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Prima Pagina Donne (14 - 20 dicembre 2015)

Prima Pagina Donne (14 - 20 dicembre 2015)

Maria Elena Boschi, la Merkel Marine le Pen e .. la presidente della FED Janet Yellen .. Hillary Clinton e la decisione del Parlamento Europeo a Strasburgo di condannare "l' utero in Affitto" in nome della dignità della donna e dei d

Lunedi, 21/12/2015 - Prima Pagina Donne 32 (14 - 20 dicembre 2015)

Sfogliando i giornali di questa settimana, in sintesi estrema si vede emergere in una dimensione europea il protagonismo di tre donne nella politica a fianco di una signora della finanza negli USA e poi più che di un tema che riguarda le donne tutte.

Entrando nel merito. La politica Italiana ha ruotato, per giorni, attorno alla ministra Maria Elena Boschi. Le vicende delle Banche che come è noto hanno rovinato migliaia di risparmiatori, in primis della Banca Etruria di cui suo padre è stato vice predidente per un breve periodo, le hanno “regalato” un rilancio di notorietà non desiderata: una mozione di sfiducia del Movimento 5 stelle alla Camera e una richiesta di dimissioni partita dallo scrittore Saviano, forte della sua fama nel paese.

La mozione di sfiducia non è passata, ma soprattutto va sottolineata la forte e appassionata “autodifesa” che la stessa ministra ha fatto in Parlamento, dove è riuscita, c’è da pensare, a colpire nel segno, se solo notiamo il fatto che - avvenimento assolutamente inedito - mentre parlava l’Aula ha rispettato il silenzio, salvo ovviamente riprendere l’attacco, urlante, dell’opposizione appena ha finito l’intervento.

Nel merito la ministra Boschi ha sottolineato più volte che le sue dimissioni ci sarebbero se mai si dimostrasse un suo coinvolgimento e rivendicando come nessun favoritismo sia stato operato nei confronti del padre.

Quasi in contemporanea con gli avvenimenti che hanno coinvolto la nostra ministra la Cancelliera Angela Merkel riconquistava il suo partito, in cui sembrava si fosse aperta una critica significativa nei suoi confronti in seguito, in particolare, alle scelte politiche da lei decise sin dall’estate di apertura verso i rifugiati in fuga da guerre e miserie dei loro paesi. Con il suo intervento, al plenum dellal CDU in cui ha ribadito la sua posizione, Angela Merkel ha ottenuto una standing ovation di ben 10 minuti, riconfermando così in pieno la sua leadership.

Una leadership che di fatto si percepisce anche rispetto all’Europa e alle sue scelte e che proprio per questo pochi giorni dopo le ha contestato Matteo Renzi, in un incontro Europeo. Il presunto diverbio tra Renzi e Merkel è stato però da entrambi minimizzato come una dialettica “normale” nel contesto dell’UE.

Un'Europa dove, come abbiamo già sottolineato, i movimenti politici 'contro' sono notevoli, come confermato anche dai risultati del voto in Spagna di questo fine settimana e dove, riprendendo a considerare le elezioni regionali in Francia della settimana scorsa e seguendo le decisioni di Marine Le Pen, notiamo che lei, convinta di essere sulla strada della crescita ulteriore nonostante gli ultimi risultati e guardando alle Presidenziali future, sta riflettendo sulla possibilità di cambiare nome al FN per farne dimenticare definitivamente le caratteristiche di estrema destra che lo distingueva sin dall’inizio, quando lo fondò il padre da cui Marine ha preso le distanze.

Un'Europa dunque in movimento di cui seguire con interesse le vicende politiche e sociali e dove i migranti continuano ad arrivare e bambini a morire secondo il bollettino quotidiano della disperazione che ora ci porta la notizia che siamo al milionesimo uomo o donna che sbarca in Europa.

Emigrazione, ricerca di una vita nuova o solo di una vita forse è tema che riguarda così alla grande anche l’America con ”lo scandalo” delle proposte di Trump - ricchissimo americano fra i candidati repubblicani - che propone praticamente di “cacciare tutti i musulmani”. Non a caso Hillary Clinton gli fa notare di star diventando, in questo modo, il maggior sponsor dell’IS.

Rimanendo negli Usa, a far davvero notizia è un'altra donna: Janet Yellen, la potentissima Presidente della FED (diciamo la Banca d’America con la A maiuscola); la signora, che come immagine fisica sembra una nonna di una allegra commedia americana, a dimostrazione che l’abito non fa il monaco, ha informato il mondo che negli Usa l’economia e di conseguenza l’occupazione sta uscendo dalla crisi e che quindi il tasso d’interesse bancario può nuovamente crescere. Una notizia da seguire per il legame stretto di cui è protagonista l'Occidente, come Eu e Usa, e le conseguenze che ne discendono.

In ultimo, ma davvero non per ultima come importanza, il tema della maternità surrogata - più nota con la violenta ma veritiera definizione di utero in affitto.

Il Parlamento europeo, nel suo periodico rapporto sui diritti umani boccia tale pratica perchè “compromette la dignità umana della donna dal momento in cui il suo corpo e le sue funzioni riproduttive sono usati come una merce”.

Termino con questa notizia che, condividendo, ritengo importantissima e da riflettere e divulgare nelle sue motivazioni, anche rispetto al confronto e riflessione con i paesi che in materia legiferano e di cui seguire e capire i vincoli e le regole che pongono a difesa della dignità della donna. Questo perché sappiamo che non sarà questo parere del Parlamento europeo, che seppur influente e prestigioso, a fermare definitivamente tale tematica.

Ps: ho questa volta lasciato fuori le notizie di cronaca che danno la misura importante della vita di tutti i giorni, ma che proprio per questo ho ritenuto sarebbero stati schiacciati dai fatti riportati. Ci torneremo, dando il dovuto spazio.

Alla prossima!  Paola Ortensi

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