Login Registrati
Presentata la XIX edizione di ‘Alice nella Città’, sezione autonoma della  Festa del Cinema di Roma

Presentata la XIX edizione di ‘Alice nella Città’, sezione autonoma della Festa del Cinema di Roma

Nella selezione tanti film al femminile e per tutti i gusti

Martedi, 05/10/2021 - Riparte nella Capitale dal 14 al 24 ottobre 2021, a braccetto con la nuova edizione della Festa del Cinema, la sezione autonoma e parallela ‘Alice nella Città’, dedicata da sempre agli esordi, al talento e alle giovani generazioni e diretta da Fabia Bettini e Gianluca Giannelli. Quest’anno la manifestazione, che ha aumentato nel tempo la sua popolarità grazie alla qualità delle scelte cinematografiche ed al coinvolgimento delle scuole, oltre alle consuete sale dell’Auditorium Parco della Musica, utilizzerà come location anche l’Auditorium della Conciliazione che, per la prima volta, mette a disposizione tutti i suoi spazi per accogliere il programma ufficiale del festival, insieme al Cinema Savoy e alla Casa del Cinema, dedicata agli omaggi e agli incontri con gli autori.

«Per descrivere il programma di questa edizione - hanno affermato i direttori artistici Gianluca Giannelli e Fabia Bettini – si potrebbe dire che si è puntato sull’idea della bellezza del margine, sull’emozione del confine, sul desiderio dei giovani di non rimanere relegati in uno spazio fisico, sull’idea di un cinema nuovo: il cinema europeo e quello italiano sembrano aver voglia di raccontare questo tipo di storie. Il nostro compito è accompagnare questi film verso il pubblico, provare a riportare i ragazzi in sala e far tornare la memoria del ritrovarsi in sala. La qualità delle opere, tra grandi autori e ritorni, è altissima».

Il film d’apertura della programmazione di Alice nella Città, a molti anni di distanza dal successo al Festival del Cinema di Roma di ‘Juno’ (2007), diretto da Jason Reitman, sarà il nuovo film del regista ‘Ghostbusters: Legacy’, un film che “evoca l’avventura, l’esperienza del fantastico, la celebrazione dei film che abbiamo amato da ragazzi, opera ideale per riscoprire un‘esperienza autenticamente collettiva, goduta nella sala cinematografica”. Fra gli Eventi Speciali, l’atteso ritorno della famiglia più spaventosa di tutti i tempi che torna nel sequel d’animazione, La Famiglia Addams 2.

Le opere
Da sempre attenta ai temi legati alle giovani generazioni, Alice nella città presenterà un programma di anteprime assolute, film, documentari e cortometraggi, esordi alla regia e conferme originali: 10 le opere del Concorso Young Adult, 4 i film Fuori Concorso, a cui si aggiungono 10 film in concorso e 4 proiezioni speciali nella sezione Panorama Italia dedicata alle giovani promesse del nostro cinema; 8 gli Eventi Speciali. A questi si affianca la selezione di Sintonie, la nuova linea di programma pensata in collaborazione con la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia e con la Berlinale, che raccoglierà 4 film di Venezia 78 e tre film di Generation 14 plus. Completano il programma 3 serie tv, 4 restauri e 20 cortometraggi (10 in concorso, 8 fuori concorso, 2 eventi speciali) selezionati in collaborazione con Premiere Film.

La Giuria
Quest’anno la Giuria del concorso Young Adult è stata selezionata a livello nazionale grazie alla collaborazione con ‘Every Child Is My Child’ che, attraverso il progetto #susteniumenergytogether, ha dato l’opportunità a 15 ragazzi di partecipare al festival, arricchendo il loro percorso con proiezioni, incontri ed approfondimenti legati al mondo del cinema e del sociale. La giuria Alice / My Movies per il premio Camera d’oro alla migliore opera prima e seconda sarà composta da Dorota Kędzierzawska, Maryanne Redpath, Piera Detassis, Mauro Mancini, Paolo Calabresi, Andrea Pallaoro e Massimo Cantini Parrini. A queste giurie si affiancano come di consueto le giurie per premiare i giovani talenti la giuria RB casting composta da Michele Donatelli, Teresa Rtazzauti e la giuria DO award: Oliver Aziz, Albin Lewi Nick Vivarelli, Maerc Bary.

