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PRATICAMENTE, NO TAV

PRATICAMENTE, NO TAV

IL MEGLIO DI NOI/3 - CRISTINA ARIZIO COMBATTE INSIEME A TANTE ALTRE PERSONE CONTRO LO SCEMPIO DELLA VAL DI SUSA

Berti Teresa Venerdi, 20/01/2012 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Gennaio 2012

Sono una funzionaria regionale da più di 30 anni, ne ho 51, ho due figli grandi (29 e 23 anni) e sono nonna di un bimbo di 8. Sono stata per parecchi anni lontana dalla politica attiva e ho ricominciato a mettermi in gioco negli ultimi 3 anni con varie associazioni ed entità della cittadinanza attiva, tra queste appunto i NO TAV.

Le donne sono molto presenti nell’associazionismo, in tutto ciò che di vivo si muove nella società e nella cittadinanza. Secondo lei perché?

A mio parere si tratta di una sorta di esigenza fisiologica delle donne. Siamo state cresciute come “ausiliarie” della vita familiare e sociale. I vari ruoli di figlia, nipote, madre, zia e nonna mi portano da sempre ad occuparmi delle esigenze degli “altri”, nell’accezione più ampia del termine.

E proprio questo ho riscontrato nelle altre persone che condividono le mie lotte.

C’è uno spazio, quello ‘dal basso’ che le donne riescono a occupare; è per la loro capacità di ‘fare’ o è anche perché nel cosiddetto ‘alto’, quello delle stanze dei bottoni, le donne arrivano con più difficoltà?

Le donne hanno una maniera “altra” di affrontare i problemi. Sono molto pragmatiche e raramente amano perdere tempo in chiacchiere e sofismi vari.

Esiste uno specifico femminile nel modo di condurre le attività, le lotte, gli impegni del movimento NO TAV?

Esiste una grande solidarietà e condivisione di decisioni e responsabilità; spesso è più facile risolvere qualsiasi tipo di problematica con il sorriso che spiazza chi ti trovi di fronte.

Quante donne attiviste ci sono nel vostro movimento? Di che età? Di che provenienza?

Non so quantificarle con precisione, ma in media alle riunioni e nelle attività siamo in numero superiore, anche nei momenti decisionali.

Le provenienze sono molto eterogenee, le età direi dai 10 ai 100… e nelle manifestazioni mi è capitato di aiutare bimbette (magari facendole giocare per distrarle) e nonnine a cui porgere la mano in sentieri un po’ duri.

La solidarietà tra tutti è veramente molto significativa e il preoccuparsi dello stato di benessere altrui, soprattutto nei momenti cruciali, va oltre a tutte le eventuali differenze.

Quanto è riconosciuto l’impegno delle donne nelle grandi battaglie per i beni comuni? Dalla società? Dalle istituzioni? Dagli uomini?

È un problema che personalmente non mi sono mai posta.

Domanda provocatoria: quali sono le ragioni del sì alla TAV?

Mmmmhhhh… l’aiuto “psicologico” a stare in Europa…

O, a scelta, le mazzette che sono già state versate…

E le ragioni NO TAV?

Si tratta di una delle tante grandi opere inutili e disastrose per l’ambiente, con inesistenti possibilità di rientro dei capitali investiti: uno spreco assurdo soprattutto in un periodo di crisi economica come questo attuale.

Battaglie di domani: quali sono gli step più significativi che avete davanti nei prossimi mesi?

Le nostre attività continuano come sempre con manifestazioni, convegni, riunioni e tutto quanto possa informare le persone della realtà che i media travisano, o sottacciono da ormai più di 20 anni.

L’obiettivo resta uno: impedire lo scempio della Val di Susa.

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