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PREMIO ALLE PUBBLICITÀ RISPETTOSE DELLA DONNA

PREMIO ALLE PUBBLICITÀ RISPETTOSE DELLA DONNA

IMMAGINI AMICHE - Al via la IV edizione del Premio Immagini Amiche

Lunedi, 17/02/2014 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Febbraio 2014

L’iniziativa promossa dall’UDI e dal Parlamento Europeo, con la collaborazione del Comune di Venezia, e presieduta dalla scrittrice e giornalista Daniela Brancati, è volta a valorizzare una comunicazione che, al di là degli stereotipi, veicoli messaggi creativi positivi. La partecipazione al premio è libera e gratuita per chiunque: basta andare sul sito www.premioimmaginiamiche.it entro il 28 febbraio e segnalare l’immagine che si vorrebbe veder premiata.

Il premio è diviso in cinque sezioni: pubblicità televisiva, pubblicità stampata, affissioni, programmi televisivi e siti web.

La premiazione, che si svolgerà il 10 marzo a Venezia alla presenza della Ministra Cecilia Guerra, vedrà due categorie di vincitori: la prima decretata dalla Giuria in base alle iscrizioni pervenute, la seconda decretata dal popolo del web in base al numero delle segnalazioni.

Un premio, inoltre, verrà attribuito alle scuole e in particolare per i lavori dei giovani fra i 18 e i 20 anni che frequentano l'ultimo anno di scuola di design, arte, pubblicità. Una menzione sarà, infine, riservata alla città che avrà tenuto comportamenti virtuosi sulle immagini amiche, su segnalazione da parte di associazioni femminili.

“Quella per una pubblicità consapevole e non lesiva per l’immagine della donna - ha detto Daniela Brancati - è una battaglia che portiamo avanti da quattro anni. Quest’anno abbiamo trovato l’appoggio della presidente della Camera Laura Boldrini, la quale fin dal suo

insediamento ha sollevato il problema e nel corso di un incontro ci ha confermato il suo sostegno e sollecitato ad andare avanti. Il nostro obiettivo è quello di incoraggiare la crescita di una nuova generazione di creativi ed promuovere una nuova cultura della pubblicità che veicoli messaggi positivi e socialmente responsabili. Per far questo non occorrono leggi speciali o particolari censure basterebbe una riforma dello IAP, l’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria, per la quale presenteremo proposte concrete”.

“La pubblicità sessista e volgare spesso veicola un’immagine degradante della donna, facendo passare il messaggio che tutto sia lecito”. Ha affermato Vittoria Tola,responsabile dell’UDI (Unione donne in Italia)-, la storica associazione, da sempre in prima linea per i diritti delle

donne che da molti anni lavora su questi temi. “Il premio - ha aggiunto - vuole dimostrare che si può fare della buona pubblicità senza cadere nei soliti stereotipi e da quando siamo partite con l’iniziativa, qualche risultato lo abbiamo ottenuto”.

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