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Prima Pagina Donne (18-24 marzo 2013)

Prima Pagina Donne (18-24 marzo 2013)

Da Cristina Kirchner a Carolina Kostner e Sonia Ghandi passando per le mamme di Niscemi e oltre

Domenica, 24/03/2013 - Prima Pagina Donne (23) (18-24 marzo 2013)

A modo mio! Mi sembra giusto precisare questa considerazione. Sebbene implicita e scontata, più passano le settimane e mi dedico a riportare alcune delle notizie relative alle donne, ma anche a problematiche o angolature femminili; notizie che in qualche modo si sono oggettivamente imposte, più rifletto. Sfogliando, sfogliando e ascoltando la scala di quanto mi sembra interessante, e che si impone mi accorgo che la scelta è spesso soggettiva. Talvolta c’è una riga sui giornali, un titolo, una parola alla radio, un flash alla televisione, che mi appare importante davvero anche se non riesce, come notizia, a tornare “allargata” e anzi: sparisce dalla dimensione nazionale. Per fortuna oggi con Internet c’è la possibilità di cercare e sapere in qualche modo; ma spesso rimane il disagio di non vedere quel fatto svilupparsi e tornare a far parlare, ed essere seguito nei suoi sviluppi. Una lunga digressione ma d’altra parte il piccolo impegno che ho scelto mi stimola a riflettere sull’informazione e su come parlarne. Mi interesserebbe davvero su questi temi, avere un riscontro e opinioni. Mai come oggi, forse, l’informazione può divenire importante nella formazione di idee e degli orientamenti.

Venendo al merito della settimana, ancora una volta intensa e segnata da avvenimenti che sovrastano tutti gli altri, come Papa Francesco o il futuro del Governo del paese e la Politica, o la vicenda dei due marò, è proprio iniziando da questi fatti eclatanti che cercherò la bussola.

La prima sottolineatura riguarda allora la Presidenta dell’Argentina Cristina Kirchner, arrivata a Roma per “l’insediamento” di Papa Francesco. Chissà!

Il primo miracolo a cui abbiamo assistito avrà una certificazione? Informati in abbondanza dei non buoni rapporti tra i due, che non aveva loro permesso di incontrarsi in Patria; qui, messo di mezzo l’oceano, non solo si sono visti ma a fronte della nuova grande responsabilità di Bergoglio, si sono abbracciati in modo amichevole e commosso. Si sono scambiati piccoli doni, molto simbolici, e il Papa ha baciato Cristina sulla guancia. Di certo la Kirchner delle tante donne potenti, comprese alcune regine, uniche con il diritto di vestirsi di bianco, come il Papa, presenti nelle circa 160 delegazioni, convenute a Roma per l’evento, era quella che poteva vantare il momento di gloria. Fra le signore in delegazione ho apprezzato il bel gesto silenzioso della moglie del nostro Presidente della Repubblica Napolitano. La Signora Clio indossava una bella sciarpa turchese che accostata alla sua bianca collana di perle onorava di certo non casualmente i colori della bandiera argentina.

A proposito di Regine con la 'R' maiuscola, Carolina Kostner, 26 anni al suo 11esimo mondiale in cui ha collezionato 5 medaglie col pattinaggio artistico su ghiaccio, in Canada ha vinto l’argento, la quinta appunto, avendo al suo attivo inoltre altre 5 medaglie europee, queste tutte d’oro. Questo secondo posto la Kostner lo ha vinto nonostante una situazione molto difficile. Appena entrata in pista le è venuto un terribile sangue al naso …il resto è cronaca ma l’argento conquistato con tale difficoltà è storia.

Questa settimana il Presidente Zingaretti ha presentato la sua giunta alla Regione Lazio. Sei sono le donne su dieci assessori, il che per chi fosse distratto significa che gli uomini sono quattro, ovvero minoranza. Ma distratto non è nessuno perché, questo caso eccezionale, ha subito aperta una discussione e “qualche “ critica dei ben pensanti che naturalmente hanno da ridire e motivano con aridi e scontati argomenti che più donne ..non va bene. Figurarsi! Il confronto è scontato e i luoghi comuni e banali a valanghe .. ma noi penso siamo comunque aperte alla discussione e nel frattempo ringraziamo Zingaretti e ci sentiamo di dire che non se ne pentirà. Il nostro è un augurio e un messaggio alle nostre Assessore perché ce la mettano tutta per inverare le nostre convinzioni.

