Quando l’autoreferenzialità istituzionale sconfina con proiezioni e semplificazioni
Mercoledi, 01/10/2025 - In questi giorni si fa un gran parlare, scrivere e manifestare a sostegno della Global Sumud Flotilla. Soltanto la nostra Premier e alcuni quotidiani pro governativi addebitano alla Flotilla (con i 45 Paesi di provenienza) la volontà di trarre un vantaggio mettendo in difficoltà il governo italiano e la stessa Presidente del Consiglio. Durissimo il penultimo intervento dove parla di escalation e strumentalizzazione della popolazione di Gaza, come obiettivo della Flotilla. Insiste purtroppo anche nelle ultime dichiarazioni, dove mette addirittura in dubbio la loro missione umanitaria ipotizzando chissà quale oscuro obiettivo. Non è certamente un atteggiamento imparziale e tanto meno di supporto morale al coraggio di questi giovani impavidi, alcuni anche eurodeputati. La Flottiglia che intende portare a termine una precisa missione umanitaria aprendo un varco nelle acque internazionali, dove dovrebbe prevalere il rispetto del diritto internazionale, che non compendia l’occupazione abusiva della costa solo per affamare la popolazione. La coerenza però non la possono riconoscere i pavidi o chi necessita delle semplificazioni per credere nel moralismo degli immorali. Tanti gli interventi di politici e giornalisti che ricordano alla Meloni di essere la Presidente del Consiglio di tutti gli italiani e che, con Flotilla la società civile fa quello che non fanno gli Stati, puntualizzando il valore morale di questa missione. Dal progetto-resort sulle coste di un popolo epurato, fino al tentativo di ideare un piano di “pace” attraverso la sostituzione dell’occupazione israeliana con quella americana. Secondo Francesca Albanese, il cosiddetto piano di pace: Un insulto intollerabile, non fermerà il genocidio, ma nella migliore delle ipotesi l’obiettivo sarà di un’ennesima Apartheid. La Ronchey e Giannini accennano a una lettura diagnostica di alcune posizioni e dichiarazioni autoreferenziali della premier. Per comprendere la loro esplicitazione -paranoia-, occorre ricordare che nell’ambito psicologico, infatti, si parla di meccanismi proiettivi come difesa inconscia con la quale una persona attribuisce i propri pensieri, sentimenti o impulsi inaccettabili ad altre persone, negando così di averli e ottenendo il risultato di vederli fuori di sé. Tutto ciò per mantenere un’immagine positiva di sé stessa evitando di riconoscere le proprie parti negative. Lucio Caracciolo, per sintetizzare afferma che le ultime dichiarazioni della premier dimostrano solo che non sapeva cosa dire.
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