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Prima pagina donne (19-25 ottobre 2015)

Prima pagina donne (19-25 ottobre 2015)

LA DAMA NERA e la vergogna delle ciliegie smozzicate. Il giudice Silvana Sagunto, oltre l'indagine per "interessi privati" sulla gestione dei beni sottratti ai boss mafiosi, il dileggio verso i figli di Borsellino. Hillary, Angela e l'Uragano Patricia

Lunedi, 26/10/2015 -
Prima Pagina Donne 26 (19/25 ottobre 2015) 



Citare “ LA DAMA BIANCA” ha significato per anni parlare raccontare una grande e drammatica storia d’amore che aveva per protagonista l’amatissimo Fausto Coppi, il campione di ciclismo leggendario e la sua donna, che rimase a lungo segreta e che subì addirittura la prigione per adulterio e fu definita: La dama bianca, per un mongomeri bianco con cui fu fotografata a sua insaputa. Una storia mai cancellata dal tempo per l’immortalità di uno degli sportivi più amati della storia insieme al suo sfidante di sempre, l’altrettanto amato Gino Bartali.

Leggere allora questo vecchio slogan con un non piccolo cambio d’aggettivo ovvero: "LA DAMA NERA" attribuito ad una signora del malaffare Antonella Accroglianò che organizzava il traffico per le mazzette dell’Anas e che dalle intercettazioni che abbiamo letto e visto in TV, dirigeva con volgarità lo scambio di soldi e favori a danno della “salute” del sistema stradale nazionale, a cui l’Anas sarebbe dedicata, è un dolore e genera l’impressione di un vulnus alla protagonista di una vicenda drammatica ma piena d’amore quella di Giulia Occhini con Fausto Coppi e forse più in generale alla cronaca di tanto tempo fa che per ben altri motivi fu seguita dagli Italiani.



Una digressione la mia che a qualcuno potrà apparire fuori luogo ma che per quel che mi riguarda porta a riflettere quanto sarebbe importante un uso delle parole meditato che in qualche modo aiuti a pensare o ancor di più a dirigere il pensiero in modo corretto senza sempre mescolare e scambiare “sacro e profano”. Tornando alla ex dirigente dell’ANAS, la rabbia per questa quotidiana pratica del malaffare è aggravata diciamolo dal fatto che sia una donna e che nelle intercettazioni fa uso, nel linguaggio in codice forse non a caso di un gergo “casalingo” dove le mazzette divengono per esempio ciliegie anche smozzicate.



E’ questa una settimana dove le notizie negative che toccano donne che hanno raggiunto ruoli e funzioni di potere e che non ne fanno il miglior uso, non si fermano alla dirigente ANAS e vorremmo davvero di poter scoprire che “erano state giudicate male”… ma certo le notizie non fanno ben sperare. Si va infatti, sembrerebbe, aggravando la posizione del giudice palermitano SILVANA SAGUNTO che dopo essere stata indagata per come ha gestito, con raccomandazioni e favori, il patrimonio sequestrato ai boss di cui aveva l’affidamento; è ora nel ciclone per il modo volgare con cui, in alcune telefonate intercettate, ha chiosato con disprezzo i comportamenti dei figli di Borsellino, dileggiando l’emozione di Manfredi quando si è commosso con Mattarella ,in occasione di un anniversario dedicato al padre, e definendo cretina la sorella Lucia. Lucia di cui solo pochi mesi fa abbiamo registrato le dimissioni da assessore alla Sanità della Regione Sicilia per sottrarsi alle presunte considerazioni telefoniche su di lei del Presidente Crocetta.



In questa giostra di negatività di donne in ruoli e funzioni di rappresentanza, in gangli primari dello Stato mi auguro che l’ex sottosegretaria alla Cultura Francesca Barracciu, come assicura nelle interviste di stampa, possa dimostrare la sua totale innocenza nel processo che l’accusa di spese fuori luogo, per 81.000 euro, quando era alla Regione in Sardegna; accusa che, per altro, le costò la candidatura a Governatore .

Per passare a una notizia che con sguardo femminile appare più confortante, la settimana trascorsa ha visto un ulteriore passo in avanti verso la possibilità concreta che HILLARY CLINTON possa ottenere la nomination come candidata del Partito democratico alla Presidenza degli USA, con la rinuncia del vice Presidente Joe Biden. E mentre la Clinton lavora per il suo successo, Angela Merkel che il suo ruolo di premier più forte d’Europa lo ha ottenuto da tempo, con instancabile energia, lavora ancora in questi giorni per districare la matassa dei migliaia di migranti che in crescita costante bussano, ogni giorno ai confini dell’Unione, di terra e di mare e che sarebbe necessario poter “distribuire” con equità nei vari paesi dell’Unione. Si tratta di  un obiettivo davvero difficile da realizzare e che i risultati elettorali delle ultime ore, per esempio in Polonia, dove ha vinto il partito euroscettico Diritto e Giustizia, che vedrà come leader la 52 enne Beata Szydlo,  sembrano rendere sempre più difficilie.



In Italia tra i tanti fronti aperti diciamo di confronto forte con il Governo si è aperto anche quello dei magistrati che al loro congresso hanno avuto a che dire col Governo circa il modo come li utilizza …fortunatamente la ministra Maria Elena Boschi con il suo intervento è riuscita a riportare il tema nei giusti binari assicurando l’autonomia della magistratura e il rispetto del Governo in tal senso.

Quando pensavo che almeno per questa settimana potevamo dimenticare la storia di violenze rivolte a una donna, impariamo che una madre dopo 11 anni di angherie subite in silenzio, come compagna, vedendo che il suo uomo punta ad infastidire la figlia di undici anni, finalmente trova la forza di denunciarlo perché per lei “ poteva sopportare” ma per la figlia ancora bambina l’affronto, l’orrore è troppo grande...

A fronte di tanta violenza che continua a ripetersi verrebbe voglia di poter utilizzare un energia che spazzi via tale turpitudine magari potendo utilizzare un pizzico dell’energia di quell’uragano che, nei giorni scorsi, ha creato tanti danni in Messico coi suoi 320 km orari e che guarda caso ha per l’ennesima volta un nome di donna: Patricia!

ortensipaola@tiscali.it

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