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Presentata la proposta di legge sull’educazione sentimentale

Presentata la proposta di legge sull’educazione sentimentale

E’ stata presentata sabato scorso a Roma la legge sull’insegnamento dell’educazione sentimentale nelle scuole. Prima firmataria Celeste Costantino (SEL)

Lunedi, 14/04/2014 - E’ stata presentata a Roma sabato scorso la legge sull’insegnamento dell’educazione sentimentale nelle scuole, hanno partecipato insieme alle parlamentari che hanno presentato la legge, quindi a Celeste Costantino e Titti Di Salvo, anche tra gli altri Marta Bonafoni, Elettra Deiana, Marco Furfano, Oria Gargano, Loredana Lipperini, Monica Pepe, Francesca Koch, rappresentanti dunque di associazioni, amministratrici, insegnanti, operatrici e molti tra quelli che già sperimentano nella società in varie forme una legge che ancora è sulla carta e che cambierebbe un approccio culturale di uomini e donne già dai primi cicli scolastici.



Un incontro importante per mettere a fuoco e mettere a confronto le varie esperienze e i punti di vista per definire un approccio al tema della violenza contro le donne che superi in maniera concreta la cultura della pena o dell’inasprimento penale, e risolvi in modo profondo l’idea culturale che prenda avvio dalle scuole e di un percorso di formazione per stimolare i ragazzi e le ragazze e la loro capacità di riflettere sull’emotività, sull’affettività e che fornisce strumenti per sradicare pregiudizi e stereotipi di genere.



Questa legge è importante sostiene Celeste Costantino per “la crescita educativa, culturale ed emotiva dei giovani e delle giovani in materia di parità e solidarietà tra uomini e donne”. Spetta all’istituzione scolastica promuovere “il cambiamento nei modelli di comportamento socio-culturali di donne e uomini per sradicare i pregiudizi, i costumi, le tradizioni e le altre pratiche basate sull’idea di una differenzazione delle persone sulla base del genere di appartenenza o su ruoli stereotipati per donne e uomini, in grado di alimentare, giustificare o motivare la discriminazione o la violenza di un genere sull’altro”.



E Titti Di Salvo aggiunge: “Abbiamo chiamato la Legge non a caso Educazione sentimentale proprio perché punta a far entrare nella scuola l’idea del rispetto degli uomini e delle donne un sentimento che deve essere costruito esattamente dall’inizio della vita di ciascuno di noi, e la scuola è il luogo della formazione della coscienza civile ed è anche il luogo, dove è possibile spezzare le radici della violenza”.

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