Il 6 marzo l'Associazione A Sud celebra la settima edizione del Premio, che è assegnato anche alla Casa Internazionale delle Donne
Lunedi, 05/03/2018 - Riceviamo e pubblichiamo. Il 6 marzo VII Edizione del PREMIO DONNE PACE AMBIENTE "Wangari Maathai". Anche quest'anno, per il 7° anno consecutivo, l'Associazione A Sud, in collaborazione con la Casa Internazionale delle Donne di Roma promuove il Premio Donne Pace Ambiente Wangari Maathai, che ogni anno dal 2012 premia, attorno all'8 marzo, l'impegno delle donne in prima linea per la tutela del territorio e del diritto alla salute.
Durante la VII edizione verranno come ogni anno premiate quattro attiviste, in rappresentanza di altrettante battaglie popolari in corso in Italia contro fattori di rischio ambientali dannosi per l'ambiente e le comunità che lo abitano. Quest'anno, assieme ai quattro premi, verrà consegnato un Premio Speciale alla Casa Internazionale delle Donne di Roma, patrimonio della città e risorsa per tutte le donne, oggi a rischio di sfratto da parte del Comune. Il Premio Speciale è un modo di esprimere sostegno, vicinanza e solidarietà all'esperienza della Casa, che co-promuove e ospita il Premio sin dalla sua prima edizione, e di ribadirne l'alto valore politico, culturale e sociale per tutte le donne e per l'intera città.
Per il quarto anno consecutivo, l'iniziativa conta sul patrocinio della Camera dei Deputati.
Durante l'assegnazione del premio, lo street artist Mauro Sgarbi si esibirà in un live painting nella prestigiosa cornice della Casa Internazionale delle Donne. L'esibizione, che inizierà alle ore 17:00, sarà un tributo alle attiviste donne che nel corso della storia sono riuscite a cambiare il mondo migliorando la percezione della figura femminile nella società contemporanea.
La performance artistica sarà a cura di Up 2 Artists, un'organizzazione no profit nata e operante nel settore della cultura orientata alla promozione e alla divulgazione di progetti sociali ed umanitari per mezzo del linguaggio della street art e del muralismo.
L'opera, una volta terminata, verrà donata alla Casa Internazionale delle Donne, un gesto concreto verso una struttura che da anni si occupa di coniugare impresa culturale e servizi ideati e organizzati da personale prevalentemente femminile.
LE PREMIATE 2018
PREMIO FUOCO
Serena Fiorentino (Puglia)
per Mamme No Tap
Le mamme No Tap sono un gruppo di donne nato a Marzo 2017 per contrastare la costruzione del tratto del TAP - Trans Adriatic Pipeline, che dovrebbe connettere Kipoi (al confine greco/turco) al Comune di Melendugno, sulla costa salentina. TAP dovrebbe avere una lunghezza di 878 chilometri (di cui 550 chilometri in Grecia; 215 chilometri in Albania; 105 chilometri nell’Adriatico e 8 chilometri in Italia). Si tratta di un'opera assai contestata e imposta alle comunità residenti, accusata di essere devastante, inutile, dannosa e anacronistica. Le mamme No Tap il cui approdo è previsto nella costa salentina. L'esito di una delle tanti notti passate al presidio per sorvegliare il cantiere è stato l'elaborazione da parte di Serena Fiorentino, attivista e mamma No Tap, di “Tanto non la fanno - Racconti NOTAP”: una breve raccolta di aneddoti e fatti di cronaca, sviluppati con un linguaggio semplice e diretto per far comprendere ai bambini le ragioni della lotta.
