PIU' BRAVE, MENO PAGATE

Melchiorri Cristina Lunedi, 06/08/2012 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Agosto 2012

Sono Elsa, ho ventisei anni e mi sono mantenuta agli studi dando lezioni private di italiano e latino di giorno e facendo la barista di sera. Ora ho ricevuto la proposta di lavoro dei miei sogni: potrò fare la ricercatrice nella facoltà dove mi sono laureata con il massimo dei voti. Qual è il problema? Mi hanno proposto 450 euro al mese. Mi risulta che un mio compagno di corso, francamente meno brillante di me, abbia ricevuto una proposta simile alla mia, ma meglio pagata. Che faccio? Quando ho tentato di far notare che i quattrini sono pochi mi hanno fatto capire che fuori c'è la fila...

Elsa Marini, Castenaso (Bologna)



Cara Elsa,

Che posso dirti? Rifiuta. Lo so, è il lavoro dei tuoi sogni... Recentemente sono stati diffusi i risul-tati di una ricerca svolta dalla Fondazione Rodolfo Debenedetti su trentamila giovani donne e uo-mini diplomatisi nei licei milanesi fra il 1985 e il 2005 e successivamente laureati e inseriti nel mondo del lavoro, con ruoli di buona professionalità e di rilevante responsabilità. Bene. Le donne guadagnano il 37% in meno. Non hanno ruoli inferiori, fanno più o meno gli stessi mestieri dei loro compagni di scuola, avvocati, medici, funzionari, solo che le donne guadagnano un terzo in meno. Perché le donne accettano meno denaro a parità di capacità e di ruolo? Forse perché altrimenti non avrebbero quel ruolo e quella possibilità di farsi valere. Quindi entra in Facoltà e cerca alleanza con altre colleghe nella tua stessa situazione. Meglio ancora. Cerca supporto di donne che hanno già fatto la tua gavetta e oggi hanno potere in quel luogo. Fare lobby non è un mestiere per donne, è più uno sport maschile, ma dobbiamo forzare la nostra reticenza e almeno provarci. Costruire reti e supportarci a vicenda è forse il solo modo che abbiamo per cambiare le cose.