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 POLLICA DALLA MITOLOGIA ALLA REALTA' OSANNA LA FEMMINILITA' - di Marisa Russo

POLLICA DALLA MITOLOGIA ALLA REALTA' OSANNA LA FEMMINILITA' - di Marisa Russo

Dalle Eliadi di Pioppi alla Città delle Donne

Venerdi, 02/07/2021 - Il bel Comune Cilentano la cui magica frazione Pioppi prende il nome dagli stupendi alberi che la mitologia vuole nati dalla metamorfosi delle dolci femminili Eliadi, figlie del Sole, ribadisce l'inno alla femminilità aderendo alla Rete "CITTA' DELLE DONNE"!

Molti gli impegni a favore delle donne in questo progetto ed io in particolare elogio l'impegno e la difesa della medicina di genere, a lungo non considerata! Anzi quando anni fa ne ribadii l'importanza parlando con alcuni medici ospedalieri, derisero l'argomento! E' invece ovvio, anche se a lungo non considerato, che, avendo i due sessi fisiologia diversa, necessitano in molti casi di cure diverse!

Aderendo a tale documento della Rete delle Donne, il Comune di Pollica, Sindaco Stefano Pisani, si impegna a Promuovere varie iniziative a favore delle donne.

E' un documento propositivo di gran valore e particolarmente idoneo a questo territorio votato all'agricoltura ed all'artigianato, che dovrà svilupparsi in modo alternativo a quella "cultura" che ha stravisato la naturalità, per la nascita di un neoumanesimo, in cui la donna non potrà non avere un ruolo importante!

DONNE leggete questo documento bene e, consapevoli dei vostri diritti, impegnatevi in questa svolta essenziale!

Necessita:

1. Sensibilizzare, a tutti i livelli di governo, alle politiche di gender mainstreaming, incoraggiare, supportare e accompagnare attivamente la ricerca di soluzioni per risolvere lo squilibrio determinato della disoccupazione femminile, favorire l'integrazione delle donne, aumentare e sostenere la presenza femminile in tutte le sfere della societa'. 

2. Ripensare il lavoro in un' ottica più intelligente, mettere in discussione i tradizionali vincoli legati a luogo e orario di lavoro lasciando alle donne maggiore autonomia nel definire le modalità di lavoro a fronte di una maggiore responsabilizzazione sui risultati;

3. Eliminare la discriminazione nella valutazione del merito e migliorare i criteri di selezione dei profili professionali per l'inserimento delle donne nel mercato del lavoro e ai fini delle progressioni di carriera;

4. Costruire politiche efficaci di contrasto alla violenza maschile sulle donne, implementare piani di azione contro la tratta e lo sfruttamento di esseri umani, attivare risorse adeguate per finanziare interventi pluriennali sistematici per la protezione e l'integrazione sociale delle vittime;

5. Diffondere a tutti i livelli la medicina di genere, promuovendo lâ attivazione all'interno degli ospedali e delle cliniche dei percorsi specifici per la salute delle donne.

6. Contrastare i matrimoni precoci e forzati.

7. Favorire e incoraggiare la presenza di donne in posizioni di leadership e il raggiungimento di posizioni apicali senza cambiare lâ identità dell'essere donna, dando il via ad una profonda rivoluzione culturale;

8. Incentivare il lavoro e l'aggregazione delle giovani donne;

9. Costruire una nuova economia declinata pienamente anche al femminile, immaginare un nuovo modello di sviluppo sostenibile centrato sui principi e i valori della sostenibilità e della solidarietà; ridare lavoro alle donne e toglierle dall'invisibilità, eliminare le disparità salariali, riconoscere che la nuova imprenditoria femminile è uno dei segnali più promettenti di un nuovo ciclo di sviluppo che va sostenuto, con incentivi e finanziamenti soprattutto per chi guarda ai mercati internazionali e chi crea impresa nei settori più vitali quali il turismo sostenibile e di qualità, l'enogastronomia, la blue economy, l'industria del benessere, l'agricoltura biologica e l'artigianato, dal tradizionale al digitale e ambiti per i quali c'è domanda e quindi si crea lavoro; ridare dignità al lavoro delle contadine favorendo la costruzione di piccole economie locali fondate su una agricoltura di sussistenza e familiare che rispetti la terra e la biodiversità 