Film in Concorso
I 10 film che compongono la selezione del concorso di quest’anno sono collegati da innumerevoli fili che si legano e completano l’un l’altro, generando una forte relazione tra l'immaginario e la vita e prendendo in considerazione l’adolescenza come dimensione creativa e solenne in cui esplorare più audacemente le implicazioni esistenziali, che spesso rendono incapaci di vivere il presente e immaginare il futuro. Così nel sorprendente film di Dario Albertini che, dopo “Manuel” sceglie, ancora una volta una storia delicata di adolescenti per tornare dietro la macchina da presa. ‘Anima Bella’ - unico film italiano in concorso - è infatti uno sguardo profondo e autentico sui rapporti familiari, ma anche su un mondo sospeso, nascosto tra la nostalgia di un’Italia rurale e un luogo dell’anima. In ‘Petite Maman’ l’infanzia si scontra, come in un incantesimo, con il ciclo di vita e morte: la regista Céline Sciamma ci mostra una nuova tappa nel suo percorso di indagine sui grandi riti di passaggio della vita, affidandosi al tempo sospeso della fiaba per raccontare l'elaborazione del primo lutto e sull’amore per una madre e il ricordo per una nonna. Un viaggio nella memoria che Kenneth Branagh in ‘Belfast’ trasforma in racconto autobiografico fatto di momenti spensierati e intensi che ricostruiscono la sua storia di formazione nella città natale, durante il tumulto dell'Irlanda del Nord della fine degli anni '60. Anche per Samuel Theis l'infanzia non è un periodo frivolo, ma serio, solenne e pieno di tumulti costanti: nella sua opera seconda ‘Softie’ riesce a catturare sapientemente la ricca vita interiore di un bambino che tenta di affrontare sia la sua crescente sessualità che le difficoltà dei rapporti con il mondo adulto.

Ci sono storie al femminile che come nel film ‘Prayers for the stolen’ della messicana Tatiana Huezo (alla sua prima prova nel lungometraggio), rimangono ancorate nel mondo: oneste, coraggiose e consapevoli del proprio tempo, mettono al centro temi radicali, pieni di speranza, capaci di reggere il confronto con la più assurda brutalità del mondo adulto.
Uno spunto ideale anche per Elie Grappe, regista di ‘Olga’ che nel suo esordio (già candidato per la Svizzero all’Oscar 2022 per il miglior film straniero), porta con sé il messaggio rivoluzionario di una giovane ginnasta, nel momento in cui dovrà mettersi alla prova sugli attrezzi ma anche scegliere tra le sue ambizioni e il tumulto della sua terra natale che coinvolge brutalmente la sua famiglia. Una scelta radicale che in ‘My Sunny Maad’ sconvolge la quotidianità di Helena (doppiata da Zuzana Stivínova), donna occidentale che sposa un uomo afghano, e deve trasferirsi nella Kabul post-talebana ed accettare cambiamenti fondamentali di vita a partire dal suo status di moglie. Adattato da Ivan Arsenjev e Yaël Giovanna Lévy dal romanzo “Frista” della giornalista e operatrice umanitaria ceca Petra Procházková, Michaela Pavlátová dirige contatto e sensibilità un film d’animazione 2D sulla ricerca dell’identità la cui scrittura nasce da una domanda legata alla libertà personale di ciascuno e sulla condizione della donna in Afghanistan.

