La morte di Mariella Gramaglia, la speranza della liberazione delle studentesse Nigeriane rapite da Boko Haram, l'ebola e le infermiere malate, il sospetto che la bimba caduta 6 mesi fa da un palazzo di Napoli sia stata buttata giù e ancora....
Lunedi, 20/10/2014 - Prima Pagina Donne 40 (13-19 ottobre 2014)
La testata per cui scrivo questo piccolo riassunto dei protagonismi femminili di settimana in settimana mi obbliga, direi moralmente, a citare come prima notizia la morte avvenuta questa settimana di Mariella Gramaglia che ha lasciato vuoto e nostalgia in tante donne con cui ha lottato, lavorato e con cui si è confrontata nelle sue molteplici sfaccettature di femminista, di scrittrice, parlamentare, assessora del Comune di Roma, critica letteraria e giornalista quella professionalità che le permise di dirigere Noi Donne per alcuni anni e di essere poi presidente della Cooperativa Libera stampa. La Gramaglia ci ha lasciato in giorni in cui come sempre le notizie che coinvolgono donne o meglio il femminile della società come sempre si susseguono su tanti fronti diversi.
E allora in un intreccio che prescinde come spesso dalla precisione cronologica, dall’unità territoriale e dagli ambiti social, come prima notizia vorrei sottolineare la speranza che sembra affacciarsi all’orizzonte di una trattativa che secondo notizie ufficiali potrebbe vedere, in Nigeria, la liberazioni delle (oggi) 219 studentesse rapite da BOKO HARAM oramai sei mesi fa. La speranza e contemporaneamente la paura che possa essere una trovata elettorale del governo, prossimo a una tornata elettorale, si rincorrono, ma vorrei dare spazio all’ottimismo e sperare a una fine positiva per le ragazze e le loro famiglie. E di ottimismo c’è un bisogno indiscutibile a fronte di problemi talvolta più grandi di noi come i disastri ambientali che vedono centinaia di persone in ginocchio come a Genova ma che ci mostrano anche tanta solidarietà e tante giovani arrivate insieme ai loro amici a spalare il fango, ad aiutare la gente in tutto, fino a prendersi cura degli animali scappati per la paura e ricercati dalle loro famiglie,che pur nel disastro che li ha colpiti li cercano con amore.
E ancora ottimismo a fronte del dramma dell’ebola per cui migliaia di persone stanno morendo in Africa lasciando i sopravissuti, fra cui tantissimi bambini, senza nulla e senza nessuno. Ebola che fa tremare, pare, anche l’Europa e gli Usa, dove, col fiato sospeso, si aspetta che le infermiere contaminate ed in isolamento nei diversi ospedali riescano a farcela. Una preoccupazione che denuncia di fatto l’impreparazione dovuta ad una sottovalutazione negli anni passati quando la malattia già si manifestò, che non ha portato a ricerche adeguate su possibili cure. E a proposito di Ospedali è con vergogna che si deve leggere come un infermiere dell’Ospedale Fatebenefratelli a Roma abbia violentato una paziente straniera che lo ha denunciato; notando come la notizia più terribile sia il fatto che circa 5 anni fa l’uomo fosse già stato accusato per un episodio analogo ma era rimasto al suo posto senza disturbo alcuno. Ed a proposito di violenza, per non farci mancare nulla in termini di orrori: dopo una serie di esami, Fortuna detta Chicca, la bimba di 6 anni che a giugno era caduta dal sesto piano di un palazzo di un quartiere di Napoli, si scopre che era stata abusata, il che ovviamente genera il dubbio che possa essere stata buttata giù volontariamente. L’orrore del sospetto porta la mamma di Chicca a chiedere disperatamente la verità e non possiamo che essere solidali con lei.
Intanto in un ambiente di certo ben diverso le 332 pagine della sentenza del processo sui rapporti Ruby-Berlusconi depositati a circa tre mesi dalla sentenza che assolse Berlusconi confermano ”effettivo svolgimento di atti di natura sessuale retribuiti“, ma stando ai giudici Berlusconi va assolto perché poteva tranquillamente ignorare l’anagrafe di Ruby. Rimanendo, per qualche parola, ancora con Berlusconi lo abbiamo letto impegnato a cena con la sua fidanzata e Vladimir Luxuria. Sembra che superate le incompatibilità di un tempo, che appare davvero lontano, i due protagonisti della cena s’intendano grazie all’intercessione della Pascale, sull’impegno di battersi o meglio arrivare a veder legiferare per i diritti delle coppie omosessuali. Riporto senza essere troppo convinta da tanta teatrale vicinanza.
Cambiando del tutto argomento. Proprio in questa settimana si sono accelerate le vicende o meglio i problemi di una delle più grandi, residue, industrie Italiane: la Luxottica, azienda di occhialeria divenuta negli ultimi venti anni una multinazionale. L’azienda di proprietà di Leonardo del Vecchio che l’ha creata dal nulla, sarebbe attualmente in difficoltà dato l’abbandono a ripetizione di due amministratori delegati forse “infastiditi” per le ambizioni di “gestire” della moglie di Del Vecchio, Nicoletta Zampillo, moglie peraltro sposatasi due volte col Del Vecchio. A leggere le vicende di cui, secondo l’informazione, la signora Del Vecchio/Zampillo sarebbe una protagonista, sembra di tornare a storie oramai in disuso di dynasty familiari, ma dove la realtà è segnata attualmente da una seria crisi sui mercati.
Mentre un'ulteriore grande industria vive fasi critiche, il sindacato CGIL prepara le tre manifestazioni in Italia del 25 ottobre contro le decisioni del Governo e per l’occupazione, su cui si spende con vigore, divulgando le ragioni della giornata di protesta la segretaria nazionale Susanna Camusso. Finendo ci piacerebbe tanto sapere quali siano stati gli argomenti su cui si sono soffermati nel loro breve incontro a colazione il Presidente Matteo Renzi e Oprah Winfrey, la più famosa anchorwoman (intrattenitrice televisiva) americana. Visto che lei era in Italia invitata da un'azienda agricola umbra per la cavatura dei tartufi, speriamo che Renzi le abbia fatto servire per colazione prodotti made in Italy d’alta qualità.
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