Login Registrati
PLASTICHE

PLASTICHE

"PLASTICHE"è l'ultimo numero di GENESIS, la Rivista della Società italiana delle Storiche, edita da Viella, .

Giovedi, 10/05/2012 - Roland Barthes inseriva la plastica tra i miti della modernità, per il suo carattere alchemico, essenzialmente capace di trasformare la materia in oggetto perfetto, quasi umano. Essa ha contribuito ad annullare le distanze tra il naturale e l'artificiale, ha soddisfatto il bisogno di modificare il reale, ha enormemente aumentato la riproducibilità seriale degli oggetti. Per due delle sue caratteristiche più evidenti,la mutevolezza e la materialità, la plastica si è conseguentemente posta al centro di una delle libertà più squisite su cui da secoli le società si sono interrogate: quella che investe la possibilità e la volontà di cambiare il proprio corpo, con le evidenti ricadute che ciò comporta in termini di mutazione identitaria, percezioni ed esperienze di nuove libertà.



Del corpo, oggi cantiere di cambiamenti impensabili solo qualche anno fa, terreno di manipolazioni diverse e, soprattutto, materiale con cui tratteggiare una identità mutante, si è fatto nel corso della storia un uso significativamente diverso. Se per un verso esso diviene tramite ed espressione dei processi di controllo e disciplinamento, per un altro tali tecniche possono potenzialmente costruire i mezzi attraverso cui diventa pensabile un proprio percorso di autodeterminazione.



Le possibilità di ri-modellare, ri-costruire, ri-generare il proprio corpo acquistano connotati e valenze del tutto nuove nell'evo contemporaneo. Nel novecento la chirurgia plastica si è imposta come una risorsa per adeguarsi ai rigidi canoni di bellezza elaborati, la cui adesione ha significato l'ennesimo autoconsegnarsi a nuove forme di oppressione.



Il colore della pelle conserva un primato indiscutibile: i concetti di bianco e di bianchezza influiscono nell'organizzazione della comunicazione globalizzata, nei rapporti di sfruttamento, nella percezione di rigore e delinquenza, salute e malattia, nelle relazioni internazionali, nelle politiche economiche, nella vita quotidiana, nei rapporti tra i sessi o in quelli interpersonali, nella ripartizione delle competenze.



Il tema delle modificazioni del corpo suggerisce ulteriori riflessioni sulla molteplicità di temi declinati secondo specificità o singole individualità che complicano e forse sostituiscono definitivamente l'idea di un unico “tempo storico”. Se è vero che nelle nostre società il corpo tende a divenire una materia prima modellabile secondo l'ambiente del momento, le modificazioni permettono, non secondariamente, di agire sui segni che il tempo inscrive sui corpi. Se è vero che la chirurgia scardina e ricompone quei segni che scandivano le età, un'estrema medicalizzazione finisce per rendere quanto mai “soggettive” le fasi della vita, soprattutto l'invecchiamento.







Indice:







Editoriale (p.5-6)



Il tema: Plastiche, a cura di Vinzia Fiorino e Alessandra Gissi



Vinzia Fiorino e Alessandra Gissi, Introduzione (p.7-17)



Ida Brancaccio, Ordinare il corpo secondo misura. L’immaginario femminile pitagorico (p.19-37)



Elena Lazzarini, Alle origini della chirurgia plastica nei “Libri dei segreti” e nei trattati del XVI secolo (p.39-62)



Michela Fusaschi, “Designer vagina”: immaginari dell’indecenza o ritorno all’età dell’innocenza? (p.63



Beatrice Boldrin e Greta Travagliati, Plastic Body: la metamorfosi del corpo nell’arte di ORLAN (p.85-84)



Anna Vanzan, Naso e libertà. L’ossessione per la rinoplastica nell’Iran contemporaneo (p.99-110)



Giovanni Vassallo, Desideri dibianchezza. La cosmetica depigmentante tra le donne africane in Italia e in Congo (p.111-124)



Ricerche



Tamar Herzig, Le “sante vive” italiane tra propaganda antiereticale, appello alla crociata e critica luterana (p.125-146)



Serenella Pegna, La menopausa in pubblico. Una ricerca su «la Repubblica» (1984-2008) (p.147-175)



Interventi



“Se non ora, quando?”. Tavola rotonda con Francesca Izzo, Elena Davoglio, Serena Sapegno, Andreina De Clementi e Vinzia Fiorino (p.177-190)



Rassegne



Elisabetta Bini, La storia delle donne e di genere negli Stati Uniti in una prospettiva inter-generazionale (p.191-202)



Biografie e autobiografie



Maria De Vivo, Gabriella Drudi. La scrittura dell’arte (p.203-216)



Recensioni



Andreina De Clementi, Le frontiere di genere nella criminalità organizzata (p.217-221)

Chiara La Rocca, «Buona moglie o cattiva moglie vuole il bastone». La violenza coniugale dal Medioevo al XX secolo (p. 223-231)

Enrico Schirò, I ferri del chirurgo (p. 233-238)



Resoconti



Annalisa Romani, Genere, seduzione, violenza e psicoanalisi: la Francia si confronta con Joan Scott (5 ottobre 2011) (p. 239-241)

Antonietta Angelica Zucconi, Sorelle d’Italia. Donne e risorgimento nel Veneto (Venezia, 13 ottobre 2011) (p. 242-243)

Stefania Bartoloni, La scrittura della storia (Roma, 25 ottobre 2011) (p. 243-245)

Antonietta Angelica Zucconi, Di generazione in generazione. Le italiane dall’Unità ad oggi (Firenze, 24-25 novembre 2011) (p. 245-247)

Rosanna De Longis, I lavori delle donne tra cura e istruzione (Roma, 1 dicembre 2011) (p. 247-249)



Le pagine della Sis, a cura di Rosanna De Longis (p.251-253)



Summaries (p.255-257)



Le autrici e gli autori (p.259-361)

Lascia un Commento

©2019 - NoiDonne - Iscrizione ROC n.33421 del 23 /09/ 2019 - P.IVA 00878931005
Privacy Policy - Cookie Policy | Creazione Siti Internet WebDimension®