Tratto dal romanzo di Arthur Loustalot, ‘La Ruche’ diretto da Christophe Hermans offre allo spettatore spunti di profondissima riflessione sulla vita e sulla morte; sul bene e sul male, sulla norma e la devianza, sul diverso che sempre ci portiamo dentro, sotto le maschere sociali. Sentimenti che ci avvicinano alla storia di Alice (Ludivine Sagnier) e delle sue tre figlie (Sophie Breyer, Mara Taquin e Bonnie Duvauchelle). Un rapporto intimo, malinconico e senza tempo che si scontra con la spirale distruttiva della malattia di una madre. Gli fa eco ‘The Justice of Bunny King’ che ha in sé la complessità dei legami familiari e solleva riflessioni sulla vita e sui possibili modi di stare al mondo. Un film profondo e commovente su una madre che si rifiuta di fare marcia indietro da un sistema che le si oppone. Attraverso l’incontro tra Bunny (Essie Davis) e sua nipote Tonyah (Thomasin Mckenzie, Jojo Rabbit), la regista neozelandese Gaysorn Thavat - al suo primo lungometraggio - esplora argomenti e situazioni che mettono in scena la struggente esperienza del vivere. A completare la selezione non mancano nomi cari a chi ama il grande cinema. Tra i più importanti sceneggiatori e registi del cinema di animazione a livello mondiale, Mamoru Hosoda torna ad Alice nella città, (dopo “The Boy and the Beast”), con il suo nuovo e atteso ‘Belle’, una storia che porta nel mondo della tecnologia completamente immersiva e nella doppia vita di una studentessa liceale di 17 anni (Suzu): una fusione tra una storia antica con un tempo ancora da inventare, in cui tutti cercano disperatamente di essere visibili, ma hanno profondamente paura di essere visti.

Incontri 2021, film Fuori Concorso, Proiezioni Speciali
Alice nella città darà spazio al miglior cinema italiano, tra esordi e conferme, con i film di Alice Rohrwacher, Dario Albertini, Fabio Mollo, Pietro Marcello, Francesco Manzi. Tra gli incontri quello con Céline Sciamma - che, dopo il successo di Ritratto della giovane in fiamme, porta ad Alice ‘Petite Maman’ - Achille Lauro, Frank Matano e Johnny Depp. «Dopo anni in cui tutti i ragazzi ci chiedevano: ‘ma quando porterete Johnny Depp?’, finalmente possiamo dire che arriverà» ha confessato Fabia Bettini, «sarà qui il 17 ottobre. È stato un lavoro lungo e difficile ma siamo molto felici. L’attore sarà protagonista sia perché presenta ‘Puffins’, a cui ha dato voce e sembianze, ma anche perché terrà una masterclass sul mestiere dell’attore ed i suoi ruolo più iconici».

Dopo il successo ottenuto a Cannes, arriva alla Festa di Roma, fra i 4 film selezionati Fuori Concorso, “Futura”, film-inchiesta realizzato da Alice Rohrwacher, Pietro Marcello e Francesco Munzi, con lo scopo di esplorare l’idea di futuro di ragazze e ragazzi tra i 15 e i 20 anni incontrati nel corso di un lungo viaggio attraverso l’Italia. Ne emerge un ritratto del Paese osservato con gli occhi di adolescenti che raccontano i luoghi in cui abitano, i propri sogni e le proprie aspettative tra desideri e paure. Una testimonianza, che raccoglie la bellezza di un lavoro collettivo che recupera le grandi inchieste realizzate negli anni ‘60 e ‘70 in Italia da registi come Soldati, Comencini e Rossellini.

Fra le proiezioni speciali, cinque anni dopo “American Honey”, Andrea Arnold presenta il suo nuovo film “Cow”, uno studio sul ciclo vitale al femminile e sulla sessualità spietatamente sfruttata, che mette in luce la passione della regista per i dettagli e per una “visione del mondo” centrata sui deboli e sui marginali.


Panorama Italia
La sezione ‘Panorama Italia’ punta sulla scoperta e sulla valorizzazione del giovane cinema italiano, capace di raccontare storie intense e coraggiose nei modi inventivi del cinema indipendente. Documentari, film inediti in Italia, mai usciti in sala per il grande pubblico o passati velocemente in un festival. Sono 10 i film che comporranno la selezione in concorso a cui la giuria composta da Paolo Genovese (Presidente), Riccardo Milani, Lucia Ocone, Anna Ferzetti e Tania Pedroni assegnerà il Premio Raffaella Fioretta, sostenuto dalla Regione Lazio.
A completare il programma del Panorama Italia un ciclo di Proiezioni Speciali che arricchiscono, ciascuna con il proprio tono e background d’immagini, il racconto di un’età di viva genialità: ipersensibile e romantica anche quando si finge cinica.