10. Creare opportunità per lo sviluppo di nuovi spazi per la conoscenza della scienza promuovendo ecosistemi dell'innovazione di genere;

11. Identificare e costruire una gender analysis promuovendo la raccolta e la realizzazione di statistiche, indicatori e metodi per la raccolta di dati disaggregati per sesso, rendendo obbligatorie per gli Stati Membri in sede europea la produzione dei dati con queste caratteristiche come avviene giaà per tutte le indagini rilevanti;

12. Educare al rispetto, allâ accettazione dell'altro/a, all'affettività a partire dalla scuola materna per innescare la propensione al cambiamento, cancellare pregiudizi e stereotipi di genere e culturali;

13. Adottare provvedimenti anche locali per introdurre la democrazia sostanziale e paritaria anche negli organismi non elettivi della pubblica amministrazione;

14. Attivare vere azioni di integrazione che mettano al centro come valore, le necessità, i desideri, le differenze;

15. Imparare e insegnare a leggere le immagini e le parole nel rispetto del corpo delle donne;

16. Ricostruire le Citt ed i Paesi perchè siano più vivibili, sostenibili, accessibili, sicuri, flessibili, aperti, solidali, capaci di accogliere e prendere anche le forme, le misure, i linguaggi, i colori delle donne, mettendo al centro il rispetto, partendo dalle esperienze ed azioni positive già fatte, che ispirino sperimentazioni nuove pratiche partendo dalla conoscenza reciproca, per vivere meglio insieme, per riconnettersi ai luoghi anche essi più consapevoli;

17. Creare le condizioni per attivare sul territorio cittadino i Centri Anti violenza e le Case Rifugio, in collaborazione con le Associazioni, per offrire gratuitamente un servizio per la prevenzione, il sostegno e il supporto delle donne vittime di violenza e dei loro figli;

18. Creare un luogo privilegiato di conservazione e promozione dei saperi femminili, una biblioteca di genere a memoria, storia e cultura delle donne.

19. Attivare sul territorio cittadino gli sportelli delle pari opportunit❠quale punto di Informazione ed Orientamento per tutte le donne e la
comunita', inoltre un punto di riferimento per l'ndividuazione di azioni territorialmente condivise per le problematiche femminili e di genere
inerenti il disagio e l'nclusione sociale;

20. Costruire politiche efficaci in grado di rendere ogni Città femminile, plurale e dotata di un piano strategico per le pari opportunità. L'azione contribuisce al raggiungimento dell'obiettivo generale di rigenerazione urbana, sicurezza e dei seguenti obiettivi specifici:
a) Favorire l'acessibilità delle donne ai luoghi della città; b)Migliorare le condizioni di vivibilità degli spazi urbani degradati; c)Garantire livelli di sicurezza a misura di donna;

21. Creare un Incubatore delle abilità e delle attività delle donne prioritariamente nella filiera della moda (sartoria, ricamo, lavorazione pietre e metalli preziosi, maglieria ed accessori per la moda) e, più in generale, nei settori di tradizionale propensione femminile (lavorazioni artigianali di prodotti e materie prime tipiche dei territori su cui agiamo). L'obiettivo è la creazione di uno spazio fisico, ma anche simbolico e virtuale, in grado di accogliere, accompagnare temporaneamente e rafforzare le competenze delle donne in possesso di un talento artigianale o artistico da valorizzare e che non riescono ad accedere alle opportunità di ingresso nel mondo del lavoro;

22. Promuovere atti amministrativi aventi in oggetto le procedure per l'individuazione e la gestione collettiva dei beni pubblici, quali beni che possano rientrare nel pieno processo di realizzazione degli usi civici e del benessere collettivo delle donne.

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