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PRIMA PAGINA DONNA 11 (9-15 marzo 2015)

PRIMA PAGINA DONNA 11 (9-15 marzo 2015)

La diversa emozione di alcune notizie come la bimba di 6 anni che ha vegliata la mamma morta per 2 giorni, la piccola rom ferita gravemente dal cuginetto di 2 anni e ancora gli orfani di un ennesimo femminicidio ed altro

Lunedi, 16/03/2015 - PRIMA PAGINA DONNA 11 (9-15 marzo 2015)



Ci sono notizie, soprattutto di cronaca, che dimentichiamo, che non interessano, che vengono cancellate dimenticate o che nonostante la loro drammaticità o interesse rientrano in grandi filoni tanto da divenire capitoli di un enciclopedia di avvenimenti che sappiamo sarà ”arricchita“ presto da nuovi episodi che destano orrore, ma che spariscono presto dalle colonne dei giornali e che anche molte/i di noi finiscono per dimenticare. Ci sono notizie come una di questa settimana che vorrei poter seguire, conoscere quale potrà mai essere il seguito di questa storia terribile e questo non da “guardona” ma da persona che vorrebbe condividere e che sente che in quella storia ci sono tanti elementi che ci coinvolgono e riguardano la nostra quotidianità di cittadine/i che “abitano” città, paesi, quartieri, strade… da cui è necessario farsi contaminare.

La notizia a cui faccio riferimento è quella della bimba di sei anni che da sola col suo cane, tenendo il gatto sul terrazzino, ha vegliato per due giorni la mamma morta, pare per cause naturali. Le poche notizie che abbiamo potuto leggere raccontano di “una coppia” con difficoltà ma serena, una mamma che inculca alla bimba l’idea di non aprire e non rispondere al telefono quando è sola, di una bimba che in quei due giorni si nutre di ciò che ha in casa, raccontando, per quanto ci è arrivato, quasi una surreale normalità, di un padre ma anche nonno che pur vivendo lontano, dopo due giorni di non risposte parte e scopre la drammatica verità, di una storia che data l’età della protagonista e la nostra lontananza di certo non possiamo decifrare.

Ma possiamo sapere tutte/i, quanto certamente sarà complessa la crescita di questa bambina al di là dell’affetto che i nonni, la famiglia che non conosciamo le potrà dare. Ho letto che i suoi animali, uniche presenze vive che l’hanno accompagnata nei giorni incredibili, sono stati dati ad un'associazione per essere poi dati in affido. Sembra incredibile, per esempio, capire perché non le siano stati lasciati accanto. Comunque la storia di questa ”donnina“ di sei anni vorremmo continuare a seguirla e sapere che sia fatto tutto il possibile per aiutarla a crescere nel modo più sereno nella situazione data.

C’è un'altra bambina col doppio degli anni (12) ma sempre bambina che in un campo Rom alle porte di Roma è stata ferita alla schiena, arrivando al polmone e sfiorando il cuore, dal cuginetto di 2 anni, con un coltello di cucina lasciato incustodito dalla mamma che cucinava. La bimba è ancora in prognosi riservata, ma non ci vuole molto a capire che se ce la farà,come vogliamo sperare, il suo futuro sarà molto difficile e lo sarà di più considerando la situazione purtroppo di degrado a cui i Rom si trovano a vivere e quanto conti essere sani in un mondo in difficoltà; ma lo sarà ancora per la paura, la rabbia se non ci sarà qualcuno che riuscirà ad accompagnarla in un giusto rapporto con un mondo che le è stato nemico.

Ed è quasi per completare le emozioni più che le riflessioni di questa settimana, che sottolineando l’ennesimo femminicidio avvenuto in Piemonte, dove un marito libero dai domiciliari ha ucciso la ex moglie, ed è ora ricercato ovunque, scelgo di pensare a quei figli che hanno assistito all’omicidio e che nel terribile destino di orfani, forse salvati proprio dalla loro mamma non potranno mai darsi pace e riavere la loro vita .

Le notizie sommerse dalla politica, dall’economia, dalle guerre e tragedie epocali, ci lasciano poco spazio per riflettere su fatti di cronaca che scompaiono in un giorno salvo che non siano processi senza fine,di cui talvolta si potrebbe forse fare a meno limitandosi all’inizio e alla fine con pochi passaggi sui percorsi che, questi si sono davvero da guardoni.

E parlando di processi, legati al femminile, non posso non concordare con i vescovi che rispetto a Berlusconi hanno chiosato che l’assoluzione al processo Ruby ter, non può cancellare la condanna morale dei suoi comportamenti, da “puttaniere d’alto bordo”, dico io ovviamente, dato il linguaggio in libertà. Mi dispiace solo che la precisione sulla moralità la dobbiamo ai vescovi e non magari a qualche laico, impegnato nell’informazione. Rendere esplicito il concetto è indubbiamente utile.

Si parla tanto di scuola in questi giorni, legata alla riforma del Governo Renzi, di cui leggiamo e commentiamo. Certo è proprio al bagaglio educativo che mi piace pensare di far riferimento dicendo che alcuni concetti non vanno mai dati per scontati, come direbbe qualcuno, rispetto al commento dei vescovi, quanto mai poi come in questo caso, riguardante l’uso di donne considerate oggetti e pagate profumatamente per esserlo.

Cambiando argomento e sfiorando solo brevemente un aspetto della politica non posso non ricordare che questa settimana fra la riforma costituzionale e quella della scuola due ministre Boschi e Giannini, sono salite sul palcoscenico di chi vede il proprio nome passare negli annali delle riforme.

Dato il confronto che pare si sia aperto, leggendo e ascoltando l’informazione e avendo alzato lo sguardo al mondo, speriamo che davvero possa essere una donna la futura segretaria generale dell Onu. In corsa per sostituire Ban Ki-moon circolano candidature possibili fra cui Christine Lagarde, Angela Merkel ma non solo. Chi sa che una presenza femminile non potrebbe divenire occasione di rilancio per un istituzione, quella delle Nazioni Unite, appunto, in cui in un epoca stravolta da guerre e violenza inenarrabili c’è un bisogno grande.

Come altre volte ci fermiamo qui rimandando alla prossima Prima Pagina altre notizie la cui valenza scavalca di molto i confini di una settimana.

paolaortensi@tiscali.it

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