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Prima Pagina Donne (15-21 luglio 2013)

Prima Pagina Donne (15-21 luglio 2013)

Dalla medaglia d'argento delle tuffatrici italiane all'espulsione del consigliere di Sel che incitato allo stupro della ex leghista Valandro alla donna che ha bruciato capolavori insostituibili, alla mamma e figlia espulse in Kazakistan fino al NO della B

Domenica, 21/07/2013 -  Prima Pagina Donne / 37 (15-21 luglio 2013)

Non fa male iniziare con una bella notizia. Due tuffatrici italiane, Tania Cagnotto e Francesca Dellapè, ai campionati del mondo a Barcellona, hanno vinto la medaglia d’argento nel trampolino 3 metri sincro, che tradotto significa fatto insieme, ovvero garantendo le stesse identiche, simultanee, contemporanee mosse. Chissà quale allineamento per sincronizzarsi, tanto da divenire un “unicum” capace di vincere? Sarebbe davvero una vittoria se anche tanti protagonisti della vita politica si allineassero verso una direzione condivisa.

In verità, per dirla con un po’ d’amara ironia, c’è qualcuno che tenta di sincronizzarsi. L’indicazione riguarda il Consigliere di Cavarzese, eletto nelle liste di SEL che, riconoscendosi nella cultura 'dente per dente, occhio per occhio' o meglio insulto per insulto, ha notificato su Facebook l’idea di auspicare che l’ex leghista Dolores Valandro potesse essere “mollata con venti negri assatanati”. La Velandro aveva a suo tempo sempre su FB istigato allo stupro della ministra Kyenge e per questo espulsa anche dalla Lega.

Fortunatamente anche SEL ha, in tempo reale, espulso tal Angelo Garbin al quale auguriamo di capire quale orrore evocano le sue parole. Chissà se ha mai pensato o capito che certi atteggiamenti e umori non sono buoni o cattivi a seconda di chi le dice e a chi sono rivolti ma sono sempre buoni o cattivi.

Sembra che la parola espulsione o il verbo espellere sia uno dei più gettonati di queste settimane; il che ci riporta a quello che è al momento il tema più discusso “controverso” e umiliante della politica italiana. Il riferimento è ovviamente al “rapimento “ed espulsione di Alma e della sua bambina Alua, moglie e figlia del rifugiato politico Ablyazov. Sui giornali c’è da leggere sull’avvenimento, e sulle posizioni di Alfano e del Governo tutto quanto si voglia. Quello a cui però sembra ci siano poche righe di parole dedicate è cercare di immaginare la paura, l’angoscia di quella madre e di quella figlia in quelle ore tremende in Italia e poi in Kazakistan. Davanti ai fatti, chiamiamoli di cronaca, spesso abbondano le riflessioni psicologiche che avvolgono i protagonisti/e e il loro sentire. Forse in questo caso parlare delle emozioni, delle paure delle protagoniste renderebbe il misfatto ancora più evidente. A loro un pensiero affettuoso di vicinanza e la speranza che ci sia quello che considerano il lieto fine sperato.

Non lieto ma assolutamente drammatico il fine che una donna nella sua incredibile incarnazione di ruolo materno, ha determinato per capolavori di valore inestimabile bruciandoli nel forno di casa. Per cancellare le prove del furto pepetrato lo scorso ottobre dal figlio, componente di una banda di sei rumeni, di grandi capolavori custoditi nel museo di Rotterdam, Si tratta della "Testa d’arlecchino” di Picasso e “la Donna che legge” di Matisse, e la”Donna davanti a una finestra aperta” di Gaugin e la ”Donna con gli occhi chiusi” di Freud ,”Waterloo Bridge” di Monet e ancora …altre due tele di valore inestimabile che sono andate, sembra sia accertato, letteralmente in fumo. Preso atto che questa donna, Olga Dogaru, rischia la prigione per crimini contro l’umanità per averla privata di tali tesori d’arte, rimane forte la domanda cosa possa averla guidata in tale gesto assolutamente incomprensibile. La paura che lei stessa ha raccontato, non basta a spiegare tale reazione distruttiva. Potrebbe l’ignoranza profonda essere una spiegazione? Potrebbe esserlo una tale mancanza di cultura e di conoscenza del valore dell’arte per l’umanità? Se ci sarà la definitiva conferma come pare, (perché anche la cenere va analizzata, per avere risposte definitive) e non avremo una desideratissima smentita, continueremo talvolta a interrogarci come possa una madre scambiare un gesto come questo per “aiuto” a un figlio! Tornando in Italia, due donne importanti hanno preso la via del carcere: Giulia e Jonella Ligresti. Le figlie di Salvatore Ligresti sembrano non solo davvero coinvolte nei maneggi del padre ma di loro si racconta un amore per il lusso, per mostrare la ricchezza, un capriccioso pavoneggiarsi che grida scandalo più che mai pensando ai danni che hanno anche loro procurato a tanti piccoli investitori e al Paese in generale. Comunque, solo per la cronaca, mentre sono già in stato di fermo come il padre, il fratello riparato in Svizzera ne ha ricevuto la cittadinanza che attualmente lo “protegge” da analoga sorte. Guarda caso torna la parola espulsione, nel caso richiesta dall’Italia.

Rimanendo nel mondo dei manager e questa volta per raddrizzare il malfatto; Papa Francesco, che ha costituito una commissione chiave per la verifica di tutte le finanze vaticane, vi ha incluso una donna su otto componenti: Francesca Immacolata Chaouqui, attualmente alla Ernest&Young occupandosi di comunicazione e relazioni esterne. Francesca Immacolata, unica donne e unica Italiana (suo padre è egiziano) costituisce una ulteriore novità interessante, frutto delle scelte sempre imprevedibili del nuovo Papa. Ci misureremo nel seguirne le vicende in un ruolo così importante con la speranza di poterne dire il meglio.

Nonostante, sperassimo di “saltare” una settimana . La compagna del cantante Massimo Cataldo, Anna Laura Millacci, denuncia maltrattamenti, le accuse tra i due rimbalzano, ma pare che il fatto abbia reale fondamento. Il mondo dell’immagine e del palcoscenico tiene banco e Laura Boldrini, attivissima presidente della Camera, esprime la sua soddisfazione per la cancellazione dalla Tv pubblica del Concorso di Miss Italia, ovviamente dichiarandosi contraria al concorso in quanto tale. Una contrarietà al Concorso di Miss Italia meno condivisa di quanto sembrerebbe ovvio e che genera un dibattito da non sottovalutare. Quello che mi interesserebbe personalmente è anche essere capaci di interloquire con le migliaia di ragazze che partendo dai concorsi dei più piccoli comuni dello stivale agognano quel traguardo. Cosa gli diciamo? Cosa proponiamo loro in cambio? Come lavoriamo perché siano alleate della proposta Boldrini invece di considerarla una punizione che cancella pre loro la possibilità di vincere la lotteria del palcoscenico e della fama? Palcoscenico che tiene ben saldo Sharon Stone, l’attrice americana arrivata a Roma per girare un film di Pupi Avati e il cui primo ciak girato a piazza del Popolo ha costituito un avvenimento per i suoi ammiratori.

paolaortensi@tiscali.it

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