antonella Esposito si trasformi in energie positive. Un saluto anche alla giovane fidanzata di Ciro, Simona, che a sua volta ha scelto parole di pace e conciliazione urlate come una preghiera. In una società dove gli individui sono sempre più in difficoltà, e non solo economica, ma di riferimenti, e di certezze che diano sicurezza questi fatti non vanno sottovalutati. Non a caso mi colpisce - e penso e spero di non essere sola in questo stupore, la vicenda dell’imprenditrice romana Mariastella Giorlandina, nota anche come Lady Sanità per l’enorme consistenza dei Laboratori di Analisi ARTEMISIA di cui è proprietaria e manager. Moltissime sono le notizie pettegole e golose uscite su di lei e sulle ragioni possibili del suo malessere, da lei stessa raccontate ad amici e parenti; ma quello che colpisce sta nel dove e come questa donna è stata ritrovata da una giovane poliziotta non in servizio: a pregare a Pompei! Descritta come una persona che vuole uscire dal proprio mondo, per ritrovare pace da ogni punto di vista, forse perché non lo regge più, forse divenuto più grande della sua possibilità di gestirlo. Un mondo da tenere sotto controllo, da cui fugge nonostante l’amore per il figlio e tutto quello che abbiamo letto, pur dentro relazioni e rapporti difficili, che comunque facevano della sua vita una vita forse invidiata da molti, e questo deve far riflettere. Liquidare troppo spesso con le parole stress e depressione, o considerare che il mondo dei ricchi ed arrivati non ci riguardi, non mi convince; quello che dovremmo cercare di capire, perché ci riguarda tutti a diversi livelli ed alle donne in modo particolare, è come rispondere a quel senso di competizione, di rincorsa, che brucia troppe vite negando ogni motivo di soddisfazione e benessere che dovrebbe essere un traguardo vero e quotidiano per cui lavorare. La punta di malessere profondo che l’imprenditrice romana ha mostrato è forse un problema più ampio che chiede di cambiare ritmi e priorità. La madre, l’imprenditrice di cui seguire le vicende e poi ancora una volta l’impegno sempre più significativo delle donne nella politica e scegliendo una notizia indubbiamente importante che vede protagonista la Cancelliera Angela Merkel. In questi giorni in cui si sta componendo il nuovo Governo dell’Unione Europea parallelamente agli indirizzi politici e programmatici che diranno dove andrà l’Europa dei prossimi anni, il Presidente del Consiglio Matteo Renzi ha avuto con la Merkel un momento, senza precedenti, di tensione, a fronte della sua richiesta di maggiore flessibilità per fare ripartire economia ed occupazione; un battibecco in cui Renzi per sostenere la sua tesi ha usato anche il ricordo di quando la stessa Germania nel 2003 chiese e ottenne uno sforamento del famoso 3%, ottenendo alla fine un rasserenamento dei rapporti e un sì da parte della Cancelliera di ferro, che se prendiamo come simbolo le sue infinite giacche fa precise scelte di fondo, nello stile d’abbigliament,o ma sa cambiare modello e sfumature di colore a seconda dei momenti di rappresentanza e di vita. Prima di lasciarci solo un accenno a una donna protagonista d un altro avvenimento arrivato a conclusione in questa settimana di cui non sono sicura si possa essere soddisfatti. Rebekah Brooks (detta la rossa), ex amministratrice delegata del tabloid di Rupert Murdoch “News of the world”, il più accreditato tabloid scandalistico britannico al centro dello scandalo delle intercettazioni ai danni della famiglia reale britannica che portò alla sua chiusura, è stata assolta dopo mesi di dibattimento a differenza del coimputato Andy Coulson. Rebekah, che di Murdoch è sempre stata la favorita, inizia così di nuovo la sua via al successo. O forse possiamo pensare ad un potere, che si nutre un'informazione che si è dimostrata senza scrupoli.
Lascia un Commento