La giovane Austriaca che in vacanza in Italia sembra essersi suicidata dopo aver ucciso anche il suo bimbo. .In Nigeria viene ritrovata con il suo bambino la prima delle ex studentesse rapite da Boko Haram due anni fa le difficoltà di Hillary,...
Martedi, 24/05/2016 - PRIMA PAGINA DONNA 13 (16 -21 maggio 2016)
Passa il tempo, oramai qualche annetto e molte settimane, da quando mi sperimento a spigolare fra le notizie, a protagonismo femminile; e continuo a interrogarmi se sia più interessante fare “un elenco” per quanto ragionato e con aggettivi plurimi, degli avvenimenti, tanti, che si evidenziano in ogni campo della società e in ogni paese del mondo, o se soffermarmi su pochi fatti cercando di approfondirli. Ed è così che forse incapace di prendere una decisione, di volta in volta cerco di individuare un percorso. Questa settimana scelgo di riflettere su pochi fatti che mi sembrano fonte di considerazioni stimolanti e aggiungerne pochi altri che non mi piace di saltare. Domenica 22 abbiamo imparato che una giovane donna austriaca sembra si sia suicidata dopo avere ucciso il suo bimbo. Erano in Italia in un campeggio sul lago di Bolsena, dove impariamo che la sua mamma, nonna del bimbo, aveva voluto accompagnarla in un viaggio della speranza dall’Austria, per aiutarla a uscire da una depressione di cui non conosciamo le cause. Ma non importano le cause, quello che sappiamo basta per provare un'angoscia profonda a fronte della disperazione di una giovanissima donna madre che si uccide portando con se il suo piccolo, rifiutando quella vita che le è sembrata troppo terribile per lei e per il piccolo e che sicuramente per arrivare a tal punto non ha cercato o trovato l’aiuto che avrà cercato. L’avvenimento mi ha colpito in modo forte, forse perché, nonostante vi siano altri tristi precedenti, avvenuto solo pochi giorni prima, concretamente in prima pagina, come in uno specchio, ho osservato in foto Alina, la prima giovane studentessa nigeriana di 19 anni rapita due anni fa insieme a più di 200 compagne da Boko Haram e ritrovata perché, pare, riuscita a fuggire con il suo bambino, sicuramente frutto di una violenza, che nella foto è fra le sue braccia con la normalità di una mamma che vede il suo futuro unito a quel piccolo figlio, ora salvo, che è, dopo tanta paura, speriamo al sicuro. Mamme giovanissime, con figli minuscoli, con destini così drammatici, di cui leggiamo senza saperne molto di più, senza potere aiutare e senza neanche riuscire a farcene una ragione e a comprendere davvero quel che si potrebbe fare per evitare tanto dolore, che pur nella enorme diversità coinvolgono giovani donne intrappolate in avvenimenti più grandi di loro e divise tra orrore e amore ; ma le cui storie ci chiamano a non sottrarci al capire che fare e fare quando se ne presenta l’opportunità.
Lascio tante altre notizie. E dopo un accenno quasi doveroso, avendola seguita fino ad ora, alle difficoltà, inaspettate che sta incontrando il percorso verso la nomination del Partito Democratico di Hillary Clinton, secondo i sondaggi con un gradimento degli americani che potrebbe vedere il Repubblicano Tramp superarla. Accenno rapidamente a Emma Bonino in rapporto alla morte di Marco Pannella. Lei che per anni con lui ha costruita la storia e rappresentata l’identità stessa del Partito Radicale e che negli ultimi anni con lui aveva avuto un rapporto difficile; a Piazza Navona nel corso dell’ultimo saluto ha visto, con gli applausi della piazza, riconoscere il suo ruolo accanto a Marco Pannella e nel Partito. Poi, fedele al suo stile, con pochissime parole ha stigmatizzato come ipocriti alcuni omaggi sperticati al leader, arrivati, forse, oltre il tempo limite. E mentre la Bonino, onora Pannella, la Ministra Maria Elena Boschi fa uno scivolone, dicendo che i “veri partigiani voteranno si” al Referendum sulla riforma costituzionale lasciando aperte tutte le interpretazioni possibil , dati gli anni che ci separano dalla guerra pochi sono i partigiani ancora vivi mentre tanti anche giovani hanno scelto definirsi tali per far rivivere un modo di resistere quotidianamente e concretamente e opporsi a ciò che si ritiene un occupazione della democrazia). Si scatena, allora, una volta in più un dibattito politico snervante, che si dedica in modo esasperato e per me esasperante sul metodo più che sul merito del tema in questione per il referendum. Intanto, a Londra ai campionati europei Federica Pellegrini, andando diritta al risultato, vince la quarta medaglia d’oro nei duecento stile libero, facendo un regalo non solo a se stessa ma, diciamolo, a tutto il paese Italia.
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