Presentazione de Dolcedura di Diana Cesaroni, 3 maggio 2012, Bologna
La presentazione inizierà alle ore 21:00. Laura Grossi interverrà nella serata come lettrice delle poesie con l’accompagnamento musicale delle note della chitarra di Andrea Testa.
Mercoledi, 11/04/2012 - Il 3 maggio 2012 la Biblioteca Corticella, in via Gorki 14, a Bologna accoglierà la prima presentazione di una raccolta poetica intitolata “Dolcedura” dell’autrice Diana Cesaroni.
“Dolcedura”, edito nel 2012 dalla casa editrice Rupe Mutevole Edizioni nella collana editoriale “La Quiete e l’Inquietudine”, è una silloge dal tono inquieto, elegante e forte nel medesimo tempo con tematiche quali la vita, la morte, il disagio, la voglia di combattere ed andare avanti, l'amore, insomma, l'esistenza in molti suoi aspetti.
La presentazione inizierà alle ore 21:00. Laura Grossi interverrà nella serata come lettrice delle poesie con l’accompagnamento musicale delle note della chitarra di Andrea Testa.
L’autrice il 12 aprile 2012 sarà impegnata in un reading letterario a Cà de Mandorli (vicino a Bologna), nel corso della serata ci sarà la letture di alcune poesie da parte di Diana Cesaroni.
“Senza senso”
Strappare il verso dalla carne/ a brandelli/ senza pensare a rima a metrica/ a metafore da ribalta/ Non volere per forza stupire/ sbalordire con assonanze/ od ossimori/ spaccando gli schemi/ già noti/ Assorbire anidride carbonica/ e rigettare un ossigeno/ asmatico/ Diventare ampolla d’ogni pensiero/ di morte feroce/ o incandescente di vita./ Lasciare a terra/ un’affannata fusione di fame/ erba stopposa e sangue/ Lanciare più in alto dei cieli/ tra dei fetenti/ la tua impotenza a capire davvero/ alcunché./ Essere noiosi ripetitori/ di un nulla senza senso/ ma riportarlo stupefatto/ sconcertandoci da soli.
Alcune domande all’autrice.
A.M.: Che cosa ti aspetti dalla serata del 3 maggio 2012?
Diana Cesaroni: Mi aspetto di poter condividere quello che ho scritto e avere uno scambio diretto con il pubblico presente, in modo da avere un ritorno immediato e capire cosa viene percepito da chi ascolta o legge le mie poesie.
A.M.: Qual è il target di lettori che si interessano al tuo libro?
Diana Cesaroni: Per quanto riguarda la quarta domanda: dato che, da quando il libro è pubblicato, ricevo molti messaggi da parte delle persone che lo hanno letto, credo che il mio libro interessi a diverse tipologie di persone. In particolare interessa a chi ha avuto un'esperienza simile alla mia, dovendo affrontare una malattia potenzialmente mortale, magari non direttamente ma anche attraverso un proprio familiare o una persona cara. Ma, dato che le mie poesie non riguardano esclusivamente la mia malattia, ho avuto apprezzamenti positivi da chiunque si voglia confrontare con temi che io trovo attuali in ogni momento: la vita, la morte, il disagio, la voglia di combattere ed andare avanti, l'amore, insomma, l'esistenza in molti suoi aspetti. Ho avuto commenti positivi soprattutto da parte di ragazzi giovani e di donne, di qualunque età.
A.M.: C'è una poesia fra tutte alla quale sei molto legata?
Diana Cesaroni: Sì, c'è una poesia a cui sono molto legata, è un legame per così dire affettivo. La poesia è "Meningioma", la prima che ho scritto quando sono uscita dal lungo ricovero in ospedale, a causa delle due craniotomie che ho dovuto affrontare a distanza di soli 5 giorni una dall'altra. Credo che sia uno scritto che rappresenta l'inizio di un lungo percorso di lotta, che mi ha portato a superare qualcosa che, dal punto di vista medico, non sembrava affrontabile. "Meningioma" rappresenta la capacità di elaborare il proprio male con la mente e di saper vivere attraversando e non evitando anche il rapporto con la morte.
Per leggere un’intervista all’autrice a propos de “Dolcedura”:
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