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Poesia per Haiti

Poesia per Haiti

Alle vittime di Haiti; alle vittime, morte o vive, dei terremoti; a chi resta

Martedi, 19/01/2010 -
alle vittime di Haiti

alle vittime, morte o vive, dei terremoti

a chi resta





Vorrei che si alzassero in volo senza paura

e per un istante il respiro del mondo

si fermasse a guardarle

svuotando il potere delle portaerei,

solo porgendo le mani.

Non sappiamo più nemmeno consolare

per l’assuefazione alle tragedie.

Il popolo è stanco, il suo canto stonato

ma la terra trema ancora oltre la speranza

degli orologi rotti.

Sopra ogni cosa i lamenti di queste figlie e

questi figli comuni e mortali come ogni persona

ci spiegano il furore

dell’ultima madre terra che ci resta.

Il labirinto della sorte lascia le sue ferite

mentre facciamo la nostra donazione

in pausa pranzo, onestamente

pensando che da qualche parte arrivi

quel gesto, attraverso un corpo

vero, in carne e ossa e cuore palpitante.

Ma c’è il sole oggi.

Non è per cinismo che scendiamo in strada.

È per andare incontro a una profezia

che non ci appartiene.

Eppure in questa umanità smarrita

senz’anima e senza nome

ciò che sappiamo spartire

è l’Aquila che tenta di volare.





Elena Ribet



(19 gennaio 2010)

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