Presentazione Associazione Culturale Osservatorio di Genere
A Macerata iniziativa di coordinamento e scambio tra tutti i soggetti che a vario titolo e con competenze specifiche operano nel territorio regionale per promuovere le pari opportunità e la cittadinanza attiva
Il gruppo di ricerca e studio Osservatorio di Genere di Macerata il giorno sabato 26 marzo alle ore 16.30 presso la Biblioteca Comunale Mozzi Borgetti presenta in forma pubblica la sua costituzione in associazione culturale per gli studi di genere. L'Osservatorio, in precedenza attivo come gruppo di studio all'interno dell'Istituto Storico della Resistenza e dell'Età Contemporanea "Mario Morbiducci" di Macerata, ha già attuato diverse iniziative tra cui il Progetto "Favole al Femminile" sostenuto dal Comune di Macerata e promosso nelle scuole elementari, nonché il Progetto europeo “Before and Beyond Auschwitz” che vede come partner, oltre al Dipartimento di Scienze della Comunicazione dell’Università degli Studi di Macerata, anche l'Assemblea Legislativa delle Marche. La presentazione del 26 marzo sarà l'occasione per le fondatrici di delineare finalità ed obiettivi dell'associazione e di iniziare una indispensabile attività di coordinamento e di scambio tra tutti i soggetti che a vario titolo e con competenze specifiche operano nel territorio regionale per promuovere le pari opportunità e la cittadinanza attiva.
Interveranno: Natascia Mattucci, Presidente Osservatorio di Genere, Irene Manzi, Vice Sindaco Comune Macerata, Federica Curzi, Assessore Pari Opportunità. Comune Macerata, Stefania Monteverde, Assessore Cultura e Scuola Comune di Macerata, Ines Corti, Delegata Pari Opportunità Università di Macerata, Paola Giorgi, Vicepresidente Assemblea Legislativa Marche, Annalisa Cegna, Direttrice Istituto Storico della Resistenza, Sonia Paoloni, Segreteria Confederale Cgil, Monica Duraccio, U.I.L. Camera Sindacale Provinciale, Lidia Fabbri, Segreteria Confederale Cisl.
“Nessuna relazione è possibile tra due persone, due mondi, se uno dei due si chiude nel recinto con i bestioni del disamore. Quando fuoriesce dalla sfera amorosa, disamore non è più l’amore che si nega all’altro, l’amore da cui l’altro è allontanato, ma è mancanza d’amore, mancanza di attenzione, di interesse. Cioè incapacità di riconoscere l’altro da noi, per paura e egoismo, per avarizia e narcisismo. […] Siamo nel recinto e non ne usciamo.
Manifestiamo contro le stragi, contro la tortura, contro la schiavitù, e poi accechiamo il vicino di porta, foraggiamo i profittatori che con gli unghioni ci strappano la pelle, diamo una mano agli schiavisti comprando corpi e merci. E non c’è scandalo.”
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