Gasdotto Tap: leggi la scheda
PREMIO TERRA
Isabella Abate (Basilicata)
per Osservatorio Popolare Val D'Agri
L'osservatorio popolare nasce nel 2016 dopo anni di presidio del territorio della Val d'agri. È promosso da cittadini e dalle associazioni attive sui temi dell'ambiente e della salute in relazione alle attività intensive di estrazione petrolifera presenti nella zona e al più generale dibattito sulle risorse energetiche, la tutela dei diritti e i beni comuni. Il patrimonio di partecipazione, condivisione e saperi prodotto negli anni è per l'osservatorio punto di forza nonché elemento prezioso e utile ad accrescere il senso di comunità, la conoscenza e la consapevolezza nei cittadini.
Estrazione di idrocarburi ENI in Val D'Agri: leggi la scheda
PREMIO ARIA
Ilaria Giacomi (Lazio)
per Donne di Rifiutiamoli
A seguito della decisione di riattivare e ristrutturare gli inceneritori di Colleferro, si è consolidato il movimento Rifiutiamoli, gruppo animato da associazioni e cittadini, da anni in lotta per il risanamento ambientale della Valle del Sacco: le grandi manifestazioni della scorsa estate e l'attivazione di un presidio permanente, nel quartiere dove sorgono i due inceneritori, hanno impedito l'arrivo dei camion necessari alla riattivazione delle ciminiere. Le donne di Rifiutiamoli hanno contribuito in modo determinante a far diventare un gazebo bianco sotto due ciminiere, un colorato e agguerrito avamposto culturale.
Inceneritore di Colleferro: leggi la scheda
PREMIO ACQUA
Giovanna Dal Lago (Veneto)
per le Mamme No Pfas
Le Mamme NO PFAS sono un gruppo di genitori preoccupati per la contaminazione delle acque nel Veneto e che, per tale ragione, lottano per un bene e un servizio di base: l'acqua pulita. Il ritrovamento di grande quantità di sostanze inquinanti nel sangue dei propri figli è stato la molla che ha attivato questo gruppo di mamme preoccupate per la salute propria e dei loro bambini. Le sostanze sversate da più di 40 anni, senza pudore, nelle acque e nel terreno, hanno contaminato la seconda falda acquifera più grande d'Europa con conseguenze oggi devastanti per la salute e per l'ambiente.
Inquinamento da PFAS: leggi la scheda
PREMIO SPECIALE ALLA CASA INTERNAZIONALE DELLE DONNE
La Casa Internazionale delle Donne, patrimonio della città di Roma e risorsa per tutte le donne è oggi a rischio di sfratto da parte del Comune. Da oltre trent’anni questo luogo, unico in Europa, rappresenta un punto di riferimento per le donne italiane e straniere e del femminismo internazionale.
La Casa è da tutti apprezzata e riconosciuta per la sua capacità di autogestione e per avere mantenuto in ottimo stato un bene pubblico frequentato annualmente da oltre 30.000 persone, di essere luogo di offerta di servizi sociali e culturali, di svolgere azioni di accrescimento delle capacità delle donne. Tutto questo è il frutto del lavoro volontario e dell’impegno quotidiano e gratuito di centinaia di donne e di decine di associazioni. Per decenni questo luogo è stato salvato, conservato, restaurato, reso vivo e frequentato, sottratto al degrado cui sono andati incontro tanti beni pubblici della nostra città.
Dal 1992 La Casa Internazionale delle Donne è organismo autonomo preposto a valorizzare la politica delle donne, offrire servizi e consulenze. Tra i temi resta prioritario quello legato all’autodeterminazione e alle scelte libere sulla salute riproduttiva, ma l’impegno politico, in ascolto delle nuove istanze della società, si è ampliato ad altri ambiti: il contrasto al sessismo e al razzismo, istituzionale e popolare; l’accoglienza e il sostegno alle donne in difficoltà e/o vittime di violenza; la legalità, contro le mafie e la criminalità organizzata; la giustizia ambientale, in relazione con i nuovi movimenti; una nuova visione della città e dell’organizzazione urbana; la cooperazione internazionale; l’attenzione e il sostegno alla produzione artistica femminile, dalle registe, alle scrittrici, alle pittrici.
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