Omaggi e Restauri - ‘Quei Ragazzi
‘Quei ragazzi’ è la sezione aperta ai classici contemporanei, ai film del passato restaurati e riproposti alle nuove generazioni per la loro forza e attualità, per offrire ai ragazzi la traccia e la memoria di esperienze autentiche e significative, attraverso gli argomenti trattati dai film presentati. Quest’anno saranno restaurati per l’Italia: “Tutta colpa del paradiso” di Francesco Nuti e “Amore tossico” di Claudio Caligari.

In omaggio a Xhanfize Keko (1928-2007), unica regista donna dell'Albania comunista e la principale creatrice di film per bambini, membro essenziale degli artisti che hanno costruito il New Albania Kinostudio negli anni '50 (il cui lavoro è rimasto relativamente inesplorato sia in patria che all'estero nonostante la lunga carriera come regista dal 1971, ed i suoi 29 film) Alice nella Città presenta ‘Mimoza, the spoilt child’ del 1973 e ‘Beni walk by himself’, del 1975, entrambi in edizione restaurata.

Cortometraggi
Alice nella città insieme a Premiere Film, partner nell’organizzazione dell’evento, rinnova la grande attenzione al mondo del cortometraggio annunciando la selezione per il concorso internazionale cortometraggi, le cui proiezioni si terranno dal 14 al 17 ottobre all’Auditorium della Conciliazione. Nella sezione fuori concorso saranno presentati al Festival altri 8 cortometraggi, di cui 6 italiani e 2 stranieri, e ci saranno inoltre 2 eventi speciali. Nell’intera selezione 12 film sono prime mondiali e 6 sono prime italiane. La selezione dei cortometraggi sarà presentata sulla piattaforma TIMVISION in esclusiva per 15 giorni dopo il passaggio festivaliero. Tra i premi del concorso il premio Lotus Production, il premio Rai Cinema Channel ed il premio ITS’Art che si affaccia per la prima volta al mondo del cortometraggio. La giuria cortometraggi sarà composta da Elena Sofia Ricci (Presidente), Peter Marcias e Michele Ragno.

Sintonie
Si tratta di una nuova sezione nata lo scorso anno dal dialogo con Alberto Barbera, Direttore della Mostra del Cinema di Venezia, con la volontà di approfondire e amplificare tra i giovani i temi che più li riguardano. Una sintonia che va al di là dei confini e delle regole tradizionali tra festival, che non si limiteranno solo a passarsi il testimone sui film selezionati ma avvieranno un percorso profondo e complementare, indirizzato verso la ricerca del nuovo pubblico, con l’idea di realizzare un’eccezione nel panorama del dialogo culturale tra festival, in questi tempi di grandi difficoltà legate al COVID-19.

Da quest’anno Sintonie si arricchisce di una nuova collaborazione: da molti anni la Berlinale è presente in tutto il mondo con programmi appositamente curati. Con il titolo Berlinale Spotlight: Generation, la sezione Generation della Berlinale, in collaborazione con Alice nella città, presenta un programma composto da film dell'edizione 2021, per estendere il periodo del festival e rendere così visibili le attività della Berlinale durante tutto l'anno.

La manifestazione ‘Alice nella Città’ è organizzata dall’Associazione Culturale PlayTown Roma, con il sostegno della Direzione Generale Cinema del MiC, della Regione Lazio, dell’Arsial - Agenzia Regionale per lo Sviluppo e innovazione dell’Agricoltura del Lazio, del Comune di Roma in collaborazione con la Fondazione Cinema per Roma e l’Auditorium della Conciliazione.

Lascia un Commento

©2019 - NoiDonne - Iscrizione ROC n.33421 del 23 /09/ 2019 - P.IVA 00878931005
Privacy Policy - Cookie Policy | Creazione Siti Internet WebDimension®