Presentato a Cannes “Le Pupille” il nuovo cortometraggio di Alice Rohrwacher
La regista italiana, protagonista di un incontro al 75° Festival di Cannes, parla del suo lavoro e presenta “Le Pupille”, cortometraggio prodotto da Alfonso Cuarón
Mercoledi, 01/06/2022 - Alice Rohrwacher, nata a Fiesole nel 1980, da madre italiana e padre tedesco, è considerata una delle più interessanti registe e sceneggiatrici italiane ed i suoi film hanno ricevuto numerosi riconoscimenti; nel 2014 ‘Le meraviglie’, suo secondo lungometraggio dopo ‘Corpo celeste’, vince il Grand Prix Speciale della Giuria al Festival di Cannes e nel 2018 la regista ottiene il Premio per la Miglior Sceneggiatura, sempre a Cannes, per ‘Lazzaro felice’.
Protagonista di uno degli incontri con il pubblico (chiamati rendez-vous o master class) del 75° Festival di Cannes, Alice ha raccontato di sé e del suo lavoro di regista ed ha presentato in anteprima assoluta il suo ultimo prodotto, un delizioso cortometraggio sul Natale (della durata di 35’) dal titolo evocativo, “Le Pupille”, ambientato in un convento nella Seconda Guerra mondiale e interpretato dalla sorella Alba e da un gruppo di fantastiche ed entusiaste bambine (arrivate nella Sala Debussy di Cannes, dove si è svolto l’incontro, viaggiando di notte in pullman). Il cortometraggio, prodotto dal regista e sceneggiatore messicano Alfonso Cuarón, è interpretato anche da Valeria Bruni Tedeschi (presente a Cannes con il film ‘Les Amandiers’) nel ruolo di una ricca signora in crisi con il marito che chiede alle bambine di pregare per lei.
“Quando Cuarón mi ha proposto di realizzare un cortometraggio di Natale - racconta la Rohrwacher - mi è venuta in mente una grande torta rosa e tante pupille che la guardavano. L’idea è nata dalla lettera di Elsa Morante a Goffredo Fofi, dove si riporta la storia di una torta, una enorme zuppa inglese, donata, in tempo di fame, ad un convento che ospitava bambine povere. Pensando a fare un film di Natale, e partendo dall’idea di questa torta che tutti vogliono per egoismo e interesse, per mangiarla, ho pensato che lo spreco di questa torta potesse essere un atto rivoluzionario, anarchico. In un certo senso è un film sui desideri puri e su quelli interessati, sulla libertà e sulla devozione, sull’anarchia che all’interno del rigido collegio può fiorire nella mente di ognuno”.
Ricorrono nel corto alcune tematiche: lo sguardo dei bambini sul mondo, la religione, trattata tra rispetto e ironia, la povertà di spirito e quella di mezzi. Alle domande che le vengono poste sulla religione, la regista afferma che l’uomo senza spiritualità non è niente, e che ci sono vari livelli di religiosità da tenere presenti: in Italia, un paese cattolico, le interessano l’influenza e il potere che la religione ha avuto nella storia, la componente storica che ha sviluppato una certa cultura e, di conseguenza, una controcultura. Ad esempio Alice ritiene che il Natale, a prescindere da tutto, sia la festa di una nascita, dove si festeggia la nascita di Gesù o di chiunque altro, e rievoca nel film una tradizione presente a Campobasso di composizioni con bambini in costume appesi a delle strutture, che realizza nel film, strutture dove le bambine coraggiosamente sono salite.
Riguardo al titolo, ‘Le Pupille’, la regista spiega come è nata l’idea:
“Amo molto le pupille – prosegue la regista – (quelle degli occhi ma il termine in italiano significa anche ‘le bambine’), perché in anatomia l’interno dei nostri occhi ha un nome collegato a quello delle bambine, che possono essere ribelli, possono soffrire, chiudersi, danzare: anche se il corpo non si può muovere le pupille restano libere. Le bambine obbedienti non possono muoversi, ma le loro pupille possono ballare la danza scatenata della libertà. Questo cortometraggio è un dolce omaggio al cinema delle origini, realizzato in maniera istintiva, come fosse girato negli anni Quaranta: abbiamo giocato ‘con’ le immagini (usando i 16 fotogrammi, il fermo immagine, il disegno, e non solo ‘sfruttando’ le immagini. Tenevo alla dolcezza delle immagini e credo che abbiamo sempre bisogno di uno sguardo che ci orienti: oggi siamo sommersi da una profusione di immagini ma serve una guida per non perdersi”.
Con le bambine e con la sorella Alba, la regista ha fatto tante prove e trascorso molto tempo insieme, poiché crede nell’importanza di creare relazioni vere in una storia che comunque è falsa: “se c’è una chance di rendere credibile una storia inventata – afferma - è l’autenticità delle relazioni: ci deve essere sempre grande attenzione allo sciame di relazioni vere che si creano fra noi.”
‘Le Pupille’, una produzione Tempesta ed Esperanto Filmoj, uscirà in esclusiva su Disney+ entro la fine dell’anno (dicembre 2022). Il film ha adottato EcoMuvi, il disciplinare internazionale di sostenibilità ambientale, certificato, per la produzione audiovisiva.
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