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PRIMA PAGINA DONNA  (8-14 giugno 2014 e dintorni...)

PRIMA PAGINA DONNA (8-14 giugno 2014 e dintorni...)

La citazione di Rodotà della canzone delle mondine, il ritorno di Samantha Cristoforetti, il lancio di Hillary Clinton alla Presidenza USA, Merkel al G7, la legge sui congedi parentali e molto altro....

Lunedi, 15/06/2015 -
PRIMA PAGINA DONNA 13 (8- 14 giugno 2014 e dintorni...)



Ho aggiunto la parolina dintorni perché la settimana scorsa ho tralasciato di sottolineare alcuni degli avvenimenti degli ultimi giorni e su di un piccolo fatto, “quasi culturale”, ma significativo ho voglia di spendere qualche riga. All’iniziativa voluta da Landini per lanciare la sua Coalizione sociale uno dei protagonisti più applauditi e citati è stato Stefano Rodotà, divenuto uno dei personaggi più noti degli ultimi anni per il suo spendersi per il rinnovamento della politica. Rodotà nel suo intervento con una citazione che mi piacerebbe pensare non sia stata solo retorica ha suggerito una sorta di “indicazione di comportamento“ citando una celeberrima canzone delle mondine come lui stesso ha ricordato, così chiosando. Sebben che siamo donne (ovvero soggetti deboli), in lega ci mettiamo (ovvero ci uniamo) e paura non abbiamo (e l’unione ci permette di non avere paura di affrontare ostacoli e nuove sfide). Questa antica canzone la facciamo anche nostra e ringraziamo le mondine, le donne della terra, di avercela lasciata. E di certo paura non ha avuta - o se l’ha avuta l’ha tenuta tutta per sé ed è stata annullata dall’entusiasmo e dalla professionalità che ha mostrato - Samantha Cristoforetti, la ”nostra” astronauta che ha trascorso 200 giorni girando attorno alla Terra e che è tornata, atterrando in Kazakistan, proprio questa settimana. Samantha non è solo la donna che è stata più a lungo nello spazio, ma la persona che grazie agli strumenti oggi possibili ha condiviso al massimo la sua esperienza con noi “terrestri”. Attraverso la sua presenza - sempre positiva e sorridente in collegamenti video - ha mostrato una specie di normalità alla sua incredibile avventura scientifica e umana. Il suo ritorno è stato un po’ come quello di una di noi e ora appena sarà possibile sono certa che sarà interessante ascoltarla nei suoi racconti.



E di prime grandi esperienze femminili “in giro” nel mondo ne inizia un'altra che sono convinta come donne seguiremo con curiosità ed interesse. Proprio in queste giornate è avvenuta la prima importante uscita pubblica di Hillary Clinton, aspirante, stavolta pare con buone possibilità di riuscita, alla nomination per i democratici e poi alla Presidenza degli Stati Uniti. La sfida è iniziata con il suo discorso –programma per raggiungere la Casa Bianca. E se non mancano già donne a capo di stati potenti e importanti come le signore dell’America Latina (Brasile, Argentina, Cile) e la “nostra" Angela Merkel confermando l’Europa come luogo della nostra identità politica e non solo è certo che dopo Obama, quale presidente di colore, la simbologia di una donna degli USA non sarebbe un obiettivo da sottovalutare rispetto al cammino che le donne stanno intraprendendo verso potere e rappresentanza nel mondo. Negli USA poi la simbologia della Clinton avrebbe un senso particolare rispetto ad una storia che ha sempre visto le mogli dei Presidenti, compresa Michelle Obama, svolgere una funzione di partenariato importante nell’identità dei Presidenti. E allora proprio lei che fu moglie con tutta la storia che l’ha accompagnata, compreso il “tradimento”, disegnerebbe la fine di una figura femminile importante ma sempre targata di sussidiarietà.



Prima di tornare in Europa e in Italia, mi sembra opportuno ricordare, quasi a gettare un ponte nella realtà femminile del mondo, la scomparsa a 102 anni di Micol Fontana, l'ultima delle tre sorelle che hanno dato lustro immenso allo stile Italiano nel mondo e che hanno vestito le più famose attrici di Hollywood, iniziando nella leggenda con il vestito di Linda Christian che a Roma sposò Tyrone Power.



Arrivare in Europa ci porta a ricordare la cancelliera Angela Merkel, la cui posizione in questi giorni sull’accordo con la Grecia sul rientro del debito è presumibile abbia un peso sicuramente determinante. Cancelliera che durante il G7 tenutosi in Baviera, per rimanere un attimo alla moda, ha indossato le sue famose giacche di colori pastello vista la stagione estiva. Iniziando con un verde acqua, proseguendo con un turchese acceso e terminando con una giacca arancione aragosta che s’imponeva per i suoi cugni, presumibilmente cuciti in un secondo tempo dato il dimagrimento di una Signora che promuove lo stile del non spreco e rigore in tutto.



Eccoci infine tornare alla stazione Italia, dove in questa settimana sono state votate le nuove normative per i nuovi congedi parentali, con allungamento dei tempi e migliori condizioni per i genitori lavoratori nell’accudire i figli. Norma per genitori ma che senza infingimenti costituirà un vantaggio soprattutto per le madri. Ed è parlando di madri che una volta in più dobbiamo ricordarne due dalla vicenda atroce. Una ammazzata davanti alla bimba di 8 anni da un padre che si è poi sparato e un'altra ferita gravemente con un susseguirsi di coltellate da un figlio di 13 anni per il quale non si riesce ad immaginare quale potrà essere il futuro dei suoi pensieri e della sua vita sia che riesca o meno a capire la tragedia di cui è stato autore e attore protagonista.



E rimanendo al pensiero, ai pensieri, ai condizionamenti comportamentali che accompagnano nella vita soprattutto chi giovane o giovanissimo ha vissuto storie drammatiche, vorrei tanto sperare che Maddalena -  la moglie ragazzina del rom alla guida della macchina che a Roma ha ucciso una donna e ferito otto persone - fuori dal carcere possa trovare chi l’aiuti a capire e a condannare davvero i fatti che ha vissuto e forse a rimuovere il dolore che le è piombato addosso.



Non posso poi far finta di non aver letto una notizia che si aggiunge alla fila delle informazioni che continuano ad allungare la catena di disonestà che non avremmo voluto conoscere. Il riferimento è alle due suore di Bisceglie divenute, per paura o consapevole coinvolgimento, partner nella vicenda che riguarda il Senatore Azzolini. Tra gli altri pensieri, vorremmo anche consolare e inviare una parola di solidarietà, se diamo credito alle notizie dei giornali, alle altre suore della Casa della divina provvidenza che sembra siano cadute dalle nuvole venendo a sapere dei comportamenti della madre superiora della Congregazione e non solo. Alla prossima!

ortensipaola@tiscali.it

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