Continuando a leggere c’è una donna i cui lunghi abiti sono oggi davvero difficili da portare, il riferimento è a Sonia Gandhi che si trova a dover schierarsi in maniera determinata e misurabile contro l’Italia per la vicenda dei due marò. Sonia Gandhi notoriamente italiana e leader in India del Partito del Congresso in quanto vedova di Rajive Gandhi, per anni è stata bersagliata e attaccata in quel paese per essere Italiana. Oggi uscire dal silenzio ed attaccare l’Italia è per lei questione decisiva e ineludibile rispetto alla credibilità e alla responsabilità politica che riveste. La vicenda ancora una volta dei marò, sono fra quelli che pensa sia davvero una brutta storia, non ci fa onore da nessun punto di vista. Scusaci Sonia se abbiamo messo nei guai anche tè! Prima di lasciare i marò, su cui non è questo il luogo per esprimersi nel merito, un pensiero solidale alle loro mogli e alle donne delle famiglie in particolare, che nel silenzio stanno vivendo giorni tristi, anche per una caratteristica tutta italiana. Davanti a fatti importanti non si ha, troppo spesso, certezza dei comportamenti e dei percorsi ma si naviga a vista, con tutta la paura e l’incertezza che questo comporta.

A proposito di incertezze e di interpretazioni poco chiare delle leggi e regolamenti. E’ di questa settimana la notizia che torna dalla mamma il bambino - chi non lo ricorda - che fu strappato dentro la scuola da padre, tre poliziotti etc per essere tolto alla madre e portato in una casa protetta. La Corte di Cassazione ha “sentenziato” che la sindrome Pas (Parental AlienationSyndrome) non è una cosa seria e ci vuole un nuovo tribunale per rivedere la decisione. E quindi: peccato che fu il tribunale di Venezia che in nome di quella sindrome affidò il bambino al padre. Ci piace riportare una notizia ampiamente citata ..Lorenzo, nome di copertura, ha chiesto alla nonna di preparargli i suoi cibi preferiti. Questa nota sa di buono e di umanità e di ripresa di una normale quotidianità; per questo l’ho citata. Chissà a chi interessa la foto di Kate Middleton, nuora della Regina Elisabetta impegnata a disincastrare un tacco finissimo da un tombino londinese? Forse avevo per un attimo scordato che lei è in attesa di un futuro/a erede al trono d’Inghilterra. Comunque da romana, abituata alla trappola dei sampietrini, le consiglierei in gravidanza di abbassare e allargare i tacchi, perché le insidie della strada non rispettano neanche le Principesse. Più preoccupante e da monitorare, appare la ricomparsa in Siria della moglie di Assad ad una cerimonia. Forse che rappresenti un appoggio al marito, anche lui ricomparso, per precisare che non intendono rinnegare in alcun modo il massacro che vanno perpetuando ai danni del loro popolo?

I popoli, la gente quando saranno davvero ascoltati e non interpretati? L’altra settimana citammo la notizia, della lotta delle mamme no MUOS (il grande radar in costruzione nella base americana) di Niscemi. La notizia la prendemmo da Internet e dal giornale di Sicilia. Ci fa piacere che un telegiornale della TV pubblica abbia riportata la notizia: di una lotta che va avanti senza sosta. Venerdì di Repubblica di questa settimana offre un lungo e interessante servizio dal titolo FEMMINISMO GLOBALE: Perché la rivolta delle donne rende il mondo migliore. Noi ci crediamo!

Non me ne vogliate se la “notizia” con cui chiudo e che è legata a questo giorno 24 marzo, giorno in cui scrivo. E’ in memoria di un fatto terribile che toccò solo uomini nel brutale eccidio finale, ma ci riguarda tutte/i. Il 24 marzo del 1944, 335 furono i morti ammazzati alle Fosse Ardeatine dai nazisti. Ogni anno le parole che accompagnano tale ricorrenza sono un auspicio che nulla di simile accada mai più. Il disastro è che la Siria per esempio e la tragedia che vive l’abbiamo citata solo poche righe fa,solo per fare un esempio dei molti possibili .

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